1) Novembre 1991
L’Angelo Custode parla al cuore:
“Anima diletta, è buona cosa che tu, dopo aver ricevuto sacramentalmente il Corpo del Signore, ti trattenga a lungo per ringraziarLo di un dono così sublime.
Stai composta ed immobile – col corpo e con lo spirito – e lasciati inondare dall’Amore di Cristo che brama grandemente di entrare in comunione con noi, povere creature.
Se non ti è possibile soffermarti per un tempo abbastanza lungo ed adeguato per lodare Iddio nella Sua grandezza, procura caldamente di non lasciarti coinvolgere immediatamente nei discorsi della gente che hai attorno … hai appena ricevuto il Creatore e ti perdi in vane parole con le creature?
Anima diletta, anche quando tu uscirai dalla casa di Dio – per giuste necessità – vedi di continuare ad essere interiormente raccolta, nel silenzio e nel dialogo interiore col tuo Gesù, che tanto ti stringe a Sé in questi momenti di grande unione.”
“Anima cara, che ti sforzi di camminare per il retto cammino, una cosa che il Sacro Cuore di Gesù ardentemente desidera da te è … la verginità spirituale. Gesù brama un cuore umile e puro per stabilirsi in esso col Suo Divino Amore …”
“O anima, tu sei stata redenta dal Preziosissimo Sangue di Gesù, il quale non ha esitato un solo istante ad immolarsi totalmente per la tua salvezza! Guardati invece e deplorati, perché tu sei così restia al patire, così paurosa dinanzi al dolore, così debole quando ti tocca portare la croce!
Considera le sofferenze disumane patite da Gesù e, partendo da tale sommo esempio di redenzione operata dal dolore, accetta le croci di cui sei caricata. Medita anche come Egli che è giusto - il solo Giusto - abbia sofferto tormenti atroci … perché a te, o anima cara, dovrebbe spettare miglior sorte?
In realtà, è ben giusto che tu soffra qualcosa per amor di Dio e per meritare il Cielo … tu, infatti, per te stessa non vali nulla e non sei niente di buono senza la Grazia Santificatrice di Dio.
Rifletti ancora come Gesù carichi di croci pesantissime coloro che maggiormente ama, per conformarli in tutto a Lui, per la loro santificazione e per la salvezza dei poveri peccatori.
Sarebbe ottima cosa che tu sopportassi ogni avversità per il puro amore di Dio e per la Sua maggior gloria, ma non è male intravedere che tu pure, se assumerai su di te questa atroce pena della croce, godrai per l’eternità della visione beata della Trinità Santissima.”
“O anima che tendi al bene, gioisci nel vedere che, ogni giorno di più, le cose del mondo ti disgustano e che tu realizzi in te stessa quanto grande sia la vanità della terra!
Tu, infatti, grazie alla fede, intuisci qualcosa di ciò che è realmente il Paradiso … cosa dunque potrà distogliere la tua mente e il tuo cuore dal pensiero della Patria eterna?”
“O anima diletta! Perché ti tormenti e ti angusti grandemente per cose da nulla? Riposati nella pace del Signore e tendi al Cielo!”
“O anima cara! Vuoi tu progredire nella virtù e non ci riesci? Se tu pensassi sempre di avere accanto a te - come è poi realmente - il Signore Gesù, la Santa Vergine e tutti i Santi, in qual modo tu oseresti ancora peccare?”
E qui, per la prima volta, mi parla il Signore:
“Fatti coraggio, o Mia diletta, e seguiMi per la via stretta che porta al gaudio eterno.
Confida in Me, Io non ti abbandono mai, solo tu con un atto fermo e ribelle della tua volontà puoi scacciarMi!
O anima, vedi come sono già molti quelli che non seguono le Mie vie! Tu almeno procura di consolarMi con una vita virtuosa … Ecco, Io vengo a te, che per te stessa sei una miserabile, e ti comunico il Mio Amore, la Mia Vita, la Mia Santità … quanto amo il possesso amoroso delle Mie creature!”
“O piccola anima! Almeno tu non disgustarMi col peccato!
Non vedi come ad ogni istante del giorno e della notte quanti, che sono pure Miei figli, nati per un atto del Mio Amore Onnipotente, ancora Mi rinnovano con una crudeltà inaudita le sofferenze del Calvario?
Ecco che con i loro sacrilegi, bestemmie, ingratitudini, abomini, Mi caricano tuttora della Croce e conficcano nei Miei delicatissimi e purissimi arti i chiodi del Mio patire.
Orsù dunque, povera creatura, non indietreggiare di fronte a siffatta inaudita sofferenza … Corrispondi in pienezza e con slancio ardente d’amore al Mio Cuore Santissimo, infiammato di grande Carità per tutti gli uomini … Come sono pochi quelli che Mi consolano, quelli che Mi tolgono le spine dal Capo e la lancia dal Costato trafitto!
Ecco, Io che sono il tuo Dio, ti chiedo di unirti umilmente a Me, di divenire tu pure un’ostia gradita al Padre, un sacrificio perenne di riparazione e di amore per le Mie povere creature che corrono così sprovvedutamente verso la dannazione eterna.
Guarda, o Mia diletta, con che foga si danno ad una vita scellerata, mentre all’opposto ci sono Io, che invio loro tante grazie per mezzo delle quali si possano salvare!
Oh! Tu non potrai mai comprendere la sete d’amore del Mio insaziabile Cuore, ma d’altronde non è questa la prima cosa ch’Io bramo da te. La più necessaria è che tu, o piccola cara – devi diventare sempre più nascosta, ti voglio solo per Me – ti offra come profumo d’incenso gradito a Dio.
AscoltaMi, seguiMi, amaMi … oh, quanto ti ama questo Cuore straziato! Amen.”
“Anima cara, ogni volta che avrai da sopportare un’umiliazione, ripeti: - Per il Cielo -.”
“O anima, più tu sarai purificata dai peccati, più Io Mi comunicherò largamente a te.”
“Non sono Io che non ti parlo, sei tu che non Mi ascolti, o anima!”
“Non rovinare l’edificio spirituale che Io voglio costruire in te!”
L’Angelo Custode torna a parlare:
“Anima cara, anche se io godo da sempre della visione beata di Dio, partecipo attivamente alla tua salvezza, vivo al tuo fianco e ti amo tanto in adempimento alla Volontà Divina che a me ti ha affidata.
Tu mi sei veramente cara … non rattristarmi più col peccato … Sì, io ti guiderò e ti sarò sempre accanto, ma tu asseconda l’azione della Grazia.
Egli ti vuole trarre totalmente a Sé per la via più breve e più ripida, quella della Croce … non offenderLo mai più!
Ecco che da ora io ti seguo passo passo … non temere, anima cara, ti tengo a riposare sotto le mie ali. Amen.”
Il Signore risponde al mio desiderio di stare sempre dinanzi a Lui ad adorarLo:
“Ma tu lo puoi, o anima, giacché Io sono sempre con te.”
“O anima, tu devi vivere ogni Santa Messa con una grande tensione verso il momento supremo della Santa Comunione, del Mio incontro con te.”