2010-06-02

“… Un inciso, eletta anima, amen, per le “vacche” (riferimento ad Amos 4,1) di Appiano – di questo paese, amen – e del mondo intero, amen: per coloro che – non per ignoranza, ma invece con malcelata malizia e grande ostinazione, amen, nonostante più correzioni fraterne, amen … - continuano imperterrite a presentarsi e in chiesa, amen – che è la Mia casa, amen, amen – e durante la Santa Messa, amen – che è il MIO DIVINO SACRIFICIO, amen, amen, amen – abbigliate, adunque, in modo gravemente osceno e scandaloso – come già altra volta, amen, almeno in parte avevo spiegato, amen ... -.

Ecco, IO OGGI – e per l’innanzi, amen – QUESTE DONNE IMMORALI, LE AVVISO, AMEN: GUARDATE CHE NEI TEMPI ORMAI PROSSIMI DEI MIEI CASTIGHI, TUTTE LE CARNI NUDE – PER IL PECCATO, AMEN – BRUCERANNO. AMEN.”

(pausa significativa)

“Ti aggiungo anche …, e ciò vale per te e per le altre anime buone, amen: sta’ lontana dai demoni incarnati che si palesano, alle volte persino, amen, nelle Mie chiese, amen.”

A questo punto, il Signore mi ha detto di spiegare con una mia nota personale che cosa Egli intenda con questa forte espressione.

Si può definire “demonio incarnato” quella persona che pecca con ostinata e palese empietà.

Farò due esempi, come Lui stesso mi ha chiesto:

1) demonio incarnato è una persona che, ripresa per un abbigliamento gravemente scandaloso in chiesa, invece di correggersi, pochi giorni dopo, si ripresenta tale e quale, provocando volutamente e che, rimproverata per una tale condotta, invece di pentirsi, attribuisce malizia alla persona che l’ha - giustamente - richiamata all’amore e al rispetto verso il Signore realmente presente nel Santissimo Sacramento in chiesa;

2) demonio incarnato è un giovane che parla volgarmente e ride incurante durante la Santa Messa; e che, ripreso, invece di scusarsi, risponde insultando pesantemente.

Locuzioni interiori ricevute il 2 giugno 2010, durante un’adorazione nel corso delle Giornate Eucaristiche.