2014-12-26 Messaggio del Sacro Cuore nella festa di Santo Stefano

“Io sono nel Santo Sacramento. Questo è il vero Natale. Amen.”

A questo punto si situa una prima parte del santo dettato, di carattere personale.


Poi il Divino Maestro prosegue dicendo:

“Ed ora, o Sabrina, eletta Mia, voglio rivolgerMi ai Miei preti, i pastori della Mia Chiesa in terra, e voglio dir loro: Ricordatevi, o Miei cari, che l’essenza della vostra preghiera – di più: della vostra orazione – secondo i santi desideri del Mio Cuore Santissimo, è e deve essere: Pane e Parola. Amen.

E anche tu, Sabrina Mia, pensa che l’essenziale perché nella sua vita quotidiana un’anima vittima – scelta dunque da Me in eterno – possa ben pregarMi, è: abbi la Sacra Bibbia, il breviario e la santa corona – il rosario di Mia Madre benedetta. Amen.”

(pausa significativa)

“Desidero, di vero cuore, benedire e confortare con Amore specialissimo tutti i credenti in Me perseguitati nel mondo intero.

Sì, nel mondo intero: in talune zone e Paesi fino al sacrificio cruento di se stessi e della propria vita peritura; ma ovunque ormai in maniera incruenta, ma, per certi aspetti almeno, non meno emarginante e crudele; anche se di sovente questo avviene in un modo, da parte del demonio e dei suoi servi contro di Me e i Miei veri figli e figlie, in un modo dunque più sottilmente diabolico. Amen.”

(pausa)

“Desidero che voi, cristiani di questa Italia, e anche voi che da altre parti del mondo leggete il Mio Sito prezioso, vi uniate spiritualmente in preghiera per confortare, in questo modo celeste e soprannaturale, i vostri fratelli e sorelle cristiani, perseguitati fino alla morte o comunque fino a dover abbracciare – per Mio amore – grandissimi sacrifici e ben ardue privazioni. Amen.”

“Fin da ora ringrazio, dal Mio Cuore dolcissimo e Divino, tutte quelle persone – uomini e donne in Grazia di Dio – che accetteranno di accogliere questo Mio divino invito alla preghiera supplice per i cristiani perseguitati.

Dio vi compenserà, cari figli Miei, per questa squisita e importante forma di carità spirituale. Ma voi - o Miei cari, ve ne prego – non agite primariamente per la Sua ricompensa, come mercenari; bensì con amore, come figli. Amen.”

(pausa significativa)

“Ancora, Sabrina, eletta Mia e Mia scrivana benedetta: so che non poche persone sono in attesa di una Mia parola di speranza in un mare di sofferenze ed angosce del tempo presente.

In verità, quanto avete dinanzi, o Miei cari, umanamente parlando, per molti di voi non è cosa felice; poiché – guardate bene – il mondo di sua propria scelta si indemonia sempre più e il peccato regna ormai in moltissimi cuori, famiglie, comunità; e purtroppo non sono esenti neppure certe comunità religiose e parrocchiali. Amen.

Però, pur in questo squallido e così triste scenario, Io vi dico: Coraggio! Abbiate fiducia e speranza, perché IO HO VINTO IL MONDO (riferimento a Giovanni 16,33).

E il Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria e il Mio stesso Divino Cuore – dopo la grande tribolazione – trionferanno; e così sulla terra ci sarà la mistica primavera – di cui ti ho già parlato nel passato, o Sabrina, eletta Mia – e il mistico Regno del Mio Cuore Eucaristico.

La Chiesa, allora, sarà rinnovata e mondata dalle troppe lordure del tempo presente e da certi, purtroppo non rari, gravi scandali. Amen.”

(pausa significativa)

“Una parola, infine, per i problemi in cui versano non poche famiglie e persone a motivo della crisi economica perdurante: Pregate figli: ANCORATEVI ALLA PREGHIERA nella vita di Grazia, che vale più della vita (riferimento al Salmo 63,4).

Se no – se così non farete – voi cederete molto facilmente – come già successo in vari episodi riportati dalla cronaca – cederete dunque molto più facilmente alle insidie e tentazioni omicide e suicide che satana stesso e i suoi demoni cercano instillare nei cuori tendenti alla disperazione in questi giorni e tempi amari.”

(pausa)

“Ricordo poi, con tanto tenero Amore, a quegli uomini e a quelle donne che hanno contratto in Me Matrimonio, un Matrimonio che si è poi rivelato deludente e amaro – una croce, umanamente parlando – che Io sono e voglio essere loro accanto come il supremo e Amantissimo Sposo. Amen.”

“… Va’ in pace!”


Locuzioni interiori ricevute il 26 dicembre 2014, festa di Santo Stefano, dopo la Santa Messa, in chiesa.