7) Dicembre 2007

“Scrivi, o Mia diletta serva. Sì, scrivi, per il bene delle anime immortali ed, ancor più, per amore a Me, tuo Creatore e Padre. Sono Gesù, il tuo Gesù, il tuo Amato …

Mia diletta … - tesoro del Mio Cuore trafitto e grondante Sangue Vivo per le Mie care e preziose, dilette anime - cerca col tuo sposo Angelo … di essere irreprensibile e pura, senza macchia alcuna vergognosa in fronte a Me, in attesa di quegli eventi … Ti prego, Io, che sono il tuo Dio Crocifisso, Passionato senza pietà dagli uomini crudeli allora, e da ogni empio - vera immagine del maligno sulla terra - oggi e sempre. Ma Io ho vinto CON L’AMORE, Mia diletta, e so che vuoi e desideri farlo anche tu.

Ti prego, dunque, che in te e in ogni membro vivo della famiglia spirituale, Io, guardandovi con Amore intenso, possa sempre vedere in voi il Mio segno e sigillo amoroso autentico: la Croce. Vi dico così, Miei diletti servi e amici – siete Miei amici se perseverate con Me nelle Mie prove, oggi e sempre, e nei tempi difficili che vi aspettano - perché è Mio desiderio, in quel giorno splendido, annoverarvi fra gli eletti, fulgidi della Mia Luce eterna.

Mia cara, basta così per ora, ché i tuoi doveri di sposa ti chiamano, ed Io sono anche in essi se li adempi con vero amore, di cuore, per Me, tuo Bellissimo Amante … serva e colomba …

Un’ultima cosa, però: vi chiedo l’accettazione amorosa del Mio straziante patibolo – la Croce – non perché ami vedervi soffrire in se stesso, ma perché – credeteMi almeno voi, mentre quasi l’intero mondo lo rifiuta e Mi rifiuta – questa è l’unica via alla vera e compiuta gioia: quella felicità che voi uomini INVANO ricercate nei beni materiali, uccidendovi, ammazzandovi l’anima e lo spirito per essi ed il loro sfrenato possesso.

Tu, invece, RICORDATI che più sarai veramente povera, più Io, Sommo Bene, verrò a te e a te … Mi comunicherò … vera gioia: quella paradisiaca e celeste, la Mia, quella vera e mistica, che ben pochi, in questi tempi peccaminosi, esperimentano; ed è colpa loro, Io non manco di certo come Sposo Divino.

Coraggio, cara, il Mio Natale è vicino, e con esso la vera gioia. Provi gioia nella carità? E per Me è gioia mirarti così, diletta …

Ti benedico, il tuo Fratello Gesù Cristo, Vero Dio: nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen, amen, amen.”


SOLENNITA' DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA - 8 DICEMBRE

Durante l’adorazione eucaristica, mentre il Santissimo era solennemente esposto, quattro donne, a due a due, conversavano incuranti. C’è stata da parte nostra una cortese correzione:

“Scrivi, o Mia diletta.

In un caso come quello che si è verificato poc’anzi, l’intervento è necessario e, ancor più, doveroso per un vero cristiano, fedele discepolo Mio.

Mia diletta …,vedi? Chi Mi difende, Me e i Miei interessi sacri e divini?

Nella Mia sovrabbondante umiltà, sopporto di tutto in quanto agli oltraggi verso di Me, nascosto ed annichilito nel Sacramento del supremo Amore … ma nel giorno del giudizio come si troveranno innanzi a Me, al Mio cospetto, simili anime tiepide e mediocri? Lo sai: vomito i tiepidi e gli incostanti dalla Mia divina bocca, come tutti coloro che pongono mano all’aratro e poi, presto o tardi, si voltano indietro. Mia diletta, sul principio avevano detto sì alla Mia elezione a loro riguardo, ma poi la dissipazione, la stanchezza, la carne, il peso dell’aridità per l’anima concupiscente e golosa …: ecco, tutto ciò e altro ancora, fa sì che esse - queste anime predilette - Mi voltino le spalle e tornino in Alto Egitto, e cioè nel regno del male e del peccato. Amen.

Le Mie vittime, tornando al discorso di prima, hanno il preciso dovere d’intervenire a difenderMi ad ogni costo, come da Me già richiesto a voi, diletti e amati figli, santi Miei. Amen.

Ed ora, Mia cara, veniamo alla grande e fulgida Festa di oggi, che si celebra non solo in terra, ma ancor più nel Mio Cielo splendente di gloria. O diletta, Lassù non è più l’esilio, Lassù non c’è la fede, ma solo ormai – ed eterna – la Visione celeste e beatifica, Divina.

Dico in questo giorno eterno e fulgido alla Mia dilettissima Madre, la Mia sorella – la più rassomigliante a Me, Cristo Dio -, la Mia mistica e perfetta Sposa – Colei che non Mi rifiutò mai nulla durante la vita terrena, pur a costo di inauditi e strazianti sacrifici del cuore e della vita:

"Spargi rose, o Bellissima fra tutte le donne: sì, rose d’amore purissimo sui poveri, miseri, smarriti mortali!

Spargi gigli in grande copia, o generosa e bianca Vergine Mia, colomba tutta purezza e amore soave al tuo Dio unico.

Sì, spandi odorosa fragranza di gigli e fiori nascosti e piccoli, profumati di purezza e candore celestiale, su di un mondo che puzza di peccato …, su questo cimitero che è il mondo attuale, così avverso a Me, suo Dio Vero e Vivente.

Spargi gigli, o Tu sola: purissima, Fiore dei fiori e suprema consolazione del Padre; Tu che – così piccola nella Tua umiltà e così grande ed eccelsa nella magnificenza gloriosa ricevuta in dono da Me, Tuo Figlio beato e felice d’averTi per Madre vera – Tu che sola – o Maria Immacolata, Paradiso celeste di Dio, in cui Noi Tre troviamo le Nostre mistiche e supreme delizie – Tu che sola, o dilettissima figlia, asciughi le lacrime tristissime del Padre Celeste, tradito sul principio, ed in seguito innumerevoli altre volte, dall’uomo peccatore. Tradito e deluso nel Suo sommo ed eminente desiderio di comunione perfetta con le Sue care e preziose anime, le Sue creature.".

E voi della famiglia spirituale, guardate la Stella fulgida - Maria purissima, Cielo di Dio - e possiate essere contati nel numero di quelle anime vergini compagne che scortano la Regina, adornata in ori finissimi, entrante gloriosa e senza macchia nel palazzo celeste del Gran Re. Amen.

Per ora, ho finito … Ma tornerò. Sta’ pronta – la vera vita interiore ti rende pronta – ad ascoltare – per poi praticare, come l’uomo saggio, sapiente e prudente – il soffio soave eppur certo della Mia Parola illuminante.

Io e l’Ancella gloriosa di Dio benediciamo solennemente la famiglia spirituale delle Mie vittime per amore: nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen, amen, amen.

Va’ in pace, diletta ... Amen.”


“Scrivi, o Mia diletta.

Sono qui - vicino a te, dentro di te - anche se non Mi vedi.

Sono qui, in questo vespro, per confortarti, o Mia diletta. Io so tutto, Io ti … conosco fin nel punto più profondo del cuore: il suo centro, il cielo empireo … Mia diletta, non temere, non angustiarti troppo; PREGA – questo sì – e confida in Me, tuo Cristo, Salvatore …”


Locuzioni interiori ricevute durante la Novena del Santo Natale:

“AscoltaMi, cara e sorella Mia piccolina; ho da parlarti stamani, dal Santissimo Sacramento, poiché inizia la santa e luminosa novena del Mio Natale di GRAZIA IMMENSA per l’umanità peccatrice e infedele, prostituta, immersa in fitte, sempre più fitte tenebre di morte e di peccato.

Sarà una Festa, il Mio nuovo Natale, di GRAZIA IMMENSA anche per costoro, ammesso che si decidano ad aprire la porta del cuore, ora serrata … con la chiave della superbia, della lussuria, del mondo con la sua mentalità avversa a Me. Amen.

Ora Mi rivolgo a voi, Mie vittime DI amore e PER amore, e vi dico, vi rivolgo, vi dono – con gran Misericordia – un altro Messaggio di Amore, mentre, come ha detto il Mio servo … (nota: un sacerdote, nell’omelia), siete giunti nel cuore dell’Avvento: Miei diletti, siate luce viva nel cuore in questi nove giorni. Ho bisogno e desiderio, Io che sono il vostro Dio, che vi predisponiate interiormente con opere di luce, da veri figli della Luce, perché quando nel Mio Natale verrò in voi Io - Luce vera del mondo e di ogni uomo che nasce quaggiù destinato al Mio Cielo – possiate accogliere con sovrabbondanza i doni che il Mio Natale porta seco: in specie, misericordia, amore, gioia.

Darò a voi la gioia, Miei diletti servi, non come la dà il mondo. In verità, Miei cari figli …, alla gioia falsa del mondo, del diavolo - del peccato insomma - segue il tormento. Ma beato, veramente beato chi di voi Mi ascolta e prende ed accetta la croce per amor Mio. In verità, ti dico, Mia serva, gusterà fin dall’esilio triste e penoso il soavissimo aroma, il dolce Mio profumo, l’abbondanza divina della gioia del Cielo.

Vi benedico, famiglia santa!...ma crescete in Me, Dio piccolo per voi. Amen, amen, amen.”


“Figlia, sono la Mamma.

Sono qui per farti … un grande dono celeste. Voglio darti un poco le Mie materne e divine disposizioni, quelle stesse con le quali Mi predisposi perché fossi pronta ad accogliere la Luce Eterna ed Incarnata che - per eterna disposizione di Dio Padre, L’ALTISSIMO - doveva nascere nel tempo da Me, come germoglia Infinita - da sempre e per sempre, nell’estensione di tutti i secoli - dal seno purissimo di Dio Padre, sempre giovane e bello, poiché è Eterno Spirito Purissimo Divino.

Mia cara e diletta figlia, il Mio dono materno - questa Mia grande grazia a te, sorellina del Mio Gesù - non è magia. La sua presenza, dovizia, abbondanza in te dipenderà dal tuo SILENZIO.

Ricorda … benedico. La Mamma, Maria di Nazaret. Amen.”


“… Ripara la Mia Chiesa con l’offerta di una vita santa … Mia serva … La Mia mistica Sposa, vedi, ha il volto tutto coperto di lordure e sporcizie. E’ macchiata specialmente dalle iniquità degli eletti … Ripara, tu e la famiglia santa. Amen … SiiMi fedele.

Ti benedico solennemente dai più profondi recessi del tuo cuore amante ed interiormente penitente, là dove arde eterno il Nostro Fuoco Divino … Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, va’ in pace, Mia serva … Amen.”


“Mia diletta, scrivi.

O Mia diletta, non sgomentarti mai. Ne avrai molti di contrasti, poiché così è sempre la vita del vero profeta e discepolo Mio: egli è perseguitato come lo fui Io, Cristo Dio, poiché egli partecipa della Mia Luce e comunica questa Mia Luce di Verità e Grazia ad un mondo tutto ricoperto dalle tenebre del male morale, sommerso nell’abisso oscuro e profondo dell’incredulità, dell’ateismo e del conseguente consumismo, poiché, come t’ho già detto e confidato, Mia diletta, gli uomini cercano spasmodicamente il Bene supremo, la Felicità vera, là dove essa non è: nella fruizione disordinata ed orgogliosa dei beni materiali. Come Eva e Adamo peccatori pensano che saziando il ventre di tutto ciò che è carne saranno infine appagati.

Mia diletta …, Dio Padre guarda il mondo e cosa vede? In gran parte, la grande meretrice - come e più di Babilonia e Sodoma - è questa umanità ribelle e peccatrice, empia. Amen.

Ho tanto bisogno di RIPARAZIONE, RIPARAZIONE, RIPARAZIONE ed amore: amore caldo, vero, ardente. Piango di continuo Lacrime di Sangue nel Mio Sacro Trono tutto nascosto, tranne che per i mistici per i quali alzo un po’ il velo.

Ti benedico per ora. Quanto freddo patirà ancora il Santo e Divino Bambino di Betlemme in questo Natale. Amen … Sono il tuo Gesù. Amen.”


“Sono Dio Padre, Mia colomba. Scrivi.

Sì, scrivi per le anime - le Mie care bambine, i Miei dolci bambini, i Miei carissimi figli - prima che sia tardi. Manca così poco tempo, cara … figlia Mia, tesoro del Mio Cuore Amantissimo e ferito.

Sono il Padre, il vero Padre tuo:… dei tempi difficili e bui che stanno per gravare sull’umanità lontana, molto lontana dal Mio Amore Misericordioso e Pietoso. Quanto vi amo , figli Miei! E’ un appello estremo e serio, Mia diletta …

Do ogni giorno, ogni ora, ogni momento il Mio Preziosissimo Figlio per essere crocifisso per voi tutti, per ciascuno in particolare, ma a che giova?

Sono il Padre Celeste e ti benedico, vaga rosa. Amen.”


TEMPO DI NATALE

“Scrivi, o Mia diletta. SCRIVI. Amen …

Io sono il tuo Gesù, il tuo Scudo amabile e potente … Amen.

Mia diletta, il tempo di Natale ti riserva delle gioie e anche delle pene, poiché Io ti voglio, ti desidero come la Madre Santissima, Maria, per la quale la Mia Nascita beata fu già un mistero di gioia ed esultanza e, d’altro canto – il carme lugubre dei profeti di Dio Vero – di patimento e croce grande, Mia diletta. Amen …

Sii piccola, come sono piccolo e confidente Io per amor tuo: cerca l’ultimo posto, gli umili lavori, la croce, la fatica santa; ed allora sarai sempre più la Mia prediletta, figlia amata. Amen …

Però sii paziente, poiché quell’ora beata non è ancora sorta, ché ora non è il tempo della beatitudine senza fine né tramonto, poiché Io ti chiamo ad operare vivamente per la Mia sola gloria. Diffondi, diffondete quanto più è possibile le Mie sante parole, poiché il tempo s’è fatto breve, Mia diletta. Amen.

Per ora ho - ed abbiamo – finito. Ma tornerò, con la Madre, la Mia Santa e Sposa. Amen.

Ti abbraccio. Amen, amen, amen, Mia diletta figliola e serva amata …”


Ultimo Messaggio dell’anno di grazia 2007:

“Mia diletta, scrivi.”

Poco prima, con mio marito al fianco, avevo ripreso garbatamente una donna in chiesa con un abbigliamento scandaloso. Essa non aveva detto nulla, ma aveva espresso un sorriso che pareva di compatimento, da presa in giro, o forse sintomo del suo disagio per un’osservazione inaspettata. Dio mi dà forza, la pace rimane inalterata in me e ciò che conta è solo difendere il Suo onore:

“Non importa, anche se ti ridono in faccia, Mia diletta. Questo è un segno, ma non è l’unico, delle tenebre profonde in cui giacciono tali anime, che spesso sono cristiane solo di nome, ma non nelle opere. Amen.

Cosa credi tu, Mia cara? Che tutti quelli che varcano la soglia della Mia casa santa siano santi?

In special modo, ora voglio e desidero parlarti delle donne, certo non tutte: quante di loro entrano qui, varcano questa soglia e poi vengono a congiungersi al Mio Corpo Purissimo (nota: nella Santa Comunione) … e sono in stato di peccato mortale reiterato e consumato: adultere, bestemmiatrici, infedeli, amanti del vino e dei piaceri vani e peccaminosi. Esse sono amanti della vanità; fanno volentieri sfoggio di pellicce ed abiti lussuosi, come si dice oggi, firmati. Mia diletta, si pitturano e truccano il volto, ma, in verità, il volto della loro anima è orrendamente maculato e sfigurato, deforme dinanzi a Me, al Mio Divino Cospetto. Amen.

Molte donne si accostano a riceverMi pur facendo uso di contraccettivi, orali e non, e persino di mezzi e strumenti abortivi. Altre usano, nel Matrimonio e non, del sesso col proprio uomo solo ai fini egoistici del piacere venereo; ma non hanno ora – e Io so non l’avranno MAI – l’intenzione di cercare che dal loro amplesso venga generata una nuova vita umana.

Non temere se ti ridono in faccia, se ti deridono, Mia diletta e Mio fiore. E a Me come Mi hanno trattato, cara? Pur essendo vero Dio, Mi hanno fatto indossare la veste dei pazzi: l’abito della derisione e dello scherno più crudele, ingiusto ed amaro. Se ti – e vi – trattano così, Mia … vittima, questa sia la tua gloria: la gloria derivante dalla Mia Croce, Mia cara. Essa ti condurrà alla vittoria pasquale con Me, tuo Cristo vero. Amen.

Oh, quanto sono felice, Mia diletta, quanto Mi consola il tuo zelo ardente e pur pacifico!...

Per ora ho finito, Mia diletta.

Fa’, per amore, il segno della Croce, che ti protegge da ogni male … E’ il Mio segno, è la Santa Trinità, che vive ed opera in te. E’ la Mia benedizione speciale.

Sono il tuo Salvatore, il Bambino Adorato di Betlemme, tuo Dio. Amen, amen, amen.”