2010-05-09 e 11 Messaggi del Sacro Cuore alle Religiose

Cari fratelli e sorelle nel Signore, sento in animo di dover anteporre una necessaria premessa a questo Messaggio del Sacro Cuore di Gesù.

Nel seguente dettato sono stati così tanti i Pensieri Divini che percepivo mentre Egli mi parlava che, purtroppo, non sono riuscita a trascriverli tutti.

Pertanto, quanto troverete scritto in blu corsivo è ciò che il Signore mi ha detto, ma, non essendo appunto riuscita a mettere sulla carta tutte le Sue precise parole, ho preferito riportare solo i concetti da Lui espressi.

“… Scrivi.”

(pausa)

“Oggi, eletta cara, Io, Gesù Cristo, tuo Dio, amen, vengo brevemente – e con grande Amore, amen – a parlarti per le Mie serve elette, amen, quelle da Me vocate, le Mie suore, amen; appartenenti a qualsivoglia Congregazione, che però sia già stata ufficialmente approvata, amen, dalla Mia Santa Chiesa, Sposa amata in terra, dal petto mistico della quale – per mezzo della quale, amen, amen – Io stesso, Gesù Cristo, Sposo amato, nutro le anime col Sangue Mio, e col latte puro e spirituale, amen, dei Miei Santi Sacramenti. Amen.”

(pausa significativa)

“Parlo, e Mi rivolgo stamane a tutte le Mie spose elette, amen, che per Me, in questo caso, amen, sono da considerarsi, ossia: tutte le suore che hanno già professato – i tre o più voti, amen, amen – in modo perpetuo. Amen.”

(pausa significativa)

“Parlo a ciascuna di loro, amen, che ha contratto mistiche – e cioè spirituali, in questo presente caso, amen, amen, amen – nozze con Me, Figlio di Dio – incarnato e risorto, amen -, Verbo eterno del Padre Celeste e Figlio della dolce Vergine Madre, Maria Santissima. Amen.”

(pausa)

"Dico, dunque, a queste Mie spose, amen; a ciascuna in modo particolare e personale, amen, amen – alle fedeli e a quelle che non lo sono, purtroppo … per il Mio Cuore infranto e Santo, amen -: MIA SPOSA!"

“O Mia sposa! Vengo stamani Io, Gesù tuo, in questa Sesta Domenica di Pasqua, a ricordarti che ti sei volontariamente, un giorno, amen, legata a Me coi vincoli del santo Amore spirituale e Divino, e cioè nella Mia Santa Grazia, lo Spirito Santo Mio e del Padre, amen, diffuso in te – o anima, eletta anima e Mia religiosa, amen – per il Mio Amore casto ed ardente, amen.”

(pausa)

“Ora Io, Gesù tuo – sì; tuo Sposo amabile, e desiderabile oltre ogni bene creato e fuggevole, amen, e cioè al di sopra di tutto ciò che esiste, amen – e tutto esiste ed è stato creato in Me e per mezzo di Me, amen … -; ecco, vengo stamani, sposa Mia – anima santa o peccatrice che tu sia, amen – a dirti il Mio intenso e divino desiderio che tu ravvivi il vincolo, il legame santo e mistico che sigillasti con Me nel dì santo della tua professione perpetua e religiosa, amen.

“Anima Mia cara, Mia suora, vedi? Io ho altre pecore che non sono di questo ovile … anch’esse Io devo – e voglio, amen – condurre (riferimento a Giovanni 10,16). Come pure ho altre vere spose nel mondo – ma che non sono del mondo, amen … ovviamente, se sono Mie.”

Però questo non toglie che la vocazione religiosa sia una grande grazia.

“E ciò significa che nella Casa eterna del Padre Mio Celeste, ecco, vi sono e molte e diverse dimore interiori (riferimento a Giovanni 14,2), e che il Mio vero Paradiso è un immenso Giardino dove Io, Ortolano mistico del Padre Mio – il Mio Amato ed Amante Supremo, amen, amen, amen – coltivo migliaia e migliaia … quasi innumerevoli vaghissimi fiori mistici; e dove le Mie Vergini non sono solo le Mie suore; quelle sante Io intendo qui, poiché, purtroppo - è verità che Io ora qui, con Dolore estremo, amen, ti rivelo, Sabrina eletta cara - ci sono – purtroppo, amen – anime che si sono dannate col nome di Religiosa, e persino, certe – alcune, amen – con quello di Abbadessa e di Priora. Amen.”

(pausa significativa)

“Sabrina,… dì alle anime che il Badessato è sì un onore, amen – un po’ come l’Episcopato, che è la pienezza del Mio Sacerdozio, amen – ma è altresì, e soprattutto, una grande croce, ed una responsabilità immensa agl’occhi Miei divini e fulgidi oltremodo, amen.”

Infatti, queste anime sono chiamate da Dio ad essere pastori.

“Dico così poiché voglio oggi invitare caldamente tutte le anime dei fedeli laici che si trovano ora in Grazia Mia, amen – senza peccati e colpe gravi, e per Me, Cristo, sommamente ripugnanti, amen; scrivi: il peccato, non il peccatore, amen -. Voglio, dunque, invitare tutte queste anime giuste – e da Me Stesso giustificate: nel Sangue, amen – a pregarMi e a supplicarMi - in questo mese mariano in modo specialissimo e devoto, amen -, dunque, a pregarMi per tutti i Superiori e le Superiore di Religione, gli Abati, le Badesse; ed i Miei cari Vescovi – e Cardinali altresì, amen – che tengo e rimiro come la pupilla sacra del Mio occhio destro, del Mio Sacro Capo Divino – cioè il Capo del Corpo Mistico (riferimento a Prima Corinzi 12,12-28 ed Efesini 4,15) … - ma, ahimè! certi di loro Mi sono infedeli, e gravemente, amen … Che tristezza al Mio Cuore infranto e vivo!...”

(pausa significativa)

“Ora, tornando un momento alle Mie elette spose, amate Mie, amen – per le quali ancora altre volte Io parlerò – e concludendo, amen, voglio parlare ad esse della castità che Mi promisero con solenne voto.”

(pausa)

“E dico loro, a ciascuna in modo particolare e strettamente personale, amen, parlandole come l’Innamorato più dolce, amen, e l’Amante – Divino, amen – più ardente, di puro Amore – non lussuria, amen.”

A questo punto, il Signore mi ha detto, in una rifrazione interiore, di spiegare con una nota il motivo per cui ha precisato “non lussuria”, che è il seguente: purtroppo, è tale e tanta l’umana malizia che spesso il pensiero di un amante ardente viene associato a quello della passione peccaminosa, non con un’espressione casta di amore.

In realtà, però, nessun amore è tanto acceso, infiammato, ardente appunto, quanto quello del Sacratissimo Cuore di Gesù.

In Lui l’ardore del Divino Amore verso ciascun’anima umana si unisce perfettamente alla più assoluta Purezza.

“Sposina Mia, Io Mi aspetto di ricevere da te ogni giorno il fiore fresco e purissimo, amen, della tua consacrata verginità e purezza … per Me, Dio tuo e tuo Sposo vero …”

“Oh! Com’è incomparabile il profumo – mistico, amen – ed il premio poi, per giunta, amen, che attende nel Cielo Mio eterno e candido, le vere anime pure!”

“Oh! la purezza di questi cuori santi invaghisce e rapisce e trasporta il Mio Sacro Cuore così vicino a loro, in un vero abbraccio sponsale e spirituale, mistico!”

(pausa)

“Oh! quanta consolazione Io medesimo traggo ogni giorno da voi, o Mie spose che – nascoste al mondo, ma ben note a Me, Dio Eterno e Santo, amen, amen, amen – Mi offrite il fiore candido della vostra castità di donne e purezza quasi angelica!”

“Questo – tale – vostro soavissimo profumo Mi ripara tante – ma veramente tante! amen – offese che i mondani Mi fanno con le loro lussurie, impurità ed impudicizie gravi, amen; e prepara a voi, elette Mie anime, il premio-dono incomparabile dell’Eterna Mia Vita. Amen.”

“Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.” (Giovanni 12,25)

(pausa)

“Vi benedico! Col Cuore vi benedico, elette care e Mie spose, amen.”

“La prossima volta … ti parlerò più nel dettaglio per coloro tra le Mie spose – le religiose, intendo ora, amen, amen – che, o per fragilità umana o per diabolica malizia, o ancora per un misto dell’una cosa e dell’altra, amen … - poiché il cuore dell’uomo è insondabile; ed Io solo lo scruto e lo conosco tutto, amen -; per coloro fra loro, dunque, che non sono rimaste fedeli a quel voto di castità mediante il quale si erano – e si sono, amen – consegnate a Me in qualità di spose, amen.”

(pausa)

“Chiedo, infine, a tutte quelle anime che presentemente leggono le Mie sante parole sul Mio Sito, amen, di innalzare in questi giorni – santi giorni di maggio, amen, di Mia Madre, amen – preghiere e suppliche alla stessa Mia Santa Madre – e Vergine purissima, amen – ed allo Spirito Santo Paraclito, Suo Sposo Divino, amen, affinché le religiose che attualmente non Mi sono fedeli – su questo punto o su altri, amen – tornino quanto prima a Me e al Mio Sacro Cuore Divino, così profondamente innamorato ed invaghito spiritualmente di esse …

Coraggio, Mie care! IL GIGLIO DELLE VALLI VI CHIAMA, poiché vi rivuole a Sé. Amen.”

“Puoi andare, Sabrina …; e con la Mia benedizione divina, e altresì quella della Mia Santa Madre, la Regina del santo Carmelo e del mese di maggio. Amen.”

“Ho finito. Sono Cristo. Amen.”

“Benedico. Amen, amen, amen.”

“Va’ in pace!”.


Locuzioni interiori ricevute domenica 9 maggio 2010, durante un’adorazione al Santissimo Sacramento.


***


Durante l’esposizione del Santissimo Sacramento per l’adorazione, subito dopo l’invito del sacerdote ad adorare Gesù Eucaristia in tutte le chiese del mondo, il Signore mi ha detto:

“Io voglio essere adorato non solo in tutte le chiese del mondo, ma soprattutto in tutti i luoghi della terra dove sono maggiormente profanato – ed oltraggiato gravemente, amen – ad opera degli empi, amen.”

(pausa)

“O Mia diletta, scrivi. Amen.”

“Oggi, come già detto, amen, Io stesso ti parlerò per le Mie colombe ferite, amen; per quelle tra le Mie suore che si sono lasciate volontariamente ferire dall’orrenda zampata dell’orso, il demonio impuro e blasfemo; profanatore dei sacri templi interiori, amen, che sono, in questo caso, i cuori delle Mie vergini consacrate, amen, da lui – malefico al sommo grado, amen – profanati ed abbruttiti, resi deformi, amen – ed oltremodo persino, amen – mediante il consenso intimo e personale, amen, al terzo vizio capitale: la lussuria, il voler godere in modo smodato ed altamente – sì, in questo caso è così, amen – altamente disordinato, e sacrilego – poiché con simili peccati esse hanno infranto il terzo voto, quello di castità, amen.”

(pausa significativa)

“O Mie care, o Miei fiori che questo vento, gelido ed infido, ha congelato, ha raffreddato – e molto, amen, amen … - Voi, Mie spose, che volevo sempre e per sempre stringere a Me con dolcezza, abbracciare con soavissimo Amore sul Sacratissimo Mio Divino Cuore, amen … perché avete permesso alla carne - del male, amen - di dominare in voi sullo spirito; sì, sullo spirito e nell’anima vostra?...”

“Ecco, vedete, o Mie care, colombe ferite, fiori piegati – ahimè! – nel fango putrido della malizia e dell’impurità grave e consentita … ecco, vedete, o Mie care spose elette – da Me, dai secoli, amen, amen, amen –; ecco, vedete che, laddove divampa – incustodito, amen – il fuoco infernale della passione carnale ed impura, amen, amen, subito si estingue e spegne la Fiamma Santa e veramente Divina in voi: il Santo Amore; lo Spirito Santo; la Grazia Santificante in voi. Amen.”

(pausa significativa)

“Ecco, o Mie care, è così: laddove si dà ampio e libero spazio ai vizi carnali, amen, ecco che si estingue il santo fervore dello Spirito – Spirito Mio e del Padre Mio Celeste e Divino, amen, Mio Eterno Amato, amen.”

“E, di conseguenza, l’anima peccatrice più non ha e non sente voglia né santo desiderio di pregarMi ed adorarMi. Amen.”

“Ed il cuore del vero peccatore compiuto – cioè quello malizioso e che pecca con piena deliberazione di volontà, amen – può giungere a tal segno – persino, amen – da maledire il giorno in cui ha sentito in sé la Mia vocazione nei suoi confronti, amen – alla vita religiosa e consacrata, amen.”

“E può persino, quest’anima stolta ed infelice, amen - se Io distolgo ad un certo livello che Io reputo giusto a causa delle sue perduranti e gravissime infedeltà, amen, amen - … ora, se Io distolgo i Miei divini occhi - pazienti e buoni al sommo, ma anche sommamente giusti e veri, amen -, può giungere, adunque, a tale eccesso di ottenebramento interiore da perdere la luce splendida della santa Fede in Me, Dio Vero. Amen.”

(pausa significativa)

“O Mie care! Fiori spezzati!... dal demonio impuro fatte a pezzi, o anime Mie care!...”

“E, o voi, che non solo avete abusato oscenamente del vostro corpo – che è votato a Me, amen – da sole, ma siete persino giunte a tale eccesso da fornicare con un uomo, una creatura scellerata, più o meno come voi, amen … e talora persino uomo a Me consacrato … che debbo dirvi? amen …”

All’udire simili espressioni sono rimasta piuttosto sgomenta e così, contrariamente alle mie abitudini, mi sono permessa di interrompere il discorso che il Signore Gesù stava facendo, e Gli ho chiesto:

- Ma, Signore, devo scrivere questo Messaggio così forte sul Sito, mettendolo dinanzi agli occhi di tutti?... A me, scusa, non sembra opportuno e prudente … -

“Mia diletta cara, ascoltaMi. Tu non hai torto, in base alle tue conoscenze e valutazioni umane ed interiori, a pensarla così, come Mi hai detto or ora. Amen.”

“Ma sappi che Io ho le Mie divine ragioni per agire così, amen; e voglio anche, almeno in certa parte e brevemente, amen, dirtele …:

1) molte anime dormono il sonno stanco e pesante del peccato, o comunque di una costante – disgustosa ai Miei occhi (riferimento ad Apocalisse 3,15-16) – mediocrità, amen.

2) PRESTO ARRIVERANNO I CASTIGHI SU QUESTA MISERA TERRA DI FANGO E MOLTI PECCATI, ED IO STO CERCANDO CON QUESTO ESTREMO – e con altri nel mondo intero, amen – APPELLO DIVINO, AMEN, - VERO, AMEN, AMEN, AMEN – DI RICHIAMARE A ME IL MAGGIOR NUMERO POSSIBILE DI ANIME UMANE - appartenenti a qualsiasi categoria religiosa o ceto sociale, amen - PRIMA CHE SIA TARDI. AMEN.”

(pausa significativa)

“Ora lascia, o eletta cara … che Io torni a rivolgerMi ad esse …”

“Dunque, Io stavo dicendo loro: che debbo dirvi, o Mie care spose, ma infedeli? Lodarvi? No davvero!... però Io, Gesù Cristo – Dio Vivo e Santo, amen – non voglio oggi annientarvi venendo verso di voi tutte - o anime a Me infedeli, amen – con la Mia inesorabile Giustizia, amen, ché questo attuale e presente della vita terrena è, comunque e sempre, TEMPO DI MISERICORDIA. AMEN.”

(pausa)

“Ma guai a coloro che – incuranti, di Me, che passo … dinanzi a tutti i cuori umani e busso … -, ecco: GUAI A COLORO CHE INCURANTI E STOLTI NON SI OCCUPANO FIN D’ORA DELLA PROPRIA PERSONALE CONVERSIONE, AMEN, COSI’ TANTO NECESSARIA, AMEN, PER ENTRARE NEL REGNO, AMEN; E CHE, AL CONTRARIO, AMEN, SI OSTINANO IN MOLTI – e quotidiani, amen – GRAVI PECCATI – IMPURI, AMEN – E NEFANDEZZE SENZA NUMERO!... poiché SU DI ESSI – diglielo, o eletta cara, amen, amen – PESA LA MIA MANO: MANO DI PERFETTO E GIUSTO GIUDICE. AMEN.”

(pausa significativa)

“Ora, o Mie care, nonostante tutto Io vengo tuttora a voi come un dolce e compassionevole Sposo – Divino, amen -. E Mio desiderio – vero, amen, e profondamente da Me sentito, amen – è di posarvi la Mia Mano destra - trafitta per voi e gloriosa nel contempo, amen – sul viso vostro, per asciugarvi le lacrime che – almeno quelle Io spero di trovarle, ma non in tutte, ahimè, purtroppo, amen -, lacrime che sgorghino dagl’occhi vostri umani, amen, qual pegno amoroso e segno per Me soave – e che Mi medica il Cuore Sacro da voi stesse, o elette anime, trafitto, amen -, segno soave, adunque, o care, che voi siete almeno in parte pentite di quanto avete fatto tradendoMi, e con l’egoismo della masturbazione, o con sacrilega e profanante fornicazione, amen.”

(pausa significativa)

“Ora, elette care, e Mie spose amate, amen, anche a voi dico, un po’ come all’elettissima e Santa vergine Margherita Maria (nota: Alacoque, monaca visitandina, che ricevette la grazia insigne dell’apparizione del Sacro Cuore di Gesù, a cui Egli fa riferimento qui, nell’ottava del Corpus Domini dell’anno 1675): ECCO QUEL CUORE CHE HA TANTO AMATO GLI UOMINI …”

O Mie care! Coraggio! Sono qui … per voi stamani, in modo davvero straordinario e mistico, amen; sono qui PER RIOFFRIRVI IL MIO CUORE. Amen.”

“PrendeteLo! BaciateLo – sul Santo Crocifisso, amen. ProtestateGli – a questo Mio Sacro – e gocciante Sangue vivo anche a causa vostra e dei vostri tradimenti esecrabili ed ignobili, amen – (Cuore), protestateGli che voi siete pentite, che voi più non volete lasciarvi irretire dalle lusinghe mendaci e mortifere della carnalità nel peccato; che voi – QUESTO MIO CUORE, AMEN, volete tornare ad AMARLO ed ADORARLO come - ed ancor più di allora, amen - come quando - di solito, ma non sempre, amen, giovinette - MI DICESTE SI’.”

(pausa significativa)

“Coraggio, o Mie care anime!”

“Lo sapete: Io, Gesù Buono – uomo e vostro Dio, amen – non ho stabilito un limite al numero di volte in cui un’anima pentita possa accostarsi al Mio Sacramento di Perdono Divino, amen.”

(pausa)

“Io trovo tutta la Mia gioia - e grande consolazione, amen – nel perdonare le povere anime dei figli peccatori di Adamo ed Eva, che furono infedeli e deludenti per Dio, Mio Padre, e per Me stesso, Verbo Eterno ed immortale, amen.”

“Io so molto bene che, a causa di quel loro PRIMO GRAVE PECCATO, voi siete, o figli e figlie Mie care, amen – anche le Mie suore, amen -, voi siete, adunque, di solito esposti a numerose cadute nel baratro del peccato nel corso della vostra fuggevole, instabile, effimera vita di quaggiù, amen.”

(pausa)

“IO VOGLIO PERDONARVI. E voglio che il vostro spirito – ora ferito e molto malato, amen – torni forte e saldo in Me, amen.”

“Purché la larghezza della Mia Misericordia, amen – questo non aver posto un limite numerico al numero di volte, appunto, in cui Io posso, e voglio, perdonarvi, amen, e voi ricevete questo Mio santo e Divino Perdono -; ecco, purché tutto ciò non divenga per voi – maliziosi, amen – una scusa ed un pretesto per continuare a peccare come e più di prima, amen, incuranti delle sofferenze atroci che procurate al Mio Sacratissimo ed Ardente Cuore. Amen.”

(pausa)

“Per ora, eletta cara, va’ in pace, che già molto hai scritto per Me, Cristo Dio tuo, amen, stamane. Amen.

Tornerò a parlarti su questo argomento sacro ed importante per Me, Dio, Dio tuo, un’altra volta; presto, amen.”

“Va’ dunque in pace e con la Mia sacra benedizione, Sabrina …”

“… Sono Cristo”.


Locuzioni interiori ricevute l'11 maggio 2010, durante un’adorazione eucaristica silenziosa.