2016-06-26 Messaggio del Sacro Cuore nell'ultima domenica del mese in Suo onore

Durante la Santa Messa festiva, e precisamente mentre viene proclamata la Prima Lettura odierna secondo il Rito Romano - cioè la vocazione di Eliseo: 1Re 19,16.19-21 - odo nel mio cuore:

"AscoltaMi, diletta.

Le donne che chiacchierano in chiesa andranno nel fuoco del Purgatorio.

Le donne che si presentano al Mio Cospetto - in chiesa - con abiti gravemente indecenti, se di ciò non si pentono, bruceranno nel fuoco dell'Inferno. Amen."


Più tardi, sempre in mattinata, durante l'adorazione eucaristica seguente il Divino Sacrificio, odo queste sante parole:

"La priora, diletta cara, in certo modo, rappresenta Me, in mezzo alle sue figlie. Deve quindi guidarle come Me, Buon Pastore del gregge del Padre, con soavità e fortezza; e non deve mancar loro di rispetto.

Tuttavia chiedo alle Sorelle claustrali - sue figlie, ma soprattutto Mie - di compatire eventuali miserie ed incongruenze, nella vita quotidiana comune, della loro superiora di religione, rammentando, con pazienza e sana comprensione, che anche ella è fatta di carne e sangue: è cioè anche lei un povero essere umano con i suoi limiti e difetti. Amen."

(pausa significativa)

"Detto questo, o diletta cara anima, alle Mie amate spose claustrali, Mi rivolgo oggi, ultima domenica del mese in Mio onore, a tutti i Miei cari e amati figli e figlie che sono in Grazia di Dio, e dico loro: figlioli Miei amatissimi - o voi tutti che Io amo come Me stesso - offriteMi santa e umile riparazione per le molte brutture che durante l'estate si commettono; ed anche perché troppi uomini e donne ormai antepongono fortemente il corpo - che dovrebbe essere il servo - all'anima immortale - che tiene ai Miei occhi certamente il luogo di augusta e nobile regina -. Amen."

(pausa)

"Per ora, Sabrina, tu puoi andare in pace, e con la Mia santa e sacra benedizione.

Sono il Cristo, il Profeta perfetto del Padre Celeste. Amen."

"Va' in pace!".


Locuzioni interiori ricevute domenica 26 giugno 2016, nella chiesa di un monastero.