2013-11-18 Messaggio del Sacro Cuore all'inizio dell'Avvento Ambrosiano

“O diletta anima, o Sabrina Mia cara, ecco che Io quest’oggi, sul principio del Santo Avvento Ambrosiano, ho da parlarti; e questo è per il vero bene della Mia Santa Chiesa, in terra presente e operante. Amen.”

(pausa)

“Ecco che - con estrema serietà e con santo sdegno per coloro, per quei prelati, che nella Mia Santa Chiesa sono come margherite marce e fradice, che insegnano il contrario di quanto Io sto ora per dirti, amen – ecco che IO, OGGI, ribadisco fermamente che NON E’ LECITO ai cristiani DIVORZIATI E RISPOSATI l’accostarsi ai MIEI SANTI SACRAMENTI di EUCARISTIA e CONFESSIONE.

E questo è, o Sabrina eletta Mia …, per il semplice e chiaro fatto che essi si trovano, oggettivamente parlando, in uno stato spirituale – dell’anima loro – GRAVEMENTE DIFFORME da quanto Io stesso, con il Mio Diletto ed Eterno Padre, insegno da sempre agli uomini con quella Legge immortale, e scritta con lettere di immateriale fuoco nei loro cuori, quella Legge, dunque, che è costituita dai Dieci Comandamenti, e che non è lecito all’uomo – e neppure ai prelati della Mia Santa Chiesa in terra – mutare.

Sì: infatti Essa non può essere – e mai lo sarà – cambiata senza con ciò gravemente peccare e divenire apostati dalla vera Fede, persino.

Poiché Io, Cristo, Dio Benedetto nei secoli eterni, Io stesso dissi che L’UOMO E LA DONNA UNITI NEL MATRIMONIO SANTO NON SONO PIU’ DUE, MA UNA SOLA CARNE (riferimento a Matteo 19,1-9; Marco 10,1-12); IN ME, CRISTO DIO VERO E SALVATORE PIISSIMO. AMEN.”

(pausa molto significativa)

“Avviso, adunque, oggi, con estrema serietà tutti i conviventi e gli adulteri che si trovano su di una via larga che li condurrà senza ombra di dubbio all’Inferno eterno (riferimento a Matteo 7,13), se presto essi – Miei figli e figlie amati, che costano tutt’oggi misticamente tanto mistico Sangue al Mio Cuore, dolorante e che spasima e sospira per tutti loro – se presto essi, o Sabrina Mia diletta cara, non si decideranno – e una volta per sempre, amen – a rompere i loro legami peccaminosi con le creature mortali, loro complici nel male, nel grave peccato. Amen.”

(pausa significativa di seria meditazione per noi che leggiamo)


A riguardo del discorso di Gesù alle persone che hanno divorziato e contratto civilmente un secondo matrimonio, in una rifrazione interiore ho colto che, nel caso in cui esse abbiano seri motivi per ritenere che il loro primo Matrimonio - cioè quello celebrato nel Signore – sia nullo, è però necessario che procedano nelle apposite sedi ecclesiastiche affinché ne sia effettivamente e validamente provata la nullità.

Inoltre, ricordo che per un credente in Gesù Cristo esiste solo il Matrimonio Sacramento, come lecita e degna unione e santificante e fedele patto di amore tra un uomo e una donna.


“E, per inciso, dico quest’oggi a tutti quegli uomini e quelle donne che hanno ridotto a brandelli e molto deforme la loro propria anima con quegli atti contro natura, di cui il demonio - nemico lascivo e ingannatore, seduttore anticristico - s’è fatto per loro maestro perverso ed infido; dico dunque ad essi - per l’Infinito Amore che Io, Gesù Cristo, Uomo perfetto e Vero Dio Immortale, nutro per ciascuna delle loro anime: fate attenzione, figli Miei e figlie Mie amate, perché nessuno che con piena consapevolezza abbia abbracciato tali turpitudini orrende, amando il male - nessuno che così abbia agito nel corso di questa breve e fuggevole vita terrena – entrerà nel Regno dei Cieli superni e dell’Eterna e Felicissima Vita (riferimento a 1Corinzi 6,9-10; Galati 5,19-20); la quale VERA VITA Io, Gesù Cristo, l’Uomo Dio, vi ho acquistato a costo di tante – tante! Sabrina – Mie cocenti umiliazioni e gravi patimenti d’ogni genere e specie: sempre, e cioè in tutto il tempo sacratissimo e pieno di grazia della Mia salutifera Incarnazione, e, soprattutto, nel tempo sublime e sommamente Divino e doloroso, che fu quello della Mia acerba – e insieme misticamente gioiosissima – Passione e Morte SULLA CROCE. Amen.”

(pausa molto significativa)

“Ed infine – infine almeno per ora, o Sabrina Mia diletta … - sono oggi qui per rivolgere il Mio verbo ineffabile al Mio santo servo, il Papa Francesco, al quale, mentre da una parte assicuro la Mia Divina benedizione e protezione indefettibile, amen, dall’altra non posso quest’oggi, con immenso Amore - come quello di un padre sommamente amoroso verso il suo prediletto e primogenito figlio – non posso, adunque – e ciò è per il vero bene della Mia Santa Chiesa in terra, amen – non ammonirlo a PARLARE MENO E, nel contempo, a PREGARE DI PIU’; prendendo, inoltre, maggiore consapevolezza - nel giusto modo: virtuoso e retto – del fatto che egli è al presente il Mio Vicario in terra e che presiede, per Mia Volontà esplicita, all’universale carità, ed è, Francesco, alla guida di tutto il Mio santo gregge, sulla terra. Amen.”

Pausa, a cui segue un contenuto di carattere personale:

“… ma ricordati, o Mia diletta serva, che anche il tuo Gesù … se ne stette, Passionato, in un’oscura prigione. Io apparivo e sembravo impotente, legato e ferito, e con la sacra e divina bocca tumefatta e sanguinante.

Ma, IN VERITA’, IO, Sabrina, LA’, IN QUELL’OSCURA E ANGUSTA PRIGIONE, SALVAVO E REDIMEVO IL MONDO; MENTRE ERO – PER L’ARDENTISSIMO, e per voi incomprensibile, AMORE DEL MIO CUORE – ANELANTE E BRAMANTE LA SANTA CROCE.”

“Sia così anche per te e per ogni Mio figlio e figlia che cercano veramente, giorno dopo giorno, di esserlo.”

“Va’ in pace, Sabrina, e con la Mia sacra e indefettibile … benedizione.”

“Va’ in pace!”

“Io sono il Cristo veniente; il Verbo Eterno; il Figlio unico del Celeste Padre”.


Locuzioni interiori ricevute il 18 novembre 2013, dopo la Santa Messa, in chiesa.