2008-07-15
“Mia diletta, salve a te! Mentre viene il vespero benedetto, tu scrivi. Amen.
Parlo di vespero, Mia diletta e amata serva, poiché esso è calato, specie negli ultimi decenni, anche su molte case religiose e congregazioni, sia maschili che femminili. Amen, amen. Il Cristo Signore. Amen.
Mia diletta …, anche nella Mia Chiesa è entrato il fumo del nemico e del materialismo, e il mondo non è affatto assente, purtroppo. Amen.
Mia serva …, ripeto che presto verrà la grande purificazione, ed Io pulirò la Mia aia dalla sporcizia … e poi le congregazioni religiose, nella mistica ed aurea primavera, rifioriranno. Amen.
Ho però da lamentare che, attualmente e da vari decenni, lo spirito religioso si è raffreddato in molte case, che Mi contengono – somma grazia – in quanto Ostia Viva, amen. Però Io, Cristo Dio Vero e Vivo, vorrei ardere anche nelle Mie spose. Amen.
Oggi, in questo vespero, Mi lamento, Mia cara e sposa, per la dissipazione mondana che si riscontra, purtroppo, in molte case religiose, con la televisione, la mancanza di silenzio religioso e, soprattutto, ciò che MOLTO Mi ferisce l’Anima Divina, lo scarso affetto fraterno tra i confratelli o le consorelle che sia, a seconda dei casi. Amen.”
(pausa)
“Io, Gesù Vivo, quando pure non giaccio morto nei cuori delle Mie spose – che invece dovrebbero consolarMi; e, in certi casi, ahimè, è così: questa è la TRISTE realtà dei fatti – nondimeno sono custodito in varie anime religiose – di uomini e di donne – come addormentato.
Non le riconosco in pienezza VERE religiose, poiché hanno la maschera: quella dell’ipocrisia e del formalismo. Amen.
Nella Santa Comunione con Me, Cristo loro Sposo, sono abitudinarie e fredde. Certe anime religiose non sanno più nemmeno cosa dirMi. Che TRISTEZZA per Me, diletta!
Vengo qui, nelle case Mie religiose a ricercare il VERO calore del Mio Amore – lo Spirito Santo, la Grazia Santificante nelle anime umane –, vengo per consolarMi e ricrearMi del lezzo, della freddezza, dell’ingratitudine con cui sono ripagato nel mondo attuale – e non solo - … e che trovo, Mia diletta anima?... E’ incredibile, è vergognoso; è soprattutto l’agonia suprema del Mio sensibilissimo Divino Cuore: anche da coloro da cui avrei TUTTO il diritto di attenderMi amore e pace, trovo freddezza – o tiepidezza – e guerra. Dico “guerra” nel senso che molte anime religiose – che sono chiamate per vocazione alla perfezione – non la ricercano più, più non tendono ad essa; e così, conseguentemente, si trovano in una continua e tormentosa ed infruttuosa guerra interiore, poiché non si decidono mai – una volta almeno in vita, come si dice – ad abbandonarsi completamente a Me, per darMi gioia e vero diletto – non lo merito forse in quanto vostro Unico Salvatore Crocifisso, che sempre patisce nei tabernacoli – e procurando a se stesse il bene, l’amore – che tanto il cuore umano desidera ed arde di possedere per sempre – e la vera pace. Amen.”
(pausa)
“Se continuo a parlare, diletta, pur in mezzo a molte incomprensioni ed – per così dire – infiniti rifiuti da parte degli uomini, è perché non Mi rassegno a vedere le anime perdute per sempre. Amen, amen.
Mie care religiose, scuotetevi PRESTO dalla vostra stantia tiepidezza! Chiedete in preghiera al Mio Santo Divino Spirito la grazia grande di essere nuovamente infervorate nel servizio divino, nell’ufficio sacro di Mie spose a cui, con gran Misericordia, Io stesso vi ho chiamate! Amen.”
(pausa)
“Anime elette della Mia Pietà Divina, del Mio Divino incommensurabile Amore, almeno voi non rattristateMi con l’amarezza dei vostri indegni tradimenti! Anime care, rimanete almeno voi costantemente nel recinto o, ancor meglio, nei domini interiori del Santo Mio Amore, consumando tutta la vostra vita, giorno e notte, in Grazia Mia!
Perché siete qui, Mie serve elette e sante, se non per ESSERE LE MIE SPOSE FEDELI E CROCIFISSE E CON ME GIOIOSE – in vista della gloria che vi attende in Cielo, il Mio Cielo – e per RIPARARE PER LE INNUMEREVOLI TREMENDE EMPIETA’ DEL MONDO LONTANO DAL MIO TENERO CUORE? Ma se voi per prime Mi trafiggete l’Anima di Uomo Dio, da chi andrò Io a cercare consolatori e giusta compassione?
Riflettete, Mie care spose, in preghiera e, se potete, in ginocchio, innanzi al Mio santo tabernacolo, su quanto fin qui vi ho detto, col Mio Cuore sofferente in mano. Amen.
E pregate, infine, lo Spirito Paraclito che infiammi presto anche voi, dilette spose, come incendiò le anime Sante, i Dottori, le sante Vergini, poiché a questo Io, Gesù di Nazaret, vi chiamo. Amen.
Con grande pazienza, TUTTE vi benedico, care spose Mie. Amen.
Ecco, sto alla porta e BUSSO: se qualcuno Mi apre la porta del suo cuore, della sua anima religiosa, Io entrerò e cenerò con lui, o con lei. Ecco, sono amorosamente impaziente di entrare, Mia sposa, e farti felice con la vita mistica di VERA UNIONE CON ME qui in terra, piccolo cielo prima del Cielo eterno: sesta e settima dimora del castello interiore di puro cristallo (nota: riferimento a “Il castello interiore” di Santa Teresa d’Avila) … O Mie spose, non voglio più vedere in voi le nebbie fitte ed oscure del peccato, e quelle della quotidiana mediocrità. Amen.
ASCOLTATEMI, CARE SPOSE, PER IL VOSTRO STESSO BENE! AMEN. E SPEGNETE LA TELEVISIONE, specie di notte, certe di voi! AscoltateMi, care spose Mie.
Benedico. Amen. Sì, benedico quello che si può benedire. Amen.
E benedico te, anima diletta … Va’ in pace ora.
Il tuo Gesù Sposo. Amen, amen, amen”.
Locuzioni interiori ricevute il 15 luglio 2008, nella cappella di una casa religiosa.