2010-05-01 Messaggio alle anime vittime, ai lavoratori, ai devoti di Maria e agli infermi virtuosi

“Ora, Mia diletta, amen, prendi e scrivi. Amen.”

(pausa)

“Oggi – stamani, amen – ho Io, Gesù Cristo – Dio Vero ed Unico col Padre ed il Santo Spirito, amen –, ho dunque da parlarti per varie categorie di persone a Me care. Amen.”

(pausa)

Per prima cosa, amen: Mi rivolgo quest’oggi, Io - Cristo Agnello mansueto ed umile oltremodo, amen - alle Mie anime vittime, amen, quelle che Io ho sparse per il mondo intero, amen; e dico loro, amen: O MIE VITTIME, PRENDETE LA VOSTRA CROCE DI OGNI GIORNO E SEGUITEMI CON MAGGIORE FEDELTA’, AMEN; che per Me, in questo presente caso, amen, amen, significa: MAGGIORE ABBANDONO. Amen.”

“E su questo ho finito, amen.”

(pausa significativa)

“Ora Io, Gesù tuo e loro, amen, desidero rivolgerMi - con il Mio Sacro Cuore in Mano Mia trafitta e venerabile, amen - a tutti i lavoratori, e le lavoratrici, amen – e scrivi, eletta Mia cara, che per Me lo sono anche le casalinghe … - e voglio dir loro: Cari figli/care figlie che lavorate, e vi guadagnate il pane col sacrificio e, come si dice, amen, col sudore della fronte, amen, purtroppo Io, posando il Mio divino sguardo sulle officine, ditte, fabbriche, uffici, eccetera, spesso son ridotto al pianto, ed un pianto sanguigno, per giunta. Amen.”

“Intendo con ciò dirvi, o cari figli e figlie, che su molte fatiche umane - purtroppo, amen – non può discendere benevola la benedizione del Cielo: del Padre Mio Celeste, e la Mia stessa benedizione. Amen.”

“Ed il motivo principe di tutto ciò è presto detto, amen: voi vivete, o meglio consumate, i giorni della vostra vita mortale quaggiù nel PECCATO MORTALE. Amen.”

(pausa significativa)

“Oltre ai peccati occulti, specie d’impurità in vario modo, che vengono da voi consumati nelle stanze più interne delle vostre case, amen – non quelle “di mattoni”, amen, bensì quelle del cuore umano, amen, amen -; bene, oltre a ciò ci sono poi quotidiani gravi peccati e colpe che comunque molto Mi danno dispiacere, da voi commesse sul posto di lavoro: bestemmie, oscenità, stampa porno che gira fra le vostre mani, atti impuri, e cioè masturbazioni, che sono la conseguenza di tali vostre letture sconce, minimo che Io possa dire …!”

(pausa)

“O figli Miei! Qual enorme differenza fra il lavoro puro e santo, amen – onesto sotto tutti i punti di vista, amen – del Mio amatissimo papà in terra, amen, amen, Giuseppe … ed il vostro! che, come già vi dicevo, amen, è spesso privo – per colpa vostra, amen, amen, o figli Miei … - della benedizione e dello sguardo divino compiacente del Padre Celeste! Amen.”

(pausa significativa)

Miei lavoratori: questo vorrei Io che voi foste! Miei servi; di più: MIEI AMICI (riferimento a Giovanni 15,14-15), o uomini diletti da Me al sommo e divino grado! Amen.”

“Cari figli e figlie – poiché, ahimè! anche se in minor numero, ho delle bestemmiatrici anche fra le donne, purtroppo … amen.”

“Cari figli e figlie Miei, vi do – sì, anche a voi la do, amen – un’ancora di salvezza al naufragio – pesante e disastroso ai Miei occhi divini fulgidi, amen -; un’ancora di salvezza dunque per togliervi da questa vostra disgraziata situazione, amen, che ho or ora descritta. Amen.”

“Vi dico; con Amore, vi dico, amen: oggi inizia il mese di maggio in onore della Mia Santa Madre, amen: afferrate anche voi il ROSARIO. PREGATELO, almeno un poco, amen.

E chi tra voi si è così allontanato in questi anni da Me, Cristo Gesù, amen, e dalla Mia Chiesa Sposa amata, amen, al punto che più non si ricorda neppure bene il ‘Padre nostro’ o ‘l’Ave, o Maria’ … beh, chi tra voi si trova in questa triste situazione ai Miei occhi e per il Mio Cuore … non per questo disperi – della Mia Bontà, amen – o si scoraggi.

Dico personalmente a questa persona: CARO FIGLIO/CARA FIGLIA, IO SONO L’AMORE. Io capisco perfettamente tutte le lingue degli angeli e degli uomini, amen. Dunque, tu - in questo preciso momento della tua vita, amen - non abbisogni di formule – pur santissime, amen – per poterti rivolgere a Me. No!”

“Basta che tu Mi apra almeno un poco la porta del tuo cuore e che Mi parli, o figlio/o figlia Mia, come faresti con il più tenero ed affezionato degli amici – certo, aggiungo, diletta cara, che cerchino però almeno di non mancarMi volutamente di rispetto. Amen.”

“Io sono qui. Io sono Gesù. Amen. Io, dunque, ti ascolto, o anima. Amen.”

(pausa significativa)

“Or dunque, vedrai: chi accoglierà – soprattutto, per ora, in Italia – questo Mio dolce invito ad aprirMi la porta del suo cuore, sperimenterà fin da quel momento la Mia divina vicinanza, amen, e l’anima di più di un figlio – finalmente! – si commuoverà ed egli/lei, amen, scoppierà in pianto – pianto salutare e di grazia! amen – nel segreto della sua stanza. Amen.”

“Chi tra voi, o lavoratori/lavoratrici, amen, riceverà questa immensa grazia dal Mio Santo Spirito – preludio di grazie ancora maggiori, amen – non la disprezzi, amen, non la trascuri, amen; non la soffochi in sé, in quella tomba di vizio che è, purtroppo, il vostro cuore per Me!... Amen.”

“Figli cari, pregate! Accettate il Rosario nella vostra vita: esso è il racconto – vivo nello Spirito, amen – della Mia vita per voi tutta salvifica. Amen.”

“Figli cari, figlie Mie! Ho voluto essere il figlio dell’umile e degno falegname.

Sono uno di voi … e, dunque, perché spesso, nella storia di questi primi duemila anni di Cristianesimo, amen, spesso – troppo spesso, amen – vi è stata grande divergenza, amen, ed ampi ed aspri contrasti vi sono stati – e tuttora vi sono, amen – fra il vostro mondo – del lavoro, amen – e la Mia Chiesa … ma, ancor più profondamente, ciò che davvero molto ferisce il Mio Sacro Cuore Divino, amen: PERCHE’ UNA COSI’ PROFONDA LACERAZIONE E DIVISIONE INTIMA FRA VOI E ME?”

(pausa significativa)

“Ora, molte cose si potrebbero dire a tal riguardo; ma Io ora qui ne dico una sola, la quale però è la causa prima di ogni divisione, separazione, disarmonia: il peccato. Amen.”

(pausa significativa)

“Figli cari, tornerò a parlarvi un’altra volta. Sì, proprio per voi Io stesso parlerò. Amen.”

“Per ora distendo le Mie divine braccia ed impongo misticamente le Mie Divine Mani – gloriose e trafitte, amen, amen – su ciascuno e ciascuna di voi, amen; e benedico qualcosa – non molto, purtroppo … ahimè! – che della vostra vita può esserMi gradito, come, per esempio, l’amore che delle volte – ahimè! non sempre … amen – avete ai vostri bambini, ai vostri figli. Amen.”

“Ed anche su questo secondo punto ho finito, eletta … Amen.”

(pausa significativa)

“Ora, voglio concludere rivolgendoMi alle anime dei Miei cari figli e figlie che sono sinceramente devoti della Mia Divina Madre, Maria Santissima, e voglio, in questo primo di Maggio, dire a loro: FIGLI CARI! FIGLIE CARE E CONSOLANTI! – almeno in un certo grado, amen -, afferrate in questo mese mariano spesso la santa Corona nelle vostre mani, e pregate!”

“Pregate, pregate, pregate!”

“Pregate poiché Io, per l’Amore intensissimo e purissimo che nutro per la Madonna, Mia tenerissima e fortissima Madre, ecco, Io voglio farvi grazia e grazie. Amen.”

“Figli cari, figlie Mie, porgete con libertà e con cuore docile e pronto la vostra mano destra alla dolce nostra Mammina del Cielo … sì, dateLe la mano e permetteteLe di condurvi più vicini a Me ed al Mio Cuore Divino ed umano, così intensamente infiammato d’Amore per voi, tanto da non potersi esprimere … Figli cari, figlie Mie, accogliete questo Mio invito divino per il vostro stesso bene, presente ed eterno. Amen.”

“Vi benedico col Cuore. Amen.

Soprattutto le persone che pregano ogni giorno sinceramente e bene il santo Rosario di Mia Madre – sia Ella sempre benedetta ed onorata giustamente – e coloro che zelano, appunto, il Suo onore materno e singolare, amen, nei santuari e nei vari gruppi di preghiera. Amen.

Ed infine benedico segnatamente quei malati ed infermi – e, in specie, quegli allettati, amen – che offrono ogni giorno il loro cuore e le loro aspre croci a Maria Santissima perché le presenti amorosamente a Me, PER LA SALVEZZA DEL MONDO, DI MOLTE ANIME. Amen.”

(pausa)

“Sono Cristo, il Re mistico di questo mese di maggio, nascosto e vivo nel grembo immacolato della Vergine Santa, amen, nell’Ostia Consacrata, amen; e nel cuore dell’anima fedele, e cioè – nascosto – nella Settima Dimora del mistico castello interiore di cristallo spirituale. Amen.”

“Va’ in pace, Sabrina,… che lavori per Me anche oggi, festa dei lavoratori; poiché – molto importante, amen – l’opera della Mia Redenzione nelle anime umane non conosce mai tregua, sosta, riposo alcuno.”

“Va’ in pace! Amen.”

“Sono Gesù”.


Locuzioni interiori ricevute sabato 1 maggio 2010, in chiesa.