2011-02-26 Messaggio sul dono di una piena assoluzione per chi è molto pentito e sulle Adorazioni proibite
“Figlia cara, ascoltaMi (nota: detta, questa parola, in modo particolarmente virile). Amen.”
“Questa sera Io voglio elargire a quelli dei qui presenti che sono realmente e molto pentiti dei loro gravi peccati del passato, amen, una grande grazia: desidero donare loro una piena assoluzione da quelle loro colpe impure, sicché essi non le abbiano poi da purificare nel Purgatorio quando, appunto, la morte – sorella morte, amen, per Mia grazia, amen – le condurrà un giorno innanzi a Me. Amen …”
“Però ti parrebbe giusto se Io concedessi questo dono prezioso solo a quelli dei qui presenti che sono molto e sinceramente pentiti, “escludendo” gli assenti? RispondiMi, o diletta cara anima, … amen.”
- No, secondo me non sarebbe giusto. –
“Tu hai ragione, Sabrina, eletta cara, amen … anche perché, lo sai, ci sono persone che vorrebbero, che desiderano pregare con voi, Miei eletti e cari Angelo e Sabrina; ma essi attualmente - ahimè, Mi dispiace! - non possono proprio a motivo del blocco, del divieto delle Adorazioni eucaristiche che Io stesso richiesi, ma che, purtroppo, la Mia Chiesa amata – una parte di essa, amen – ha respinto, amen.”
“Ecco che però Io non voglio che ne abbiano a pagare anche queste conseguenze quelle anime che sinceramente MI CERCANO E MI AMANO, amen (nota: con questa affermazione, il Signore Gesù afferma quindi che il dono prezioso della piena assoluzione a chi è molto pentito dei propri gravi peccati passati, viene da Lui elargito anche a quelle persone che non sono concretamente presenti agli incontri di preghiera riparatrice da noi animati attualmente, ma che hanno nel loro cuore le disposizioni necessarie per ricevere tale sublime grazia). Oltre al grave danno morale – ingiusto, amen – per voi, ma dal quale Io saprò comunque ricavare un frutto e un bene grande, amen. E per non parlare poi, o diletta cara anima, del gravissimo DANNO SPIRITUALE dovuto, appunto, alle Adorazioni omesse, perché proibite. Amen.”
“Se ben ci pensi, eletta cara, è assurdo che tali cose avvengano al presente all’interno della Chiesa Cattolica, la Mia Sposa amata, ma – ahimè! – quante volte ed in quanti dei suoi membri, purtroppo, infedele. Amen.”
“Infedele all’amore puro, infedele alla purezza, all’umiltà del cuore. Infedele nei confronti della verità, e di Me Verità, amen.”
(pausa significativa)
“… o figlioli amati! con le Lacrime – di Sangue, amen – negl’occhi Miei divini, vi dico, e vi ripeto stanotte: CONSOLATEMI! Amen.”
“Va’ in pace, diletta. Ho finito per ora, ma sappi che presto Io ritornerò a te,… e tu ancora una volta – che non sarà affatto l’ultima, amen – scriverai in nome dell’Amore – eterno e vero – che Io sono, amen.”
“Va’ in pace, sì!
Sono Cristo, il tuo Santissimo Dio.
Ed Io ti benedico …: nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen”.
Locuzioni interiori ricevute il 26 febbraio 2011, durante un incontro di preghiera riparatrice in una casa privata.