2008-08-03

“Scrivi, o Mia diletta anima. Amen.”

“Scrivi, quest’oggi, o Mia diletta anima, per le famiglie. Amen.”

“Come avevo detto, ti parlerò, cara, degli adulteri che MOLTE donne e MOLTI uomini sposati commettono con il solo sguardo – certo, dopo aver concepito ed abbracciato questo peccato gravissimo nei loro cuori. Amen.

Esso, l’ADULTERIO, E’ UNA PROFANAZIONE GRAVISSIMA, o Mia diletta anima sposa … amen, e nei tuoi tempi è una colpa molto frequente e, per giunta, persino banalizzata, amen …: “Eh, certo!” il mondo stesso del peccato dice “Tuo marito non c’è più?” – cioè ti ha lasciato – “Beh, che importa! Se non c’è più lui, ci sarà un altro uomo!”.

O Mia diletta anima …, anche a causa di questo gravissimo peccato e delitto esecrando – oltre che per le bestemmie, le prostituzioni volontarie impure e gli aborti, amen – verranno presto inflitti al mondo gravi, gravissimi – ed ormai inesorabili – castighi. Il Padre dirà: "Basta!" all’empietà diffusa, giustificata ed apparentemente trionfante. Amen.

Ma essi, quelli che sono DEL mondo, non se ne curano … come se le Mie parole fossero vane e vuote. Amen. Ma ciò che è ancor peggio è che a non curarsi di Me e delle Mie sante parole profetiche VERE sono molti sacerdoti e consacrati, che più non capiscono il Mio Cuore Divino sanguinante e sofferente, poiché abitano sì la Mia casa, ma IL LORO CUORE E’ LUNGI DA ME, DALLA MIA VERA SAPIENZA, DAL MIO ARDENTISSIMO E VERO AMORE INFINITO, L’UNICO CHE PUO’ PIENAMENTE SAZIARE ED APPAGARE IL CUORE UMANO. AMEN.”

(pausa)

“Ora, Mia diletta anima sposa, che cosa fanno all’opposto questi uomini e queste donne sposati in Me, e cioè il cui Matrimonio fu sigillato e consacrato in chiesa?... In verità, Mi trafiggono gli occhi celesti e divini, facendoMi piangere abbondante Sangue, che Io, con Infinita Pietà Divina, lascio ricadere sopra di loro – che Mi feriscono e trafiggono a morte – come una divina, fertile, feconda pioggia di Misericordia Celeste, per cercare – mediante questo Mio medesimo Sangue – di ridare loro la vista interiore ed intellettuale, che la carnalità bestiale ed impura ha in loro offuscato grandemente, in modo grave. Amen. E cioè Io, Cristo, mediante le Mie Lacrime sanguigne che offro per loro all’Eterno Divino Padre – di cui questo è il solenne mese – cerco di implorare ed ottenere loro la grazia – veramente inestimabile in questi tempi bui e colmi di confusione ed ignoranza – del pentimento sincero e della interiore conversione al bene. Amen.”

(pausa)

“Ora, Mia diletta anima sposa … ho veramente un grande bisogno delle tue preghiere, delle tue privazioni estive, delle tue sofferenze interiori … per cercare di salvare questa moltitudine di anime peccatrici dal comune ed immondo naufragio in questo stagno di fango putrido che è il mondo del male, l’adulterio consumato, l’infedeltà matrimoniale consapevole e voluta con tutte le forze e le fibre del proprio essere … poiché il maligno spirito – ahimè! – li ha molto accecati. Amen.”

(pausa)

“Oltretutto, Miei cari figli e figlie, INVANO E PER NULLA vi affaticate nelle vostre orge mentali prima che – eventualmente, e spesso – fisiche, ricercando in un altro uomo – o donna, a seconda – ciò che il coniuge non vi ha dato, deludendovi molto. Amen. Invano cercate soddisfazione al cuore – prima che ai vostri sensi – mangiando con gli occhi i bellocci della strada, o della televisione, o di internet!

Non avete ancora capito – e sì che certi di voi non avete venti e trent’anni, ma 40, 50, 60 e persino di più: oh! colmo dell’umana insipienza e stoltezza ottenebrata dal male! -, non avete ancora capito, o Miei cari e lontani figli, che il mondo è un deserto; che l’anima che vi fa vivere e respirare, come spiriti incarnati, proviene e nasce da Me e che, quindi, solo in Me, Sommo e Supremo Bene Eterno, voi potrete trovare quell’abbraccio santo, altamente gioioso ed indefettibile che vi appagherà e sazierà la vostra inesausta sete di vita per sempre?”

(pausa)

“Quanto male, GRAVE male, si propaga come una lebbra infida attraverso i filmati porno e pedopornografici via internet! Quante famiglie – chiamate da Me ad essere culle di amore, case di preghiera e di santo ed onorato lavoro – si vanno sempre più sfasciando a causa del peccato impuro e grave della pornografia, in specie quella – diffusissima – notturna! O Mia diletta anima … dopo di ciò sono febbricitanti di male, di lussuria, di fame immonda e bestiale, amen; non sono più, ai Miei occhi divini santi, uomini e donne nobili, ma sono asserviti alle loro voglie indegne peggio delle bestie irrazionali. Amen.

Inoltre … stimando quello il loro artificiale paradiso – come se l’orgasmo fosse il Paradiso! – si rifiutano di affrontare con serietà e responsabilità molti doveri amorosi del proprio stato matrimoniale. Amen. Chi frequenta le prostitute o vive – morto – schiavo delle visioni pornografiche, è ancora in casa, eppure non c’è più sotto molti aspetti, poiché egli – o lei, in certi casi – è ormai dov’è il suo cuore, amen; e il suo cuore è desideroso e bramoso che cali la notte sul mondo per impantanarsi ed abbeverarsi a questa fogna immonda di cui ho parlato. Amen.”

(pausa)

“Miei diletti, per ora vi lascio così: le forme delle Mie creature sono belle? Eh, certo, le ho plasmate Io, Unico Creatore col Padre e lo Spirito Santo Paraclito … e prima di plasmarle le ho pensate, desiderate, volute nella Mia Mente Eterna, eccelsa ed infinita … e tutto sarebbe vostro nel Paradiso, NEL VERO AMORE; se però voi voleste ascoltarMi una volta e DECIDERVI a mutar vita che, come si dice, E’ ORA, Miei cari. Amen.

Vi prego Io, Gesù Cristo, con gli occhi iniettati di Sangue a causa vostra: non rigettate, non soffocate in voi quella benefica nausea del peccato che, ancor Io, Seminatore paziente al sommo grado, spargo come buon seme in voi, nell’ARDENTE DESIDERIO di SALVARVI PER SEMPRE! Miei diletti, QUANTO MI FATE SOFFRIRE!...”.


Locuzioni interiori ricevute Domenica 3 agosto 2008, durante un’adorazione al Santissimo Sacramento.


Colui che così mi parla è un Essere integro e senza malizia; virile: così Lo percepisco. E, soprattutto, MOLTO AMANTE le Sue creature.