2008-07-10

“O dilettina Mia, scrivi. Ascolta il verbo del tuo Signore e Unico Dio … Amen.”

(pausa)

“Oggi voglio parlarti, a cuore a cuore … per le famiglie, le quali si trovano anch’esse, come i giovani, in una difficilissima e penosissima situazione, amen, dalla quale solo Io, Cristo Dio Vero, posso salvarle, amen, ammesso che esse siano disposte e disponibili a prendere presto – già, prima che sia troppo tardi – la Mia Mano trafitta di SALVATORE UNICO del genere umano. Amen.

Mia diletta e amata sposa, ascolta il soffio soave e verace della Mia parola interiore, e ciò sia ora per il loro bene presente e, soprattutto, eterno. Amen.”

(pausa)

“Voglio dire loro stamani questo, nel giorno eucaristico (nota: giovedì): in verità, in verità, cari sposi, proprio ad immagine del Mio Sacramento Eucaristico dovrebbe essere il Sacramento del Matrimonio, da voi permanentemente vissuto ogni giorno, ogni ora, giorno e notte. Amen.

E non quell’immondo porcile a cui in molti – troppi di voi – lo avete ormai degradato. Amen. Molti di voi, uomini sposati – ma dovrei dire maschi più che uomini, poiché non siete maturi e ben poco assomigliate a Me, che sono l’unico Uomo Perfetto –; dicevo, molti di voi non hanno fatto di meglio che sostituire alla prostituta della strada la moglie che avete lì nel letto accanto a voi. Amen.

Come vostro Signore e Fratello maggiore e Vero Uomo - che ha rinunciato totalmente all’esercizio santo nel Matrimonio della sessualità umana per il solo e supremo fine di essere il vostro amabile Redentore; e in queste parole c’è nascosto, Mia diletta anima amata, tutto ciò che conta, il Mio Adorabile Mistero, amen – ora vi dico: non è così, non è così che Dio vuole per il vostro bene che usiate del matrimonio! La donna non sia un oggetto o la sostituta di quella povera e misera – ai Miei occhi santissimi e divini – meretrice! E l’atto coniugale non può, non deve essere ridotto, o uomini, all’esclusiva ricerca da parte vostra della vostra soddisfazione venerea! Amen. Non potete chiedere alla vostra donna atti che sono peggiori di quelli compiuti – secondo l’istinto – dagli animali inferiori! Non è così, o maschi del 2000, che giungerete a quella felicità cui tanto spasmodicamente pure anelate. Amen.

In molti di voi ho pure da lamentare quest’oggi il vizio, ossia la pratica abituale – in certuni persino quotidiana – della masturbazione, atto ignobile, assolutamente indegno dell’uomo, e della donna, poiché Dio – il Purissimo – ravvisa in esso un’espressione molto forte – parlando oggettivamente – dell’egoismo umano, quello stesso che satana instilla in voi tramite questa sensualità esasperata, la cui aria malsana respirate ormai pressoché dovunque in questo povero mondo. Amen.

Non è per i lussuriosi il MIO MATRIMONIO!

Poveri voi, cari figli! Siete più come scimmie libidinose che uomini Miei figli, e cioè a Me somiglianti! Non è questo che voglio e Mi aspetto da voi!...”

(pausa)

“Però ci sono qui Io, Cristo vostro Fratello Buono e Clemente, Clementissimo: sì, sono Colui che si è lasciato trafiggere da mille e mille ferite per guarirvi dalle vostre piaghe immonde e purulente. Amen.

Avrei potuto, Miei cari, fulminare con la Mia Divina Potenza coloro che così tanto crudelmente Mi torturavano – come anche ora potrei incenerire sull’istante ciascuno di voi nel mentre che fate certi atti impuri, che sono un abominio al Mio Cospetto Santo e Divino, ed un’autentica profanazione del vostro corpo, che dovrebbe essere invece sempre il tempio del Mio Santo Spirito. Amen.”

Ma Gesù ha voluto e vuole tuttora VINCERE CON L’AMORE.

“Per ora, diletta … concludo così: figlio Mio, uomo sposato in chiesa e peccatore, CONVERTITI presto! Il prezzo infinito, il valore immenso della Mia Passione – che tu Mi rinnovi con ogni tuo peccato mortale – lo ritrovi tutto intero, a tuo vantaggio, nella Sacra Mia ammirabile Confessione. Amen. Cosa aspetti, o uomo? Riconosci che ti sei fatto del male e che molto ne hai fatto anche alla tua sposa: CONFESSATI! Non rimandare! Sia oggi, e non domani, la tua pur difficile decisione per una vita finalmente santa ed onesta! Non allargare dinanzi a Me il cumulo della tua iniquità e grande miseria!

La Mia strada, la VIA che Io sono, caro figlio – carissimo, Io non ti inganno – non è sempre facile. Però, anche in una valle oscura, la Mia Mano – la Mia Grazia – ti sarà sostegno certo ed indefettibile. Amen.

E RICORDATI: se col Mio aiuto farai morire le opere disoneste del corpo, TU VIVRAI. Ma se continui su questa via larga e malsana e mortifera della lussuria, ti ammalerai e MORIRAI. Amen. Soprattutto morirai per sempre all’Inferno. Amen.

Figlio Mio, non ridere. Non deriderMi: questo non è un gioco. E’ la tua vita: decidi per la VITA, quella vera ed inesausta, quella eterna, che supera di gran lunga, coi suoi diletti celestiali, quei miseri piaceri che ti procuri abusando oscenamente del tuo corpo. Pensaci, uomo! Amen.

Ho finito, cara, Mia cara. E ti benedico. Amen. Il Cristo UOMO. Amen, amen, amen”.


Locuzioni interiori ricevute il 10 luglio 2008, durante un’adorazione al Santissimo Sacramento.