2016-05-01 L'unità della Chiesa: un bene da custodire; non però calpestando l'Amore e la Verità di Dio
Nella Santa Comunione eucaristica, odo nel mio cuore:
"Sabrina, devi dire alle anime di pregare per il ravvedimento di Francesco; altrimenti la Mia Chiesa andrà di male in peggio. Amen."
Poco dopo, durante l'adorazione al Santissimo Sacramento:
"Io, Gesù Cristo, invito oggi, Sesta Domenica di Pasqua, quelli tra i Miei pastori che sono santi e che dissentono dallo spirito di pericoloso e fuorviante compromesso insito nel capitolo ottavo - e non solo in quello - dell'Amoris laetitia, a non più oltre tacere, poiché: l'unità della Mia Chiesa in terra è sì un bene da custodire e preservare dal grave rischio dello scisma; ma purché per far questo non si giunga a calpestare il Mio Amore Purissimo e la Verità Santa ed immutabile del Mio glorioso e benedetto Vangelo eterno.
Ciò che purtroppo - te lo dico con le Lacrime sanguigne negl'occhi Miei divini - l'Amoris laetitia, specie in certi passaggi e in alcune note a piè di pagina, fa.
O Sabrina! Dì alle anime che in questo mese mariano intensifichino la preghiera - e il digiuno: ciascuno conforme le sue possibilità - per la Mia santa e povera Chiesa in terra, poiché, tra l'altro, satana sta operando tra gli islamici per sferrare presto un sanguinoso attacco nella piazza del Mio Apostolo Pietro.
Pregate, o figli; pregate molto, cosicché Maria Immacolata, la Regina di tutte le vittorie, sconfigga presto il dragone infernale nei suoi propositi cruenti e omicidi. Egli odia i cristiani e in essi - come fece Saulo senza saperlo (riferimento agli Atti degli Apostoli 9,4-5) - perseguita e tormenta Me, mistico Capo. Amen."
"Per ora va' in pace, o Sabrina, e con la Mia santa e sacra benedizione ...
Va' in pace! Amen".
Locuzioni interiori ricevute Domenica 1 maggio 2016, in chiesa.