2016-04-17 Messaggio del Sacro Cuore: ancora a seguito dell'esortazione Amoris laetitia

Sono in ginocchio, durante la Santa Comunione eucaristica, quando odo nel mio cuore:

"O Sabrina, prendi e scrivi. Amen."

(pausa)

"AscoltaMi Sabrina, per il vero bene di molte anime. Amen."

(pausa)

"Devi sapere, o eletta Mia, che a seguito dell'esortazione apostolica Amoris laetitia, molti pastori della Mia santa - e povera: quanto povera, e misera, in questi tristi tempi presenti! - Chiesa, molti suoi pastori, adunque, non guideranno più secondo verità e nella vera purezza le anime loro affidate.

Ti supplica, adunque, oggi il Mio Sacro e dolente, Divino Cuore, di non abbandonare, per parte tua - nel tuo piccolo, come tu dici - le anime Mie dilette: quelle che essi pastori, trasformatisi purtroppo in lupi rapaci - ahimè, che dolore atroce! - in luogo di condurre verso il Cielo, sempre più trascineranno verso la perdizione eterna. Amen.

E qual è, o Sabrina, eletta Mia e Mia cara amata, la causa primaria di tale gravissima deviazione? dottrinale e, di conseguenza, pastorale, nel senso vero del termine.

Si è che, purtroppo, molti - troppi - membri della Mia Chiesa in terra - specie negli ultimi decenni, ma certo non solo in essi - più non hanno voluto custodire il bellissimo e delicato fiore della purezza, della castità personale - e tra loro, ahimè, molti consacrati -.

Ne consegue che, dato che la lussuria porta ad un reale sovvertimento dell'anima - la quale rimane ingolfata dalle gravi passioni cattive cui ha acconsentito -, ecco, Sabrina, ne deriva dunque che le loro menti ottuse - anche di vescovi e cardinali, purtroppo - hanno ormai cambiato la Mia Santa ed immutabile Verità con l'adeguamento pratico, e grave, alle ideologie mondane.

Ma, o Sabrina, eletta Mia ..., a che pro Io fondai la Chiesa sulla terra? Forse perché fosse assicurato ai Miei cari figli il possesso costante del benessere materiale? Forse perché le Mie creature umane - da Me redente sulla Croce e santificate nel Santo Battesimo - godessero tutti i giorni o in modo disordinato - vedi, ad esempio, gli adulteri che, lo ripeto e mai Mi stancherò di dirtelo, sono pubblici peccatori al Mio Cospetto Santo e Divino - nella carne?"

(pausa significativa)

"O Sabrina! Oggi - Domenica di Me, Buon Pastore Santo - Io, nella Mia sconfinata, abissale umiltà - per la quale Io sono l'Umiltà fatta Persona, amen - supplico ed imploro le Mie care anime, dei cristiani cattolici, di non abbandonare per alcun motivo - anche se Francesco ormai va predicando un altro vangelo (riferimento a Galati 1,8) - di non abbandonare, adunque, la via certa della purezza, della castità - vissuta in modo suo proprio anche nel Sacramento del Matrimonio - e del vero amore; il quale vero amore è donazione, e non erotismo: il quale - così detto - è deformazione dell'eros e del vero amore: anche quello carnale che Io stesso - Dio Eterno, Vivo e Santo - ho costituito fra gli sposi, coniugati in Me, come fonte di reciproca santificazione, sorgente di sincera e profonda unità - delle anime e dei corpi - e scaturigine nobile della vita umana. Amen."

(pausa significativa)

"Per ora, Sabrina, tu puoi andare in pace, e con la Mia santa e sacra benedizione ... Va' in pace!".


Locuzioni interiori ricevute la IV Domenica di Pasqua, 17 aprile 2016, durante l'adorazione al Santissimo Sacramento, dopo la Santa Messa mattutina.