2008-09-27

“Diletta, Mia cara, ancora un Messaggio per le Mie religiose. Amen, amen …”

(pausa)

“Ed ora, Mie spose, dilette e amate, a Me e a voi: amorevolmente stasera, qual Divino Sposo Amato, vi rimprovero, perché certe di voi, a quest’ora, in luogo di essere – come queste anime offerte e vittime sacre a Me per sempre – dinanzi a Me nel Santissimo Sacramento, siete – ahimè! Che dolore! Che pena! Che delusione per il Mio Cuore infranto! Sì, già così tanto ferito dai poveri peccatori del mondo – siete, dicevo, anche voi, Mie spose elette e dilette da Me, Cristo, al sommo, dinanzi allo schermo dell’infida televisione. Amen. E, alcune di voi, Io lo so bene, purtroppo, dinanzi ad internet – il giorno o la notte – a guardare quegli uomini – meglio, quei maschi – che non potete avere fisicamente, nella fornicazione.”

(pausa)

“Ma, purtroppo, ciò non vale per la vostra mente – o Mie spose, spose amate! – e per il vostro cuore: in esso, specialmente, col consenso della libera e suggestionata volontà, voi consumate le più vergognose e sacrileghe fornicazioni. Ahimè! Mediante esse, specie poi se frequenti, mediante questi gravi peccati, anche voi – che dovreste essere le Mie dilette, le Mie colombe amate, le Mie tortorelle piccoline e tenere, le Mie vittime supreme ed elette – anche voi, spose, Mi e vi trafiggete il cuore da banda a banda, perché permettete all’avvoltoio e serpente satanico di divorarvelo con la bramosia carnale, dei sensi: i cinque sensi, ma, in primis, la vista usata da voi molto malamente, care spose. Amen …”

(pausa)

“E poi c’è che, in seguito a tali visioni turpi ed oscene – non certo celestiali e divine – vi masturbate. Ahimè, diletta sposa, che brutta parola è questa per Me, per la Mia eccelsa, sublime purezza! O diletta Sabrina, per ora, più non voglio aggiungere, poiché questi gravi peccati commessi dalle anime elette – religiose – e vittime, molto Mi rattristano, conturbano nell’angoscia del Getsemani – rinnovatoMi da questi gravi oltraggi e sacrilegi – lo Spirito Mio Divino ed Umano, e Mi fanno versare copiose Lacrime di Sangue ed Acqua Divina. Amen.

Va’ in pace, bambina Mia cara …

Ma esse, Mia diletta anima vittima, come posso benedirle in simili azioni?...

Va’ in pace. Amen.

Il Cristo Dio, Dio tuo. Amen”.

Locuzioni interiori ricevute il 27 settembre 2008, durante un’adorazione eucaristica notturna.