2019-01-15 Il Sacro Cuore si rivolge, con ineffabile Amore, ai malati e agli infermi
Divina Esortazione ai medici, agli infermieri e al personale sanitario
Dopo un breve contenuto di carattere privato, odo nel mio cuore:
"Io, Sabrina, ho grande Misericordia verso tutti i sofferenti: Io, l'Uomo dei dolori, che ben conosce il patire (Isaia 53,3).
Compatisco volentieri, con Divina Tenerezza, le loro manchevolezze e i difetti loro, perché so - come Dio e in quanto vero Uomo - com'è fragile la vostra natura."
"In questo vespro, quindi, Io desidero che, con questo Celeste Messaggio, tu, Mia amabile segretaria, rechi l'annuncio, gioioso e dolce, della Mia Divina Pietà, ai malati e agli infermi."
(pausa)
"Cari ammalati!
Cari e amati sofferenti!
Io, vostro Gesù Buono, con la croce della malattia e della sofferenza vi chiamo ad esserMi più vicini: perché voglio stringervi, in modo del tutto particolare, sul Mio Cuore Sacratissimo, e donarvi una grande gloria, Lassù, nel Paradiso."
(pausa significativa)
"Miei cari ammalati, e voi, o anziani che siete rimasti soli nelle case ...: voi - ricordatelo, o figli amati! - voi non siete soli, perché Io, vostro Dio e Salvatore, sono sceso dal Cielo in terra per abitare con voi (Giovanni 1,14): per dimorare nelle vostre case, e negli ospedali - mediante la Grazia e la vita di preghiera -, e, soprattutto, per essere una cosa sola con voi, come dolce Sposo, vivendo nei vostri cuori in Grazia di Dio."
(pausa)
"Figlioli amati, figlie carissime, o voi che soffrite, nell'anima e nel corpo; o voi, che sentite ormai il peso degli anni, e più acuta la fatica del vivere: ascoltate, con il cuore oltre che con la mente, le Mie Santissime Parole - quelle che pronunciai nella pienezza dei tempi (Galati 4,4), le stesse che ripeto, con tanto Divino Amore, a voi oggi: sì, in questo oggi della salvezza -: Venite a Me, voi tutti, che siete stanchi e oppressi - affaticati da tante cose - e Io, Gesù vostro Buono, vi ristorerò (Matteo 11,28-29). Amen."
(pausa significativa)
"Miei diletti ammalati, nel mondo intero Io ho i Miei spirituali parafulmini: le anime vittime e i santi sacerdoti.
Nel mondo intero, giorno e notte, si commettono così tanti peccati!
Essi feriscono dolorosamente il Mio Sacro, Purissimo Cuore.
Voi, o Miei cari, avete al presente, nelle vostre mani e più nel vostro cuore, il prezioso talento (Matteo 25,14-30) della sofferenza.
Vi prego Io, vostro Gesù Buono: non sprecatelo! Non sciupatelo!
Tutti soffrono in questo triste esilio, o figlioli cari: anche l'ateo e il non credente, e colui che Mi bestemmia a motivo di una sorte dolorosa a lui toccata. Ma altra cosa è soffrire da empi e ben altro è patire da giusti e da santi.
Figli amatissimi, Miei sofferenti, non maledite stoltamente il destino - con voi, così voi uomini pensate, avaro di gioie umane -; piuttosto alzate i vostri occhi, gli occhi del cuore vostro, e mirate Me, l'Innocente, il Crocifisso vostro Signore, Gesù Cristo.
Imparate da Me, che sono mansueto ed umile (Matteo 11,29), ad offrire, con amore e con tanta filiale fiducia, le vostre croci a Dio, il dolce Padre del Cielo."
"Figlioli amati, se una croce non serve, Iddio non la manda affatto.
Iddio, non dimenticatelo mai, è vostro Padre, e non un tiranno o un rivale o un crudele usurpatore della vostra umana libertà: come il demonio nemico vorrebbe farvi credere con perfido inganno (Genesi 3,1-7)."
(pausa)
"Figli amatissimi, figliole Mie amate: ABBANDONATEVI CON UMILE AMORE SUL MIO CUORE SACRATISSIMO E TROVERETE LA PACE. AMEN."
(pausa significativa)
"Una parola, per concludere, rivolgo stasera a tutti coloro - medici, infermieri, personale sanitario - che a vario titolo si occupano degli ammalati: uomini e donne, creature Mie - sì, create a Mia immagine e somiglianza (Genesi 1,27) - siate caritatevoli, umili, competenti; persone di viva e profonda, sincera umanità con ogni malato, sempre ricordando che nel sofferente è un vostro fratello, una vostra sorella in umanità; e, per coloro tra voi che credono, nella persona malata Mi nascondo Io, Cristo Signore (Matteo 25,31-46). Amen."
(pausa)
"Per ora, o Sabrina, tu puoi andare in pace; e grazie di avere scritto, ancora una volta, per Me. Amen".
Locuzioni interiori ricevute il 15 gennaio 2019, durante l'adorazione al Santissimo Sacramento, in chiesa.