2011-04-17 Messaggio del Signore Gesù nella Domenica delle Palme
“O diletta Mia, scrivi.”
“Sì, scrivi per il bene della Mia Chiesa amata, e di molte anime; amen.”
“Oggi entro fra gli osanna, “trionfante”, in Gerusalemme … ma, o diletta, che effimero trionfo, che effimero acclamare fu quello di quella folla entusiasta!... Sì, di quella folla e di ogni folla di ogni tempo, che segue l’onda … sì, l’onda di ciò che le conviene e del proprio bisogno; amen.”
(pausa)
“ Ecco, diletta, anche oggi, come già allora, molti ancora si aggirano attorno a Me e alle cose Mie per quei medesimi motivi di egoismo e di interesse – loro – personale.”
“Ma AMORE – amore per Me – poco. Amen.”
(pausa significativa)
“Così è, o cari figli, troppo spesso anche per questi o per altri veri Messaggi del Mio Cuore casto e buono al sommo, che vi dono con ineffabile Amore in questi anni così difficili, amen; sì, perché ho grande pena e compassione di voi, o poveri figli sbandati, ottenebrati e, non di rado, ignoranti – non conoscenti, amen – di molte realtà profonde e soprattutto delle importanti e fondamentali VERITA’ della FEDE CATTOLICA. Amen.”
(pausa significativa)
“E così – questi ed altri seri Messaggi – voi li accostate – capisci, o Sabrina, eletta Mia …: “certi di voi”, amen – voi li accostate con vuota curiosità e con gola dello spirito; ma poi, di fatto, li insterilite nella vostra anima superficiale, poiché – di questa lettura, di per se stessa santa – voi non Me ne portate il conseguente buon frutto, che consiste essenzialmente e per prima cosa assoluta nella VOSTRA SANTA CONVERSIONE A ME, DIO VERO. Amen.”
(pausa significativa)
“Quando le Mie sante parole sono dolci come il miele e gradite al vostro orecchio e al vostro cuore, amen, allora voi le accogliete; come i bambini capricciosi che, non saggi, vorrebbero nutrirsi solo di cose dolci e non – ciò accade spesso, in verità – di verdure. Questo, Sabrina Mia, lo sanno bene soprattutto le mamme; sì, le mamme che Io oggi voglio benedire: e le sante e buone perché con la Mia Santa Grazia accrescano questa loro virtù e bontà e fedeltà, che – lo riconoscano umilmente – è anzitutto un Mio dono a loro. Amen. E le peccatrici perché tornino presto ad essere delle donne vere, e non più quei burattini di carne e quei fantocci in vetrina – per essere mangiate dagli uomini lussuriosi ed empi, amen – così come il demonio spirito le ha ridotte col concorso del proprio consenso personale. Amen.”
(pausa significativa)
“Ora, tornando al Mio precedente discorso, o Sabrina, Mia diletta cara, amen, stavo dicendoti – a te e a tutti, amen – che spesso i bambini piccoli non gradiscono le verdure. E così è anche – spesso, troppo spesso, o Miei cari figli e figlie amati – per voi che vorreste dal vostro Dio e Signore che Io sono, solo le parole amorose, dolci più del miele per il vostro cuore bambino (nota: in una rifrazione interiore, ho compreso che devo spiegare come l’espressione “il vostro cuore bambino” significhi in questo caso “infantile, immaturo”); ma, invece, le erbe amare (riferimento ad Esodo 12,8: La Pasqua) delle Mie molto salutari correzioni, voi non le volete, e così le svalutate in cuor vostro, oltretutto offendendoMi in questo ennesimo e grande Dono a voi, nella Mia Bontà misericordiosa inesauribile. Amen.”
(pausa significativa)
“Anche voi, troppo spesso, o figli cari, siete come quella folla a Gerusalemme … che scomparve presto, in quel momento storico per Me penosissimo; amen.”
“Per non dire poi con quanta facilità - e superficialità e malizia - finite spesso per essere come dei pietro rinnegatori o dei giuda traditori: basta – per questo, per far questo – da parte vostra, o figli così tanto amati, il maledetto rispetto umano – “E poi – voi dite – cosa dirà la gente?” -, o una bella donna – e cioè avvenente nel suo aspetto fisico; ché poi di fatto nella sua sostanza spirituale, l’anima, sia spesso mostruosa, a voi che importa? -, o un pugno di soldi facili e disonesti, amen … sì, spesso bastano pochi falsi gioielli che il demonio – astuto ingannatore – vi pone dinanzi, per allontanarvi da Me e tradirMi. Amen.”
(pausa significativa)
“E per non dire poi con quanta facilità molti di voi che siete religiosi trasgredite ai santi voti solenni che Mi avete professato in seno alla Mia Santa Chiesa, Sposa e Madre amata di sempre nuovi figli. Amen.
E voi, sacerdoti di Me, Dio Altissimo, quanto facilmente disattendete delle volte le vostre promesse presbiterali …
O figli, figli tutti, basta, vi prego Io – oggi – umilmente – Io, Mansuetissimo Agnello – basta con tante critiche e mormorazioni contro i vostri legittimi Superiori! Amen.”
(pausa significativa)
“Amati figli, o voi tutti che accostate il Mio Sito prezioso, sappiate accogliere – gradualmente, certo, ma sinceramente: in un cuore sincero e amoroso – tutte le Mie sante parole, poiché esse non sono da Me pronunciate invano: non sono parole vane come quelle che, troppo spesso, il mondo in preda al maligno e fortemente ottenebrato, vi propina, specie dalla televisione, ma non solo da quella … amen.”
“Sappiate accoglierMi con amore anche quando vi visito – Io, Verbo Eterno del Dio Vivente, amen – con parole Mie santissime che vi portano il Mio Messaggio – non dimenticate: immortale e glorioso! – della Croce vittoriosa; quelle Mie sante parole, dove vi parlo appunto di CONVERSIONE, di RINUNCIA anzitutto AD OGNI PECCATO GRAVE – con il quale ferite e trapassate il Mio Santo e Divin Cuore più che non fece la lancia acuminata del soldato, sul Calvario -.
Le Mie parole sante con le quali vi chiamo a comprendere che è bene rinunciare ad ogni godimento carnale illecito per non dovervi poi privare dell’eterna Gioia Divina celestiale, e ciò a causa di un miserabile animale piacere di solo qualche istante che, di fatto, voi lussuriosi e lussuriose del mondo intero anteponete a Me peccando; sì, quando fate il contrario di ciò che sarebbe giusto e santo fare, ossia ponete la carne vostra – che si corrompe – regina e l’anima vostra povera schiava; sì, schiava e zimbello dei demoni maligni. Amen.”
(pausa)
“Accettate le Mie sante parole, o figli e figlie, anche quando sembra – a voi – che vi stacchino come un nervo dal cuore, poiché vi dico – Io, il Sapientissimo e l’Amore increato, e per voi incarnato e crocifisso -: ROMPETE QUELLE RELAZIONI ILLECITE che state intrattenendo – certi di voi anche da anni, da molto tempo, ahimè – con persone che non sono vostre: non sono il vostro legittimo marito o la vostra legittima, lecita moglie; ma voi, in verità, li avete RUBATI ad altri; amen.”
(pausa significativa)
“O diletta, è un’ANGOSCIA MORTALE!”
“E’ per questo che esorto quest’oggi molte anime ad offrire, specie in questi giorni santissimi, per Me di AMARA E PUR DESIDERATA ED AMATA PASSIONE – amata per la gloria e l’amore del Padre e per amor vostro – molte PREGHIERE RIPARATRICI al Mio Cuore sanguinante e casto.”
“O diletta, per ora puoi andare in pace, e con la Mia santa e sacra, divina benedizione. Amen.”
“Va’ in pace!
Sono il tuo Cristo, quello del Getsemani …”.
Locuzioni interiori ricevute il 17 aprile 2011, Domenica delle Palme de Passione Domini, durante un’adorazione al Santissimo Sacramento.