2008-06-15

“O Mia diletta … scrivi. Amen. Sì, scrivi, per le anime Mie immortali e sacerdotali …

O Mia diletta sposa ed anima Mia, vengo stamani – come Vero Uomo e Pastore e Sacerdote Vittimale dell’immenso gregge umano – a spiegare, a te e agli altri Miei figlioli, il motivo per cui le risposte alla vocazione allo stato perenne presbiterale scarseggiano alquanto.

E dico subito che andrà anche molto peggio di così; e che le Mie chiese verranno devastate dai pagani empi; Io stesso nel Sacramento Mio ineffabile verrò orrendamente profanato in molti luoghi; ed i Cristiani Miei fedeli, uniti al Santo Padre di allora, cioè di quel tempo, non così lontano, verranno violentemente perseguitati. Amen.

Ciò accade, diletta Mia … - come sempre nella storia sacra narrata nella Bibbia, il Mio Libro Santo, amen – poiché voi, Miei figli cristiani, ormai lo siete in grande numero più di nome che di fatto, e perché sono sempre gli altri – così pensate voi, stoltamente – che debbono esporsi in prima fila, o come Miei presbiteri o, per esempio, per riparare il Mio onore santo, troppo spesso conculcato in molte chiese, templi santi e vivi della Mia Presenza Reale ed ineffabile. Amen.

Inoltre … diletta Mia serva, persino nella Mia Chiesa, certuni – e non sono pochi, un piccolo resto – hanno preteso di cambiare i mezzi efficaci che Io stesso ho proposto per ottenere sante e durature, fedeli vocazioni al sacerdozio ministeriale – e questi MIEI MEZZI EFFICACI sono ORAZIONI e SACRIFICI DI ANIME GIUSTE, GIUSTIFICATE in precedenza da Me medesimo, Cristo Dio vostro – con i mezzi, i piani e le strategie secondo il mondo empio e profittatore.

Così non va proprio bene, cari figli Miei, redenti dal MIO Sangue! Poiché, così facendo, voi, che dovreste essere i Miei servi e figli sommamente amorevoli, pretendete invece di asservire Me ai vostri schemi sciocchi e di corta veduta. Amen.

Ed anche a riguardo della legge ecclesiastica del celibato per i sacerdoti cattolici, comincio a dire che è buona in se stessa, ma non è un assoluto. Voi, Mia Chiesa in terra, l’avete resa tale da secoli ormai, e così finite persino col condannare degli innocenti, poiché, o tu Mia Sposa eletta, Chiesa gerarchica, alle volte senza neppure rendertene conto, poni te stessa prima e sopra di Me. Amen.

Per ora, cara Mia sposa, ho già concluso …

Con la Mia solenne e speciale benedizione: il tuo Gesù Salvatore Supremo ed Unico; la Vittima Divina; il Sacro tuo Cuore. Amen … amen”.

Locuzioni interiori ricevute domenica 15 giugno 2008, durante un’adorazione al Santissimo Sacramento.