2008-02-17

“O Mia diletta, scrivi. Sono Cristo, tuo Dio Vero. Amen.

Voglio ora che tu scriva … e sia questo, come già ieri, il tuo ringraziamento al Mio Divino Sacrificio. Amen”.


“Desidero parlarti, cara, ancora per i Miei preti, i Miei diletti sacerdoti, i Miei unti amati. Amen.

Diletta, quanto li amo! Fa’ sapere loro, ai giovani, ai vecchi, ai sani, ai malati, ai santi e agli infermi nell’anima immortale; ed anche e soprattutto a quei poveri Miei preti sciagurati che, in vario modo, sono divenuti sacrileghi ed infedeli, infrangendo la mistica e sponsale alleanza sigillata con Me nel Sangue, nel loro sacerdozio – dono Mio esclusivo a loro, a ciascuno in particolare, comunicato con l’imposizione delle mani benedette da parte del Vescovo – Mia cara e diletta anima, Mia sposa fedele, fa’ loro sapere, tramite questo Messaggio al tuo cuore …, che Io li amo alla follia e che li tengo cari e custoditi come le pupille dei Miei occhi divini fulgidi – fulgidi, luminosi, trasparenti di luce divina ed eterna, perché Io sono Dio Vero ed Infinito …

O Mio unto, quanto e come vorrei custodirti inviolato ed innocente, preservarti da tutte le insidie mondane del nemico, che oggi non sono poche. Amen. Desidero con tutto il Mio Cuore Divino custodirti dal Male e crearti, farti ogni giorno di più MIO SERVO, nell’AMORE, un vero uomo di Dio, e non proprietà abusiva del nemico infernale. Amen.

RICORDATI, Mio unto, eletto figlio Mio, caro del Mio Cuore, che Io, in verità, non ti ho chiamato all’impurità del pensiero, del desiderio, degli affetti e dell’agire ed operare iniquo, ma alla santificazione. Certo la Mia Grazia può renderti possibile la fedeltà a Me più perfetta ed amorosa, dolce ed amorevole. Il Mio giogo è soave, caro figlio, ed Io solo posso introdurti nella cella vinaria – la contemplazione – dove ti inebrierò di Me stesso, Essere Infinito e Divino, Amore totale, Luce totale ed ineffabile, increata. Amen. Ti aspetto, caro, per darti i Miei mistici e castissimi baci all’anima tua che ho eletta – come li diedi al Santo Padre Pio e a vari altri grandi, eccelsi, fedeli Miei servi e testimoni. Amen. Caro, oggi, mentre Mi trasfiguro, voglio e desidero dirti questo: bramo, eletto figlio, SACERDOTE del Mio Cuore, possederti come il più amorosamente infuocato degli sposi. Caro, tesoro Mio, sacerdote! Oh! rigetta, oggi e per sempre, il bacio lascivo, ingannevole, falso e tormentoso delle prostitute, in questo vere serve di satana - figlie di Eva peccatrice, che tentano i novelli, sprovveduti adami, tra cui ci siete anche voi, purtroppo, Miei unti amati. Amen. - Rigetta l’abbraccio lascivo e sensuale del Male, del peccato, figlio amato: oh! non volerti fare una cosa sola con lui, l’infame, l’infedele, il perverso per eccellenza. No, sacerdote caro al Mio Divin Cuore! Lascia, al contrario, che sia Io, Dio, tuo Sommo ed unico Bene, a legarti a Me per sempre con la stretta amorosa del Mio Amore dolcissimo. Amen.

Per ora ho finito, Mia serva … Il Cristo Dio tuo. Amen.

Firmo il Mio Amore ineffabile per i Miei unti col Sangue Mio purissimo. Amen”.


Locuzioni interiori ricevute il 17 febbraio 2008, durante un’adorazione eucaristica, dopo la Santa Messa.