2011-02-27 Gesù costituisce Sabrina piccola madre dei sacerdoti

“Sabrina, Io ti costituisco oggi madre dei Miei sacerdoti. Amen.”

(pausa significativa)


A questo punto il Signore ha fatto silenzio per un certo tempo.

Poi ha proseguito dicendomi:

“Ora scrivi. Sì. Hai visto? o meglio, hai sentito? Sinceramente, Sabrina Mia, dalle Mie monache – certe di esse, amen – Mi aspetterei una maggior perfezione e rispetto del sacro silenzio - in specie durante l’adorazione di Me Santissimo Sacramento, amen - dal momento che dicono che sono votate a Me, alla riparazione devota delle offese a Me nel Santissimo Sacramento. Amen.”

(pausa significativa)

“… Ora, tornando ai Miei sacerdoti e a te, o diletta cara anima, Mia sposa in Grazia Mia, amen: ti senti di accogliere questa nuova Mia vocazione sopra di te o pensi invece di avere bisogno del tempo – almeno alcuni giorni – prima di poterMi validamente e consapevolmente rispondere?...”

Mi fermo a pensare, ma considerata la grande responsabilità che sento essere presente in questa Sua particolare chiamata, non so decidere subito … allora il Signore Gesù riprende a parlare:

“Guarda che non è una missione facile, questa, amen …”

“Facciamo così, se sei d’accordo, o diletta cara anima …: metti per ora, sul Mio Sito in home, quello che ti ho detto, e cioè che ti voglio madre dei Miei preti; e dì loro anche, da parte Mia, che se ti scrivono e se pregano per te – come tu per loro, amen – Io ne sarò contento e consolato, amen; e così, già nel piccolo almeno, comincerà a realizzarsi la Mia Opera, quella in cui Io voglio che il presbitero e l’anima vittima siano uniti a Me ed in Me come una sola offerta viva.” (riferimento al Messaggio del Signore Gesù ai sacerdoti del 19 gennaio 2008)

(pausa)

“… Va’ in pace!

Presto ti parlerò per il Mio gruppo di preghiera virtuale.”

“Va’ in pace!

Ti amo, Sabrina, eletta Mia. Amen.”

“Finisci così. Amen”.


Locuzioni interiori ricevute domenica 27 febbraio 2011, durante un’adorazione al Santissimo Sacramento, nella chiesa di un monastero.