b) 2018-06-29 - UNA RIFLESSIONE URGENTE E DOVEROSA

- Dopo le recenti esternazioni di don Minutella -

Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo

29 giugno 2018

PREMESSA

Questo comunicato non è “contro” nessuno.

Al contrario, scriviamo quanto segue per amore a Gesù Cristo, unico Salvatore degli uomini, e delle anime che Egli ha redento effondendo tutto il Suo Prezioso Sangue sul Legno della Santa Croce.

Cari amici!

Mai avremmo immaginato di dover pubblicare un comunicato come questo; ma la drammatica situazione che si è creata dopo le recenti affermazioni di don Minutella (su cui torneremo in dettaglio nel comunicato stesso) - a causa dell’immenso danno spirituale derivante da tali fuorvianti esternazioni - non può assolutamente lasciarci indifferenti: né come sposi cristiani cattolici (che cercano umilmente, giorno dopo giorno, di porre i propri passi dietro a quelli di Nostro Signore Gesù Cristo), né come persone facenti parte di una Associazione dedita alla Riparazione Eucaristica.

Laddove, infatti, viene, in qualsiasi modo, offeso, svilito o frainteso il Santissimo Sacramento dell’altare, pur nella nostra pochezza, ci sentiamo vivamente parte in causa.

Come sta scritto: “Poiché mi divora lo zelo per la Tua Casa, ricadono su di me gli oltraggi di chi Ti insulta.”

(Salmo 69,10)

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APPELLO URGENTE RIVOLTO AI MIEI AMICI PRETI CHE SONO ANCORA CATTOLICI.

VI INVITO IL 29 GIUGNO A CASA MIA!

https://gloria.tv/video/Mamssn1ttNr46QUgd7jyg8PvQ

Al minuto 6.40 circa del suddetto video, don Minutella dice le seguenti frasi, in cui, com'è evidente, riporta un dialogo che egli asserisce di aver avuto con la Santissima Vergine Maria:

"... la Madonna vuole, Gesù e Maria vogliono che i preti vengano.

Io ho detto: “Dove? Dove dobbiamo vederci? Che cosa dobbiamo fare?”.

“Invitali qui, a Piccola Nazaret.”

“E se non ne vengono?”

“Avrai fatto la tua parte. Nessuno potrà dire: non sapevo.”

“E i laici?”

“E i laici capiranno che, se devono rinunciare, non è per colpa loro, quando non vanno a Messa dove si pronuncia il nome di Bergoglio, che si dice "in unione con papa Francesco": non commettono peccato, ma è la mancanza di Pastori come te disposti a mettersi in gioco.”


***

Sia lodato Gesù Cristo!

Cari fratelli e sorelle nel Signore,

non c'è bisogno di essere teologi per capire che la Beata Vergine Maria, Immacolata Madre di Dio e dolce Madre nostra, MAI potrebbe pronunciare parole simili, in cui - di fatto - si esortano i fedeli laici a non andare a Messa, laddove nel canone si dice "in unione con il nostro papa Francesco", poiché, sempre secondo don Minutella e la sua "Madonna", tali Messe sarebbero invalide.

Non si capisce, per altro, dal momento che Jorge Mario Bergoglio è stato eletto papa il 13 marzo 2013 e non l'altro ieri, che cosa sarebbe successo ora per cui solo da pochi giorni (a detta di don Minutella) le Sante Messe in cui si dice "in unione con il nostro papa Francesco" sarebbero divenute improvvisamente invalide.

E’ forse dal 21 giugno 2018 - giorno in cui Bergoglio ha vissuto il pellegrinaggio ecumenico a Ginevra - che tali Messe sarebbero diventate invalide e false?

E allora, perché non dal 15 novembre 2015: quando, nella sua visita alla chiesa luterana di Roma, papa Francesco se ne uscì (secondo il suo solito) con affermazioni ambigue e ondivaghe: in risposta ad una signora luterana sposata con un cristiano cattolico, la quale esprimeva a Bergoglio il suo desiderio che entrambi (lei e suo marito, appunto) potessero ricevere insieme la Santa Comunione.

O, ancor più: perché don Minutella non ha scelto come data, da cui far dipendere la sua strampalata tesi, il 19 marzo 2016? Giorno in cui Francesco ha ufficialmente apposto la propria firma alla rovinosa esortazione apostolica post- sinodale “Amoris Laetitia”: inaugurando in tal modo il corso eretico del suo pontificato.

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Inoltre: i segni in base ai quali don Minutella cerca di dimostrare che l'abominio della desolazione è già iniziato, non sono così chiari come egli vorrebbe dare ad intendere.

Ad esempio, a sostegno di questa sua tesi, egli ha citato un messaggio ricevuto da don Stefano Gobbi il 31 dicembre 1992.

In particolare, ha fatto riferimento alle seguenti espressioni:

"La Santa Messa è il sacrificio quotidiano, l'oblazione pura che viene offerta al Signore in ogni parte, dal sorgere al tramonto del sole. Il sacrificio della Messa rinnova quello compiuto da Gesù sul Calvario. Accogliendo la dottrina protestante, si dirà che la Messa non è un sacrificio, ma solo la sacra cena, cioè il ricordo di ciò che Gesù fece nella sua ultima cena. E così verrà soppressa la celebrazione della santa Messa. In questa abolizione del sacrificio quotidiano consiste l'orribile sacrilegio compiuto dall'anticristo, la cui durata sarà di circa tre anni e mezzo, cioè di milleduecentonovanta giorni."

(Estratto dal libro "Ai sacerdoti, figli prediletti della Madonna")


Semplicemente, la convinzione portata avanti da don Minutella non sta in piedi, poiché la Santa Messa cattolica non è ancora stata avvilita a cena protestante nella gran parte dell’orbe cattolico.

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Gli accadimenti degli ultimi giorni ci hanno portato, inoltre, a fare alcune ulteriori riflessioni, che esponiamo pubblicamente.

Le seguenti considerazioni, che oggi qui proponiamo - mossi dall'amore verso Dio, e da sincera e viva carità per le anime immortali -, sono da intendersi come un invito, serio e pacato, alla riflessione, rivolto alle persone di buona volontà: a quei fratelli e sorelle in Cristo che non seguono questo o quella in maniera acritica o fanatica, ma che - nel forte smarrimento causato dalle recenti affermazioni del sacerdote palermitano, secondo le quali le Sante Messe in cui si dice "in unione con il nostro papa Francesco" non sarebbero più valide - stanno sinceramente e umilmente cercando la Verità.

- Ci chiediamo dunque, anzitutto: chi opera il necessario discernimento sulle presunte locuzioni interiori che don Alessandro M. Minutella asserisce di ricevere dal Cielo?

- Delle volte, queste "comunicazioni celesti" vengono dallo stesso sacerdote citate a braccio, durante le sue dirette video in rete.

Egli è certamente libero di diffonderle usando tale modalità.

Tuttavia, riteniamo che sarebbe più serio e corretto che quelle che una persona percipiente (sacerdote o fedele laico che sia) ritiene essere le sante parole che il Signore Gesù o la Beata Vergine Maria le hanno detto, siano scritte precisamente, e altrettanto precisamente riportate ai fratelli e alle sorelle in Cristo Gesù.

E sarebbe anche alquanto opportuno scrivere "dove" e "quando" sono state ricevute.

A maggior ragione, poi, quando si comunica agli altri in rete, dove (ovviamente) ciò che si afferma non viene ascoltato da tre o quattro persone, ma da molte, se non addirittura moltissime.


CONCLUSIONE

Cari fratelli e sorelle nel Signore,

vi invitiamo ad unirvi alla preghiera, umile e fervente, che stiamo elevando in questi giorni per il sacerdote don Alessandro M. Minutella, affinché egli presto si ravveda dalla svolta gravemente erronea che ha recentemente intrapreso.

Poiché, se così non sarà, si avranno conseguenze molto gravi in seno alla Chiesa di Gesù Cristo.

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero!

Angelo e Sabrina


A DON ALESSANDRO MARIA MINUTELLA

Reverendo don Minutella,

prima di tutto, la saluto con deferenza.

Come lei sa, alcuni giorni fa mia moglie le ha scritto, con rispetto e cristiana carità, per esortarla a rettificare le sue esternazioni sulla invalidità delle Sante Messe nelle quali si dice "in unione con il nostro papa Francesco".

Lei non ha risposto (liberissimo di agire così).

Tuttavia, da uomo a uomo, permetta che le dica il mio disappunto e la mia disapprovazione per la modalità, derisoria e grossolana, con cui lei ha fatto riferimento, in due recenti video, ai "Messaggi del Sacro Cuore di Gesù" e a mia moglie Sabrina, pubblicamente da lei definita "falsa mistica".

Le ricordo che "quella tale" (come ancora lei, don Alessandro, ha definito la mia sposa in uno dei video suddetti) è la stessa persona che lei, fino a pochi giorni fa, riteneva una autentica percipiente.

E, difatti, fino al santo dettato del 19 giugno u.s. - ossia il "Messaggio del Sacro Cuore al vescovo di Palermo, Corrado Lorefice" - so con certezza che lei riteneva veri Messaggi Divini le locuzioni interiori ricevute da mia moglie.

Inoltre, se Sabrina ed io torniamo col pensiero all'incontro, rispettoso e cordiale, che avevamo avuto con lei verso la fine di gennaio dell'anno corrente - quando lei, don Minutella, aveva tenuto alcune catechesi qui al nord Italia - la delusione si fa ancora più acuta e il dispiacere più vivo.

Non è in tal modo, infatti, che si trattano argomenti così importanti e delicati come sono le rivelazioni private.

Ma ciò che soprattutto dà dolore - al di là della modalità poco rispettosa da lei usata pubblicamente nei nostri confronti (e per la quale, comunque, non serbiamo alcun rancore) - è vedere un sacerdote zelante divenire in pochi giorni il condottiero di una svolta che potrebbe persino essere foriera di uno scisma.

Nel nostro piccolo (come la mia sposa ama dire), preghiamo Dio per lei, don Alessandro, affinché accolga ora in dono dall'Alto la grazia di una grande umiltà, indispensabile per rettificare pubblicamente le recenti - gravemente erronee - sue dichiarazioni.

Dichiarazioni - sulla invalidità delle Messe in cui si dice "in unione con il nostro papa Francesco" - che, se non ritrattate, hanno ed avranno, tra le altre, la gravissima conseguenza di portare quelle anime che tuttora le danno credito, don Minutella, a trasgredire il Terzo Comandamento della Santa Legge del Signore, omettendo di partecipare alla Santa Messa la Domenica e nei giorni festivi di precetto.

E per sostituirLa con che cosa? Con le Messe celebrate da lei "seguite sul web"?

Reverendo don Minutella, con il dovuto rispetto, le chiedo: da dove attinge la assoluta certezza, che lei stesso spesso manifesta nelle sue catechesi on line, nelle quali interpreta senza alcuna minima ombra di dubbio profezie varie? le quali, al contrario, non sono di così immediata attualizzazione.

E, soprattutto: chi le dà il diritto o l'autorità di decidere lei se le Sante Messe cattoliche sono tuttora valide o meno?

Probabilmente (ammesso che tali persone lo abbiano fatto per esercitare la carità della correzione fraterna, e non per malevolenza nei suoi confronti), non hanno torto coloro che negli ultimi giorni l'hanno messa in guardia, facendole notare che è troppo sicuro di sé e con un "io" ultimamente alquanto trasbordante.

Tornando a quanto le stavo dicendo poc’anzi: come lei sa bene, è necessaria anche la presenza fisica della persona in chiesa, perché sia soddisfatto il precetto. Non basta che colui/colei che crede in Cristo segua la Santa Messa alla televisione, o su internet, perché si possa dire che ha osservato compiutamente il Terzo Comandamento: Ricordati di santificare le feste.

E cosa dire del suo suggerimento - dato pubblicamente alle anime - di sostituire, in tali occasioni, la Comunione Eucaristica con la comunione spirituale?

Queste affermazioni sono di una tale gravità che la mia sposa ed io siamo davvero molto preoccupati per lei e per quelle anime che non hanno tuttora compreso la svolta alquanto pericolosa che lei ha intrapreso nei più recenti giorni.

E, a maggior ragione, abbiamo intensificato la preghiera per lei, da quando abbiamo appreso che adesso ci sono dei sacerdoti che intendono seguirla nei suoi irragionevoli propositi.

Tutto ciò rischia veramente di essere l’inizio di “qualcosa di orribile” in seno alla Chiesa Cattolica.

D’ora in poi, ciò che Sabrina ed io faremo per lei, reverendo don Minutella, nonché per le persone che tuttora le danno credito, è pregare costantemente il Signore Gesù - Capo invisibile della Santa Madre Chiesa - affinché non abbiate a percorrere una via che è contraria alla Santa Volontà di Dio.

Angelo Corbetta