2010-05-23 Messaggio di Pentecoste a tutti gli anonimi per il mondo, cari a Dio

Mentre ero in ginocchio col volto tra le mani, nella Santa Comunione con Nostro Signore, Egli mi ha detto:

“O diletta, su, prendi e scrivi. Amen.”

(pausa)

Vincendo un naturale sentimento di riserbo, ho preso i fogli dalla borsa e mi sono posta in ascolto di Lui:

“O diletta, amen, IO SONO CRISTO IN TE: Speranza viva della Gloria futura. Amen.”

(pausa)

“O dolce e piccola, amen, povera figlia di un operaio …”

A questo punto il Signore Gesù mi ha parlato benevolmente dell’anima di mio padre; però per rispetto della sua privacy non riporto qui le Sue parole.

Poi, prima che il sacerdote desse la benedizione, il Signore mi ha invitata a fermarmi nello scrivere.

In seguito, subito dopo l’esposizione del Santissimo Sacramento, mi ha esortata a procedere e mi ha dettato questo Messaggio:

“O figlia Mia e di un operaio, amen, se il mondo – del male, amen – si volge tutto alle stelle vane e vuote – fatue, amen -, a coloro che “contano”, che “valgono”, amen, ai suoi occhi, che sono strabici e deviati – corrotti, voglio dire, amen, amen … Io invece, stamani, in questa immensa solennità dello Spirito nel Mio Cielo, amen, Mi volgo con tutto il Mio Cuore Sacro, con tutto il MIO AMORE DIVINO, a tutti coloro che – per esso, amen – non valgono e non sono niente e nessuno. Amen.” (riferimento a Prima Corinzi 1,26-28)

“A tutti gli anonimi per il mondo del male, amen, i cui nomi però sono scritti DA SEMPRE nel MIO SACRATISSIMO CUORE. Amen: O voi tutti, figli Miei! Figlie Mie! FATEVI UN NOME NEI CIELI: un nome che duri per sempre, amen, dinanzi al Padre Mio Celeste e Divino, amen, ed ai Suoi Angeli santi, amen.”

“Un nome di MIEI FIGLI, amen, il quale vi renda degni un giorno, amen – che magari per certi di voi non è neppure così lontano, amen – di RICEVERE dal PADRE Eterno, amen, quel nome nuovo (riferimento ad Apocalisse 2,17), amen, che spetta come un diritto ereditario IN ME – Cristo Dio Vero e Vivo, nella distesa dei secoli che a Me solo appartengono, amen, amen -, un NOME che spetta soltanto, adunque, a colui che è VINCITORE in Me del mondo, del diavolo e della carne del peccato. Amen.”

(pausa significativa)

“Passa la scena di questo mondo, o Sabrina, eletta Mia …! Amen.”

“Dillo, dillo a tutti! PRESTO! affinché si scuotano quanto prima dal sonno mortifero del male; da quel coma spirituale in cui molti, amen, dei Miei figli – delle Mie creature, amen, amen – sono immersi … e certi di loro persino da decenni, amen.”

(pausa significativa)

“O voi tutti che per il mondo non siete nessuno, ma che per Me, Cristo Iddio vostro – Vero e Santo, amen – siete i Miei diletti figlioli, amen, oggi – grande solennità, amen – voglio dirvi così: o Miei cari, è nella ferialità dei giorni e delle notti, è appunto nel cosiddetto – e spesso è così, per molti, amen – terribile quotidiano che voi dovete impegnarvi a VIVERE la PRESENZA VIVIFICANTE del MIO SANTO E DIVINO SPIRITO. Amen.”

“O figli e figlie Mie! Io sono con voi – voglio esserlo, amen – nel lavoro. Sì, quando lavorate, quando correte; quando gioite e quando piangete, amen. Quando lavorate, e studiate, amen. Quando, o donne figlie Mie, amen – ma non solo voi, amen … - sistemate il letto, lavate, stirate, cucinate … o figli e figlie Mie! LASCIATEMI ENTRARE OGNOR PIU’ NELLA VOSTRA VITA, NELLA REALTA’ DELLA VOSTRA GIORNATA! AMEN.”

“Inciso. Scrivi. La pornografia non è realtà, né verità. E’ MENZOGNA: un mondo falso ed illusorio che vi avvicina a larghi passi, figli Miei, al baratro, all’abisso infernale … amen.”

(pausa significativa)

“Figli Miei! Sì, ma voi non potete dire di essere Miei se avete ucciso in voi stessi – mediante il peccato mortale, amen – la FIAMMA fulgida del MIO SPIRITO PARACLITO. Amen.”

(pausa)

“Pertanto vi esorto, o Miei cari, oggi con tutte le Mie divine, infinite forze, amen, a RINUNCIARE AL MALE, AL PECCATO, AMEN; PER VIVERE – finalmente! amen – nella LIBERTA’ dei VERI FIGLI DI DIO. Amen.

La quale LIBERTA’ – non dimenticate, amen – IO VE L’HO ACQUISTATA VERSANDO TUTTO IL MIO SANGUE SULLA CROCE. AMEN.”

“… Oggi voglio benedire segnatamente e gli operai e le casalinghe, amen, col Mio vivo desiderio, amen, amen, che da qui in avanti, amen – da ora in poi, amen; da questo giorno e non da domani, amen – tutti loro lascino maggiore spazio interiore all’opera sublime ed al lavorio interiore dello Spirito Santo del Padre e Mio, amen.”

“Per intanto, se davvero vogliono corrisponderMi, amen - esaudendo questo desiderio che or ora ti ho espresso, o Sabrina diletta … amen … - spengano ora la televisione – mortifera allo spirito loro, amen – e MI CERCHINO NEL SILENZIO DI UNA PREGHIERA SINCERA. AMEN.”

(pausa)

“Oh, come vorrei che tanti operai avessero – chiedessero a voi, amen – quelle piccole e semplici coroncine del Rosario! e che, con semplicità di bambino, amen, iniziassero a pregare – così come ne sono capaci, amen – il ROSARIO di MIA MADRE, amen! Sia Ella per sempre benedetta! amen …

… Va’ in pace, o eletta serva, figlia Mia, amen; figlia di un operaio, amen.”

“Benedico. Amen.”

“Sono Cristo: il pienamente glorificato alla destra eterna di MIO PADRE, DIO MIO E DIO VOSTRO, o figli cari. Amen”. (riferimento a Giovanni 20,17)


Locuzioni interiori ricevute Domenica 23 maggio 2010, solennità di Pentecoste, durante l’adorazione eucaristica.