2008-04-29 Messaggio di speranza dopo il transito del mio carissimo papà

La mattina del 29 aprile 2008, il Signore richiama a Sé l’anima del mio carissimo papà.

Poco dopo aver appreso la notizia della sua morte, trovandomi con mio marito nella chiesa dell’ospedale, il Signore mi parla.

Trascrivo parte di questo Messaggio (che non viene riportato integralmente per il rispetto di alcuni dati personali riguardanti la persona di mio padre) – scritto fra le lacrime ma col cuore confermato nella luce della Fede: carissimi, c’è veramente un’altra vita che ci attende dopo la morte! – affinché sia di vero conforto a coloro che piangono per la dipartita di una persona cara. Abbiano anch’essi la Speranza viva della Vita eterna così come, con grande Bontà, Dio si è degnato donarla alla mia anima:


“O Mia diletta, scrivi. Amen. Io sono Gesù, il Salvatore. Amen.

… Oggi, Mia diletta sposa amata, il tuo papà … Mi ha visto come Giudice benevolo e pietoso. O diletta, lui ha già appagato quello che attualmente è il tuo supremo desiderio …: VEDERMI, VEDERE il Dio in Tre Persone (nota: non si tratta della visione beatifica).

… Cara, o Mia cara! se in molte famiglie vi fosse una vittima generosa … nel perdono e nella misericordia – come il povero Lazzaro, come il buon Samaritano – molte anime sarebbero preservate dal fuoco eterno dell’Inferno. Amen.

O Mia diletta sposa, ti dico ora: nella Mia insondabile Misericordia, Io gli concedo di vederti: te, che ora scrivi per Me …

O Mia diletta, coraggio: Io sono FEDELE! Le tue preghiere non sono state vane!

… Cara, non troverai grande e significativo appagamento nelle preghiere stanche dei Miei ministri addormentati, ma Io ti concederò la grazia della preghiera ardente … a suo favore eterno. Questo sarà, avverrà presto, Mia diletta sposa amata. Amen.

Ed infine non senti, diletta, la tua fede … dirti in te, nel tuo essere profondo, con un linguaggio di silenzio che non necessita di rumor di umane parole: “Dopo questa breve vita ce n’è un’altra.”? Oh sì, cara, è così!

E’ naturale che tu ora sia provata, diletta, poiché lui, il tuo papà amato, si è separato visibilmente da te, e tu, a quel modo, non puoi più parlargli. Ma guarda che lui può ancora ascoltarti/vi.

Ricordalo in questi giorni di tristezza e lutto, e sempre.

Ecco, diletta, il Mio amico Lazzaro si è addormentato, MA IO VADO A SVEGLIARLO: sì, sono finite per tuo papà le catene del peccato e delle sofferenze, così come si soffre sulla terra, in questo mondo. Amen.

AI MIEI FEDELI LA MORTE, diletta, E’ UNA PORTA; E LA VITA NON E’ TOLTA, MA SOLO TRASFORMATA. IN MEGLIO E PER SEMPRE. Amen.

Per ora, colomba amata, va’ in pace. Amen.

Sono Io, Cristo tuo Dio, che ti do nel profondo dell’essere pace e forza, per la tua … fede nell’eternità. Amen”.