2010-05-18
“O Mia diletta, ecco, prendi e scrivi. Amen. AscoltaMi. Amen.”
(pausa significativa)
“Ecco, diletta cara, amen, scrivi. AscoltaMi. Amen.”
“Oggi, stamani, Io, Cristo Vivo, amen, vengo a te per dirti questo, amen: ora basta!
Li ho chiamati, ma come Mi hanno risposto? Non Mi hanno risposto. Amen.”
“Ho alzato la Mia Voce clemente, ma chi ci ha fatto caso?... In questo paese – misero ai Miei occhi, amen – pochissimi hanno ascoltato questa MIA VOCE, levata in alto tramite te e la tua attuale – sostanziale, amen – fedeltà e corrispondenza ai Miei piani superni di SALVEZZA per le Mie anime umane, amen.
Ed anche quei pochi che hanno, in certo modo, amen, ascoltato, se ne stanno in maggior parte “sotterrati” e nascosti per la paura degli uomini. Vedi: rispetto umano, non voler perdere la faccia per Me ed il Mio onore santo; paura del giudizio degli uomini, amen, e non piuttosto del Mio - come dovrebbe essere in verità, amen -; il quale Mio Giudizio, amen, è santo e verace: Divino. Amen.”
(pausa significativa)
“Ora basta!...”
“Ora basta! ti dicevo, o eletta cara e Mia serva, Mia profetessa amata, amen … vedi? In questa Mia povera e misera Chiesa, amen, quanti fanno ciascuno ciò che vogliono, amen, usando della chiesa e delle cose Mie secondo i loro scopi e pareri distorti e mondani, amen … Che TRISTEZZA per il MIO AFFRANTO DIVINO CUORE!! Amen.”
(pausa)
“Ora basta! Prendi tutti i Messaggi che ti dettai, o eletta serva Mia cara, amen, l’altr’anno; preparali e mettili su internet – nel Mio Sito, amen – dinanzi agl’occhi di tutti, amen … al fine di dare maggiore risonanza a questi Miei Messaggi santi a questo misero paese, che è un emblema molto significativo della povertà, miseria e - soprattutto, amen – SUPERBIA umana. Amen.”
(pausa significativa)
“Scrivi. Neppure tu stessi qui trent’anni … crediMi: mai conosceresti i nomi di queste, di talune persone – in specie donne, amen – che pure sono qui a Me dinanzi pressoché tutti i giorni, amen.”
“E coloro che – in questa chiesa di Santo Stefano, ed in altre chiese nel mondo intero, amen – hanno la cattiva abitudine – il vizio, amen – di pettegolare e chiacchierare insulsamente – prima e durante e dopo la Mia Santa Messa, amen –, costoro sappiano che vanno incontro al Mio certo Giudizio e che, se non la smettono presto, desistendo - mediante UMILTA’ e CONVERSIONE sincera, amen, amen, amen – da questa abitudine perversa – non retta, amen; e deplorevole ai Miei occhi santi e divini, amen –, ammesso che si salvino e non si dannino invece – poiché in certe di queste persone e donne Io vedo anche gravi miserie morali; anche se esse hanno persino i capelli grigi o bianchi … amen -; ecco, costoro sappiano che, se pur otterranno salvezza, amen, non di meno il loro Purgatorio sarà lungo poiché si son fatti/e beffe di Me - Dio Eterno e Vero, amen, amen, amen – presente realmente nel Santissimo Sacramento in chiesa, che è la Mia casa, amen …”
(pausa)
“Grida a questo Mio popolo che è gente stolta, gente che ha chiuso gli orecchi per non udire la Mia Santa Voce Divina, amen – la quale si esprime attualmente anche mediante te, amen …; ed invece li hanno ben aperti – e pure gli occhi loro sono molto aperti, amen – per sentire e per vedere le cose del mondo e le curiosità – strane e stravaganti persino, amen – onde esaltarsi e rallegrarsi per esse cose, stolte e vane ai Miei occhi – divini –, amen.”
(pausa significativa)
“Perché non ascoltano?”
“Perché MI RIFIUTANO e MI CHIUDONO LA PORTA DEI LORO CUORI? E perché la chiudono a te, Mia inviata sincera – non come loro, amen -, serva e vittima?... Scrivi, ben grande, sul Mio sito, amen: PER INVIDIA. AMEN, AMEN, AMEN.”
(pausa significativa)
“Perché non sono buoni; non sono anime docili ed umili al Mio Cospetto Santo e Divino, amen.”
(pausa)
“Perché hanno il CUORE DURO. Amen.”
“Perché guardano ME OSTIA come poi guardano – con somma stoltezza, amen – cose vane e persino turpi alla televisione, amen.”
(pausa)
“Pensano di essere scaltri ed intelligenti agendo tramite – spesso, amen – la loro malcelata malizia, ma: “la loro stessa malizia LI FARA’ PERIRE” e “chiunque, al vederli, scuoterà il capo, amen.” (riferimento al Salmo 64,9)
(pausa significativa)
“Lo vedi come Mi trattano? Con quale scarso o persino, amen, nullo rispetto?...”
Nota: infatti, nonostante ci fosse esposto il Santissimo Sacramento, qualche persona si era fermata in chiesa a parlare ad alta voce.
“… Sono proprio stanco – molto, amen – di sopportarli: gente infida ed infingarda, amen, che va – a larghi passi per giunta, amen – verso il fuoco – vero, amen – del Mio irrevocabile castigo. Amen.”
“E tu e le Mie vittime, amen, PREGATE che ce n’è molto di bisogno, amen.”
“Va’ in pace e con la Mia sacra benedizione, o Sabrina eletta Mia, amen.”
“Puoi andare. Ho finito.
Sono Cristo, IL TUO DIO. Amen”.
Locuzioni interiori ricevute il 18 maggio 2010, durante l’adorazione silenziosa, nella chiesa parrocchiale di Appiano Gentile.