2012-12-26 Messaggio del Sacro Cuore nella festa di Santo Stefano, Diacono e Martire
“Scrivi, o diletta anima. Amen.”
“Oggi, Io, Dio tuo, Cristo Signore, unico vero Salvatore di tutti gli uomini, vengo a te, Sabrina …, per dirti le seguenti cose:
- innanzitutto: la Mia stessa presenza accanto a voi – e soprattutto a voi, figli Miei poveri di cuore e sofferenti – è già un Messaggio. Sì, un Messaggio eloquente e vero. Amen.
- Poi, Sabrina eletta, vengo quest’oggi, nel glorioso giorno in onore – e nella gloria celeste ed imperitura, amen – del Mio primo Martire Stefano, a chiedere espressamente a tutti i Miei figli cristiani che seguono il Mio Sito – esso prezioso – preghiere vive ed ardenti per tutti i cristiani perseguitati del mondo intero.
Ed, inoltre, preghiere vive e forti per implorare dal Padre Mio Celeste e dal Divino Paraclito, per i meriti infiniti del Mio Sangue preziosissimo, il GRANDE DONO della PACE. Amen.”
(pausa significativa)
“- Ed ancora, o Sabrina, eletta Mia …: ti affido in questo periodo, ancora una volta, il santo ministero della consolazione e della guida delle Mie anime amate, e cioè quelle che in questo periodo natalizio volessero scriverti. Amen.
Ti concedo, in questo tempo, o diletta anima amata, di rispondere loro, ed anche di prendere tu stessa l’iniziativa di scrivere loro: in ispecie a quelle persone sofferenti che conosci – grazie al Mio Sito prezioso – e che ti sono care; sì, care al cuore buono, che tu hai per Mia grazia. Amen.”
(pausa significativa)
“O Sabrina! Io sono Gesù Salvatore. Amen. Dillo alle anime. Dì loro che le sto, ancora, aspettando; e soprattutto Io attendo che ti scrivano i più grandi peccatori ed i Miei sacerdoti. Amen:
- i più grandi peccatori - e cioè quelle persone: uomini e donne, giovani e anziani - che riconoscono in se stessi di aver dilapidato, come il figliol prodigo, i tesori celesti ricevuti nel loro passato: in primis, dal Santo Battesimo – Fonte prima della vera Vita Divina in voi, o figli e figlie, Miei amati – e poi mediante tutti gli altri Miei mirabili Sacramenti, con i quali la Madre Chiesa, Mia Sposa eletta e cara, vi nutre e vi cura – se voi, o figli, lo volete – nel corso di tutta questa travagliata vita terrena, nel corso di tutta l’insidiosa traversata del mare, spesso in tempesta, della vita terrena. Amen.
- E i Miei sacerdoti: ti scrivano, sì, come già era avvenuto mesi addietro; e si ricordino, i Miei unti amati, che Io - Io stesso - ti ho costituito per loro piccola madre amata, e premurosa – come Me, Cristo – e dolce – della vera dolcezza, la quale non è mai melenseria – e vera: sì, Sabrina, tu sei vera della Mia Verità. Amen.
Si ricordino i Miei preti che Io ti faccio loro serva – sì, o Mia diaconessa amata! – e questo è per il loro bene, presente ed eterno. Amen.”
(pausa significativa)
“Figli amati, il piccolo Bambino nella mangiatoia vi ama tanto!”
(pausa)
“Va’ in pace, per ora.
Io sono Cristo Signore e Io ti benedico, o Sabrina, eletta Mia.”
“Va’ in pace! Amen”.
Locuzioni interiori ricevute il 26 dicembre 2012, dopo la Santa Messa, in chiesa.