2014-11-16 Messaggio del Sacro Cuore nella prima Domenica dell'Avvento Ambrosiano

“O diletta, Io sono il Cristo. Amen.”

“PermettiMi che Io parli alle Mie anime. Amen.”

“O diletta, eccoMi a te! EccoMi per parlarti ancora – sì, ancora una volta, amen – per il vero bene delle Mie anime amate.”

Pausa, a cui segue un contenuto di carattere personale.


Poi il Divino Maestro prosegue dicendo:

“O Sabrina, ascoltaMi adunque per il bene delle Mie anime amate.”

“Oggi dico – Io, Gesù Cristo, Figlio del Padre Eterno -: di tutto cuore benedico quelli tra i Miei sacerdoti che – posponendo l’umanità e anteponendo il Cielo – sono, di fatto, trionfatori sulla propria carne empia e decaduta: sì, Sabrina, Io benedico i Miei sacerdoti casti e puri, dai cuori dei quali sale fino al Trono della Nostra Maestà Eterna e Divina, un soavissimo profumo mistico, come fragranza odorosa e dolcissima di rose e gigli. Amen.”

“Non benedico, invece, coloro fra essi – i Miei presbiteri: consacrati a Me – che si ostinano colpevolmente nei loro peccati impuri: da soli; o con donne – più femmine che donne, in verità -; e persino con uomini e – o Sabrina, che DOLORE ATROCE al Mio Cuore purissimo e casto al sommo! – con bambini, alle volte che sono persino ancora degli innocenti.”

Suo prolungato silenzio. Silenzio di Divino Dolore.


Segue un altro contenuto di carattere personale.


Poi Egli prosegue dicendo:

“Sabrina, Mi rivolgo ora alle anime che seguono, con attenzione ed amore – e non per sterile curiosità – il Mio Sito prezioso, e dico loro:

Cari figli e figlie, Miei amati, pregate molto nel tempo forte dell’Avvento – che per la Mia Chiesa tutta è prossimo e che per voi, figli e figlie ambrosiani, è già iniziato -.

Pregate molto, e soprattutto con l’intenzione specifica della conversione dei poveri peccatori; che sono moltitudini. Amen.

Questa intenzione di preghiera Mi è la più gradita: sì, il Mio Sacro Divino Cuore racchiude in Sé, in un modo tutto particolare, quelle anime in Grazia che quotidianamente Mi supplicano per il sollecito e amorevole ritorno alla casa paterna (riferimento alla parabola del padre misericordioso: Luca 15,11-32) dei loro – dei nostri, Sabrina – fratelli e sorelle peccatori.”

(pausa)

“Per ora, o Mia diletta anima e profetessa amata, tu puoi andare in pace …”

“Benedico segnatamente tutte le care persone che collaborano con te nella diffusione di questi Miei Messaggi di SACRO CUORE AMORE, mentre le esorto a donare la propria vita, ogni giorno sempre più, nella fede e nell’amore a Me e nelle opere di misericordia, compiute verso coloro che sono vicini ed anche verso i poveri fratelli e sorelle che sono lontani.”

“Va’ in pace, Sabrina!

Io sono il Cristo, il Figlio di Dio Eterno e l’Uomo vero – DIO FATTO CARNE VERA PER LA SALVEZZA VOSTRA E DI MOLTI – e Io ti benedico. Va’ in pace. Amen”.


Nota: Il Signore Gesù ha detto, in questo caso, “MOLTI” e non “TUTTI” perché con ciò ha inteso sottolineare che Lui si è fatto carne per la salvezza di tutti, ma sta di fatto che ci sono uomini e donne che rifiutano radicalmente il Dono mirabile della Redenzione da Lui operata, scegliendo - liberamente e consapevolmente – una esistenza terrena trascorsa nel peccato alla quale - se non si rinunzierà mediante la personale conversione – seguirà, dopo la morte corporale, la condanna nell’Inferno eterno.


Locuzioni interiori ricevute Domenica 16 novembre 2014, durante un’adorazione eucaristica silenziosa, in chiesa.