2010-11-23 Messaggio del Signore sulla preghiera congiunta alla vita di Grazia, e gravi miserie dei pastori
“O Mia diletta, scrivi. Amen.”
(pausa)
“La preghiera. La preghiera, sì, quanto è importante! sono Io, ovviamente, il Primo a dirlo … ma se essa è disgiunta dalla vera Vita di Grazia, che vale?”
“Non sto dicendo che a nulla valga, ma sto affermando una domanda importante, amen: quanto può valere la preghiera – pur quotidiana, amen – di un’anima che vive nel peccato mortale, continuo – stato di peccato, amen – o comunque frequente?...”
(pausa)
A questo punto il Signore Gesù mi ha dettato un Messaggio personale, poi ha proseguito:
“ConsolaMi poiché sono tanto triste, o Sabrina eletta Mia … Vedi? Le anime, molte anime, in verità, si accostano al Mio Sacro Eucaristico Banchetto, ma – in verità, amen – non potrebbero farlo con pace. Lo fanno perché ne hanno ricevuto – ed anche più volte, purtroppo e per giunta, amen – STOLTI PERMESSI da quelli – i sacerdoti, amen – che tengono il luogo Mio – in quanto Miei ministri e pastori, amen; essi che condividono con Me, Dio Eterno e Redentore vero ed unico, il santo ufficio di capo del gregge, e cioè capo del Corpo Mistico, che è la Mia Chiesa intera, a Me congiunta, amen.”
“Essi, invece, ministrano in tenebre, e quindi non insegnano più alle Mie povere pecorelle smarrite, confuse e sperdute LA MIA VERITA’, ma, come dicevo l’altro giorno – il giorno in Mio onore: Domenica, Cristo Re, amen – trasmettono alle anime loro affidate, amen, la puzza orrenda delle loro scelleratezze e colpe gravi, amen.”
(pausa)
“Di più: oltre ad essere degli impuri – sì: impuri e sacrileghi essi sono, amen, dinanzi agl’occhi Miei fulgidi ed ardenti, amen – sono pure dei vili; sì, dei vili mestieranti e mercenari, amen. Non veri pastori, ma - non di rado, purtroppo, amen - non alcuni, come si dice per minimizzare lo scandalo, la portata di esso, amen, da parte di certi figli – bugiardi – della Mia Santa Chiesa – (ma molti) … essi, non di rado, dunque, in luogo di essere PASTORI BUONI, si tramutano, spesso, in lupi rapaci, ed avvoltoi delle povere anime, amen … (riferimento a Giovanni 10,11-13)”
Segue un altro contenuto personale, poi Gesù Maestro prosegue:
“Detto questo, o Sabrina, eletta Mia, amen, torniamo a noi o, per dir meglio, torniamo a noi chiamati ad offrirci in perpetuo per questi Miei poveri unti disgraziati … come, per esempio, i pedofili, amen – che però non voglio siano da voi laici giudicati, amen – o anche coloro tra i Miei presbiteri, religiosi o diaconi, amen, che praticano volontariamente l’omosessualità, che Io – in quanto tale, amen – oggettivamente detesto per l’enorme, l’immensa, la grandissima – e potrei continuare a lungo con termini simili, amen, per farti capire bene quale grave abominio essa sia ai Miei occhi divini purissimi, amen - … ecco, dicevo, per l’enorme difformità di quegl’atti impuri contro natura dalla Purezza e Bellezza assoluta del MIO AMPLESSO DIVINO ETERNO. Amen.”
(pausa significativa)
“Esse anime dovrebbero pensare al Cielo; dovrebbero – specie i cristiani, amen – vivere in amorosa tensione interiore e mistica, volti costantemente verso di Esso, Supremo Bene per l’uomo creato a Mia immagine e somiglianza, amen … ed invece, in questi giorni poi … si è tutti presi – in grande numero, amen – a capire se adesso il Mio santo Vicario Benedetto permette a tutti, o solo ad alcuni, amen, l’uso lecito del preservativo, amen.”
(pausa)
“Sabrina eletta Mia, tanti preti ministrano male e nel male, e così in luogo di avvicinare le anime – che Io ho affidato loro con tanta Umiltà di cuore e Fiducia, amen –, ecco, in luogo di avvicinarle al Mio Paradiso, essi le approssimano all’Inferno e, quindi – che è la stessa cosa, amen – alla LORO ETERNA DANNAZIONE. Amen, amen.”
(pausa significativa)
“Ma anche dell’Inferno la Mia Chiesa, in verità, di questi tempi, troppo poco ne annuncia e parla … amen.”
“Essa ha ben donde – suoi nemici a parte, amen – di battersi il petto a Me innanzi e domandarMi, supplicarMi pietà, amen, poiché per tanti aspetti, amen – e non pochi … amen – Essa – che Io amo al sommo divino grado e che tengo come la sacra pupilla degl’occhi Miei divini e mistici, amen -, poiché Essa è diventata, dicevo – per molti aspetti, amen – Sposa infedele, adultera e meretrice; e, ciò che proprio non Mi piace, MOLTO SUPERBA in certi dei suoi membri – quelli facenti parte della Gerarchia, intendo, amen: certi, non tutti, ovviamente, amen.”
“Per ora, tu puoi andare, o Mia … profetessa, amen.
Pubblica questo lungo Mio Messaggio – a parte le parti strettamente personali, amen – presto sul Mio Sito, tutto. Amen.”
“Va’ in pace!
Sono Cristo, IL RE VERO. Il Re vero di pochi cuori, però, in verità, amen.”
“Benedico, amen”.
Locuzioni interiori ricevute il 23 novembre 2010, durante un’adorazione al Santissimo Sacramento.