2018-03-03 Il Sacro Cuore chiama a conversione i sacerdoti ambrosiani che vivono nel peccato

- Chiusura e derisione verso i "Messaggi del Sacro Cuore di Gesù" e verso colei che li riceve -


Dopo la Santa Messa, mentre sto pregando il Santo Rosario in ringraziamento, odo nel mio cuore:

"AscoltaMi, Sabrina. Io sono Cristo."

(pausa significativa)

"Dal momento che ieri tuo marito Angelo ha voluto, con abbandono fiducioso, porre questa questione, di cui ora brevemente parlerò, nelle Mie Mani Santissime, ecco: ora essa è nelle Mie Mani, e soprattutto nel Mio Cuore ferito; e, pertanto, Io dico: hai forse scritto qualcosa di sciocco e di ridicolo al parroco di Gavirate?"

- No, Signore. -

"E allora perché ne avete ricevuto una risposta beffarda?

Il detto parroco ti ha mai confessata?"

- No, Signore; mai. -

"E dunque: innanzitutto che si informi meglio prima di costruire muri e di deridere il prossimo."

(pausa)

"Dico poi, oggi, che dopo tutti questi anni trascorsi dall'apertura del Mio Sito prezioso, sono stanco di una Chiesa - leggi: una parte degli uomini di Chiesa - che è ermeticamente chiusa ad ogni possibilità di un dialogo costruttivo con te, ... Mia coraggiosa profetessa.

E pensare che essi dicono, parlando in generale, che "questa è la Chiesa della misericordia"!"

(pausa significativa)

"Sono stanco di vedere che ti danno quasi sempre contro, come se le cose che tu metti in evidenza, ormai da anni, fossero sciocchezze o assurdità.

Perché ti trattano così?

Perché tu sei la percipiente di questi Messaggi del Sacro Cuore.

Quindi, per loro, un'impostora; e, nei casi e giudizi peggiori, una donnaccia."

(pausa significativa)

"Proprio, stamani, al vedere tanta ingiustizia, Io non ho voglia di ridere. Anzi: sono molto serio; e con tale serietà desidero e voglio chiamare alla conversione quelli dei sacerdoti ambrosiani che vivono abitualmente in stato di peccato mortale."

"Va' in pace.

Io sono Cristo, il Capo invisibile della Chiesa Mia Sposa. Amen".


Locuzioni interiori ricevute il 3 marzo 2018, primo sabato del mese, in chiesa.