2010-11-21 Messaggio di Cristo Re: la via della Sua Santa Croce va mostrata per intero alle anime
Al primo oremus della Santa Messa mattutina per Cristo Re, sento nell’anima:
“L’uso del preservativo Mi fa soffrire e Mi fa versare Lacrime di Sangue.”
Io ascolto, ed Egli ripete:
“Sì: l’uso del preservativo Mi fa soffrire e Mi fa versare Lacrime di Sangue. Amen.”
Scrivo subito su di un foglio queste Sue precise parole.
Più tardi, durante l’adorazione eucaristica che segue la celebrazione del Divino Sacrificio, Egli ancora mi parla, e dice, senza alcuna premessa:
“Questo Io voglio oggi dire alle Mie anime, le Mie anime amate: tutte, senza eccezioni. Amen.”
(pausa)
“Anzitutto: VOI MI AMATE? Voi ricambiate il Mio intenso, ardentissimo ed eterno Amore per voi?... E, se sì: quanto? E come?...”
“Se non osservate – stabilmente e PER AMORE – tutti e Dieci i Comandamenti, amen, ma invece vi trovate mille scuse per giustificarvi nella vostra non osservanza costante di Essi, amen … come potete poi con verità affermare di amarMi molto?”
“No, figli, non è vero: se voi non ponete in pratica, rinnegando voi stessi – l’uomo vecchio che è in voi, con le sue passioni perverse ed empie, amen –, se voi, dunque, non ponete in pratica – in atto concreto, amen – le varie e singole virtù cristiane – oltre che veracemente umane, amen – poi non potete dire con verità che voi Mi amate, e che Io sono il dolce e forte Re del vostro cuore e, dunque, in concreto, della vostra vita. Amen.”
(pausa significativa)
“Tra esse virtù, dico stamani, amen, non vi è forse anche la purezza; e, tra essi Comandamenti – Miei – Divini, il Sesto?...”
“Ma, in realtà, nel cuore di molti c’è il desiderio, iniquo e perverso, di cancellarlo, amen.
Ed, ahimè, questi sono anche certi tra i figli della Chiesa ed, ancor più, certi tra i Vescovi persino; i quali, non essendo essi stessi casti e puri in verità, poi non possono desiderare verace purezza e castità per tutti gli altri figlioli della Chiesa: figli Miei carissimi, amen; le Mie pecorelle, amen.
E questa loro non-luce, questo interiore – e grave – loro offuscamento morale giunge a tal segno che essi, su certi punti della Mia Legge Santa e Divina, amen, non insegnano più alle povere pecorelle confuse – e tanto bisognose di LUCE DI VERITA’ ED AMORE, amen – secondo quella medesima ed Eterna Verità – Misericordiosa e Giusta – che Io stesso sono: Io, Gesù Cristo, che ti parlo, amen. No, non insegnano più Me, AMORE VERO, E DIVINO E INFINITO; ma, invece, predicano se stessi e la puzza orrenda dei loro peccati gravi. Amen.”
“Esorto quest’oggi tutti questi tali, che si sono molto allontanati e distanziati da Me, Cristo – Luce Vera Infinita, amen – e che male odorano come margherite fradice e marcite, amen, nel giardino mistico della Santa Chiesa in terra, amen; li esorto tutti – Vescovi compresi, amen, amen – a TORNARE QUANTO PRIMA A ME E AL MIO DOLCE E CASTO CUORE … SI’, TORNINO PRIMA CHE SIA TARDI, e questo poiché STANNO PER CALARE SU – TUTTO – QUESTO MISERO MONDO ATTUALE FITTE TENEBRE, o Sabrina, diletta, Mia, amen.”
“Ed in quanto a quell’affermazione personale del Mio santo Vicario in terra, si legga bene da parte di tutti qual è il pensiero ed il concetto che egli lì ha voluto esplicitare ed esprimere. Amen. (nota: qui il Signore Gesù fa riferimento a un’affermazione del Santo Padre Benedetto XVI, riportata nel libro intervista “Luce del mondo” a pagina 170-171: “Vi possono essere singoli casi giustificati, ad esempio quando una prostituta utilizza un profilattico, e questo può essere il primo passo verso una moralizzazione, un primo atto di responsabilità per sviluppare di nuovo la consapevolezza del fatto che non tutto è permesso e che non si può far tutto ciò che si vuole. Tuttavia, questo non è il modo vero e proprio per vincere l’infezione dell’HIV. E’ veramente necessaria una umanizzazione della sessualità”.)
Anche se Io – Io che sono il supremo Giudice eterno, amen – stamani non posso – e non voglio, amen – esimerMi dall’ammonirlo personalmente, amen: Benedetto Mio caro, sii luce in Me: luce vera che illumina le anime … Benedetto, e voi, Vescovi e pastori di Santa Romana Chiesa, amen: non abbiate paura, paura alcuna, amen – perché Io sono il Vero RE D’AMORE che marcia glorioso alla vostra testa CON LA CROCE, amen -, non abbiate paura, adunque, a mostrare per intero LA VIA SANTA DELLA CROCE, da percorrere per GIUNGERE REALMENTE A ME E ALLA MIA DIVINA GLORIA IMMORTALE. AMEN.”
“Va’ in pace …”
“Ed Io ora benedico: sì, benedico tutti coloro che si sforzano di camminare al Mio seguito, reggendo, e non lasciando abbandonata a terra – con oblio o con disprezzo, amen – LA MIA CROCE SANTA E GLORIOSA. AMEN.”
“Ho finito, dunque, ed Io benedico – essi, amen: nel Nome del Padre e di Me, Figlio, e del Paraclito Nostro Amato. Amen.”
“Va’ in pace! Amen.”
“Sono Cristo, IL VERO RE”.
Locuzioni interiori ricevute domenica 21 novembre 2010, durante un’adorazione al Santissimo Sacramento.