2012-12-18 L'ostinato rifiuto e l'ora della verità

Cari fratelli e sorelle nel Signore,

secondo la esplicita richiesta che il Sacro Cuore di Gesù mi ha rivolto nel corso del seguente dettato (come potrete leggere), premetto che questo Messaggio è stato da me ricevuto mentre mi trovavo presso la cappella di San Luigi Gonzaga, e mio marito Angelo era a fianco a me.

Poco prima dell’inizio della Santa Messa, mi ero spostata lì per questa ragione: una suora che si asside, praticamente ogni giorno, alla seconda panca della navata centrale (là dove oggi eravamo anche noi), una volta che aveva terminato di guidare il Santo Rosario comunitario (e, questo, stando all’inizio della navata sinistra della chiesa) era tornata a questo suo posto, aveva preso la propria borsa e, sbattendola sulla prima panca, si era lì accomodata. Sinceramente, questo suo modo di fare non mi è suonato giusto. Con questo, sia ben chiaro, non intendo esprimere alcun giudizio sulle intenzioni del comportamento di questa religiosa, ma semplicemente dirne l’impressione che sia mio marito che io ne abbiamo avuto.

Dal momento che in questa comunità cristiana la situazione è prevalentemente - per quanto ci è dato constatare, con poche eccezioni - quella che il Signore mi ha descritto con le seguenti parole: “… per quanto concerne questo stolto paese che vi rifiuta. Sì, che VI RIFIUTA con FORTE, FERMO e PERDURANTE PREGIUDIZIO. AMEN.”, e dato che, comunque sia, questo non sarebbe certo né il primo né l’unico atto che qui - da anni - si esprime contro le nostre persone, ho ritenuto di partecipare alla Santa Messa ed Adorazione seguente stando presso l’altare di San Luigi. Confido che, almeno i Santi, misericordiosi e buoni, non mi emargineranno, né mi scacceranno via.

Cari amici vi chiedo di elevare una preghiera: per noi, per tutte le persone di Appiano Gentile che frequentano la chiesa, e per tutti i figli di Dio sparsi nel mondo intero: affinché tutti noi che, essendo stati battezzati, ci onoriamo del nome di cristiani, possiamo dare una testimonianza credibile di carità nella verità. Vi ringrazio.


“Sabrina, ascoltaMi. Amen.”

(pausa)

“Io sono Cristo Gesù e vengo a te in questo giorno …”

(pausa)

“Ora ascoltaMi. Per quanto concerne il fatto che ti sei spostata – spiega sul Sito: il Mio, esso prezioso, amen – ti dico: tu hai la Mia approvazione. Sì, Sabrina, ce l’hai perché, anche se Io sono Mite e Umile in sommo grado, pur tuttavia Io sono anche, e in grado perfettissimo, VERITA’ ETERNA ED INDEFETTIBILE. AMEN.”

“Con ciò voglio dirti che giunge anche l’ora della verità, di dire la verità su questi scribi e farisei ipocriti di questa tua Diocesi Ambrosiana. Amen.”

“E, pertanto, giunti a questo punto, ti dico: Sabrina, scrivi quello che vuoi e a chi vuoi scriverlo … Ma prima di far questo, scrivi al …”

Come vedete, cari fratelli e sorelle, il Signore mi ha posto una condizione previa, che nel frattempo, validamente affiancata da mio marito Angelo, ho già adempiuto e dal cui esito dipenderà il prosieguo di questa vicenda.

Pausa, a cui segue un contenuto personale.

Poi il Signore conclude dicendo:

“E per finire, almeno per ora. AscoltaMi, Sabrina. Scrivi sul Mio Sito – esso prezioso:

- primo: che ci sono persone di questa comunità cristiana di Appiano Gentile che persino durante l’esposizione di Me nel Santissimo Sacramento parlano; e, delle volte, ciò è fatto apposta, contro di voi, per cattiveria. Scrivilo. Amen.

- Secondo: si ricordino bene tutte le persone, giovani o vecchie che siano, che Io vendicherò sette volte tanto le cattiverie, perfidie e i dispetti che hanno fatto, fanno e faranno contro di te, o eletta Mia, … e Mio … profeta di questi tempi oscuri. Amen.”

“IO SONO IL SIGNORE DEGLI ESERCITI.”

“Va’ in pace! Amen”.


Locuzioni interiori ricevute il 18 dicembre 2012, durante un’adorazione eucaristica comunitaria, nella chiesa di Santo Stefano in Appiano Gentile.