2021-11-18 Importante Messaggio del Signore sul green pass



PRECISAZIONE


 

Cari fratelli e sorelle nel Signore,

ritengo doveroso sottolineare che il seguente santo dettato è stato donato dopo la pubblicazione, sul sito ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana, del "Messaggio per la Giornata della Vita" prevista per il 6 febbraio 2022: Custodire ogni vita – Chiesacattolica.it .

In tale comunicato, la CEI ha espresso un'aspra opposizione alle persone, le quali - per ragioni etico-morali e/o di - alquanto fondata! - perplessità sull'efficacia dei cosiddetti vaccini anticovid - hanno liberamente deciso di non farsi iniettare il siero genico sperimentale.

I Vescovi italiani scrivono:


 

Non sono mancate, tuttavia, manifestazioni di egoismo, indifferenza e irresponsabilità, caratterizzate spesso da una malintesa affermazione di libertà e da una distorta concezione dei diritti.

Molto spesso si è trattato di persone comprensibilmente impaurite e confuse, anch’esse in fondo vittime della pandemia; in altri casi, però, tali comportamenti e discorsi hanno espresso una visione della persona umana e dei rapporti sociali assai lontana dal Vangelo e dallo spirito della Costituzione. Anche la riaffermazione del “diritto all’aborto” e la prospettiva di un referendum per depenalizzare l’omicidio del consenziente vanno nella medesima direzione. 

 


In sintesi: la CEI afferma quindi che chi rifiuta lo pseudo-vaccino anticovid è un egoista, un irresponsabile e, ciò che è ancor peggio, una persona lontana dallo spirito della Costituzione, e - addirittura! - dal Vangelo.

E, nella loro reprimenda, i Vescovi italiani giungono persino ad equiparare chi non vuole vaccinarsi a chi avvalla l'aborto o l'eutanasia.

Non c'è traccia, nel loro messaggio, del fatto che i suddetti sieri genici siano stati ottenuti da linee cellulari di feti umani volontariamente abortiti.

Purtroppo, non v'è dubbio: questi pastori hanno deviato dalla Verità di Cristo per seguire l'eretico argentino che siede sul soglio di Pietro.


 

Kyrie, eleison!


 

***

 

"Sabrina, ascoltaMi. Io sono Cristo, il Signore."


(pausa significativa)


"Il cosiddetto green pass, Sabrina, è anticostituzionale e antidemocratico."


(pausa)


"Quel cosiddetto "vaccino" - perché non è tale, figli Miei amati - vi nuoce, e vi nuocerà.


Per amor del Cielo, non accettate che i vostri bambini siano vaccinati!

Ne fareste, e grandemente, il loro male."


(pausa significativa)


"Figli e figlie.

Vi parlo perché vi amo.

AscoltateMi, adunque, per il vostro stesso bene: presente ed eterno."

 

(pausa)


"Figli e figlie.

Ve lo ripeto: vivete nella Mia Santa Grazia, e confidate in Me - nella Mia Bontà Infinita - anche qualora voi cadiate nell'abisso tenebroso del peccato mortale."


(pausa)


"Figli, Miei amatissimi, ve lo ripeto: non rimanete in peccato mortale!"


(pausa significativa)


"Ed ora, Sabrina, ai Miei Vescovi.

Quelli, in verità, che - purtroppo - non sono più Miei, in senso pieno, poiché, anche se sono stati validamente ordinati in seno alla Mia Chiesa Cattolica, non di meno, non stanno più ministrando per Me.

Né servono Me, né Mi seguono.

Al contrario, seguono, in molti, il mondo e le sue logiche perverse, anticristiche."


(pausa significativa)


"Ipocriti! Sepolcri imbiancati.

Davvero che non siete molto diversi da coloro che Mi perseguitarono, quando vivevo, Pellegrino Amoroso, su questa povera terra di esilio: per la vostra Salvezza."


"Sabrina, ascoltaMi. Ecco, lo vedi?

Hai ragione, Sabrina. Che Chiesa è questa?

Scrivilo, spiega *, sul Mio Sito, esso prezioso."


- Lo farò, Signore. -


"Ora ascoltaMi.

Con Santa Ira - perché siete veramente un popolo di dura cervice, o Miei pastori! - Io ve lo dico - oggi - che cosa Mi fa piangere.

Che cosa Mi fa piangere Sangue, e non solo Lacrime umane."

 

(pausa)


"A Me e a voi, o Vescovi, e sacerdoti.


Mi fate piangere, e piangere Sangue, quando: dopo aver peccato gravemente contro il Sesto Comandamento, da soli o con un vostro complice, voi - che siete i Miei consacrati - delle volte neppure fate un atto di contrizione.

E così voi - o sciagurati! - venite poi a riceverMi nel Santissimo Sacramento dell'altare in peccato mortale.

E così voi, o Vescovi e sacerdoti, commettete, oltre che impurità e/o fornicazioni sacrileghe, il peccato - molto grave ai Miei occhi fulgidi divini - di sacrilegio: 

- e perché Mi ricevete - Me, Ostia Consacrata - in peccato. 

- E perché avete profanato il vostro corpo - e la vostra anima, a Me consacrata - mediante l'impurità, pienamente consentita. Da voi, o pastori! che dovreste invece essere quelli che a Me conducono le anime, che Io ho comprate a prezzo di tutto il Mio Prezioso e Immacolato Sangue."


(pausa significativa)


"Pastori. Destatevi.


Mi fate piangere, e Sangue versare, quando tacete del tutto le Parole scomode del Mio Santo Vangelo.

E questo lo fate, molto spesso, per rispetto umano e quieto vivere.

O stolti! E dove sarà "il mondo", e dove sarà "la gente" ... quando vi presenterete - ciascuno di voi - al Mio Santo ed irrevocabile Giudizio?"


"Fermati, Sabrina."


Nota: difatti inizia la Preghiera Eucaristica.

Dopo la Sacra Consacrazione, il Signore prosegue dicendo:


"AscoltaMi Sabrina."


"Voi, Vescovi e sacerdoti, Mi fate piangere, e piangere Sangue, quando assolvete, a vostro arbitrio, anime che non possono essere assolte: perché sono pubblici peccatori - che vivono in stato di peccato mortale manifesto - e perché non hanno nessuna intenzione di convertirsi, cambiando vita per Mio amore."


"Figlia, per ora ... puoi andare in pace.

Ma sappi che questo Mio santo dettato non è concluso ..."


"Va' in pace."


 

Locuzioni interiori ricevute il 18 novembre 2021, in chiesa.




 

* Nota: Il Signore fa qui riferimento al ministero del lettorato.



È disdicevole che: nella Diocesi Ambrosiana, chi non è in possesso della cosiddetta “certificazione verde” non possa attualmente proclamare la Parola di Dio, durante la Santa Messa.

 

E così ci troviamo, delle volte, di colpo rinviati nel clima preconciliare (sia chiaro che non intendo con questa affermazione disprezzarlo).

Semplicemente constato che è il sacerdote che legge tutto: Letture (che per noi ambrosiani adesso, in Avvento, sono due), Salmo responsoriale, Vangelo. E magari anche la preghiera dei fedeli...


- Dal modo in cui le Letture vengono proclamate, non di rado si coglie con chiarezza che (con grande probabilità) la persona che legge non si è minimamente preparata.

Eh sì che di chiacchiere inutili se ne fanno, spesso, anche nelle sacristie.

 

- Sbagliare è umano: ma è piuttosto raro che, quando un lettore/una lettrice erra nel leggere e subito se ne accorge, abbia l'umiltà di correggersi.

Ne consegue che si perde completamente il senso e il significato autentico della Parola di Dio che si sta proclamando.

Ad esempio, in riferimento al Libro dell'Apocalisse di San Giovanni Apostolo: se il lettore, in luogo di leggere "Agnello immolato" legge "angelo immolato"...

 

- La Parola di Dio - nonché le antifone della Messa - viene proclamata come si leggerebbero le notizie al telegiornale.

Ma d'altronde, lo spirito contemplativo non è cosa che si possa improvvisare.

Questo modo così affrettato di leggere, oltre a non essere riguardoso del Verbo della Vita, vanifica grandemente l'accoglienza della Parola di Dio nel cuore degli uditori presenti.

 

Ritengo che quando le persone mostrano ripetutamente di non essere capaci di adempiere al ministero del lettorato in modo sufficientemente dignitoso e rispettoso della Parola di Dio, sia necessario (certo, con carità e pacatezza, come vorremmo fosse fatto a noi) farlo loro presente.

Dopo di che, se una persona non ha l'umiltà sufficiente di accettare questa correzione fraterna, e di cercare di migliorarsi in questo ambito, sarà bene che rientri in sé stessa e pensi se non sia meglio recedere da tale compito.

- Un'altra cosa - la quale, per ovvii motivi, si evidenzia non soltanto nel ministero del lettorato, ma in genere ovunque una persona credente si impegni in ambito pastorale - che dispiace al Signore è il protagonismo con cui certe persone leggono all'ambone.



CONCLUSIONE


Per amore di Cristo e delle anime immortali, cerchiamo tutti, in umiltà di cuore, di servirLo meglio: prima di tutto, con la dedizione interiore, frutto di un cuore che desidera realmente convertirsi ed appartenere completamente a Dio.

E poi, di conseguenza, nelle opere che poniamo in essere per amor Suo e della Chiesa, Sua mistica Sposa.