2010-10-23 Messaggio del Signore su Halloween, i cristiani incoerenti e i sacerdoti che pascono se stessi

“O diletta! Io sono Gesù. Io non voglio farli andare, Io non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo la via (riferimento a Matteo 15,32). Amen.”

(pausa significativa)

“Non vengano meno lungo l’insidiosa via del mondo, amen, e di questa povera e, sotto certi aspetti, amen, molto misera vita terrena. Amen.”

(pausa significativa)

“Ecco, invece, IO SONO, o diletta … LA VIA VERA. Amen.”

(pausa significativa)

“Metto le pause significative a questo Mio Messaggio celeste e divino – trascendente, amen – perché Io voglio stanotte invitare tutti i Miei cari figlioli e le Mie amate figlie, amen, e a fare silenzio, ed anche a leggere e meditare con calma e con sincera devozione, amen, quelle sante parole – tutte, tutte preziose, amen, amen – che Io, Gesù Cristo, Dio Vero e Santo, dono, continuo a donare al tuo cuore buono e servizievole, o Mia cara santa. Amen.”

“E ti prego, non togliere queste ultime Mie parole a te …”

(pausa)

“Ecco, o Mia cara …: stanotte voglio dire, voglio ripetere ai Miei cari figlioli qui riuniti e a tutti quelli che aprono e leggono il Mio Sito con amore, amen: CONSOLATEMI! Amen.”

(pausa significativa)

“Figli cari, quanto soffro durante i sabati notte! Quanto sono afflitto per i moltissimi peccati notturni! Amen.”

“E’ come una rinnovata e straziante, come una perenne mistica agonia del Getsemani, che ogni settimana si ripete; sì, soprattutto – per certi aspetti, amen – durante il sabato notte. Amen.”

“Il diavolo sa bene che la – santa – domenica mattina le Mie care creature – i Miei figli amati, amen – dovrebbero rendere lode e gloria a Me - Dio Vero e vivente nella distesa dei secoli, amen – anzitutto dandoMi lode nell’attiva e santa, devota partecipazione alla Mia Santa Messa. Sa bene, il vigliacco, il bugiardo e l’omicida che, secondo il piano di Dio Eterno – che Io sono, amen – esse creature, essi Miei figli, dovrebbero allietarsi nello Spirito Santo ed esaltare Me, Cristo – Dio tuo e loro, amen – per la Mia gloriosa, e definitiva e perenne RISURREZIONE – dai morti, amen -; e così, il vigliacco per eccellenza, fa di tutto – come si dice, fa l’impossibile – per trascinarle lungi da Me, affinché di notte siano sveglie per compiere ciò che è male; e poi, invece, nel giorno – santissimo, amen – di Domenica essi dormano … invece di dar gloria a Me, e per il loro stesso autentico bene, amen.”

(pausa)

“Ah, poi una parola su Halloween. Mi spieghi, o diletta anima Mia, come possono non pochi cristiani – di nome, in effetti … - dire di celebrare  Me, per esempio partecipando al MIO DIVINO SANTISSIMO SACRIFICIO EUCARISTICO, AMEN … e poi, nel contempo, adesso, proprio in questi giorni – proprio in questo periodo che precede il giorno solenne dei Santi ed il due novembre, giorno di intenso e devoto suffragio per tutte le anime dei cari defunti, che ancora stanno penando nel fuoco purificatore del Santo Purgatorio - … ecco, ti dicevo, o eletta Mia … come possono costoro prepararsi ora a dare un culto al demonio nemico, prepararsi per festeggiare Halloween?...”

- Io penso, o Signore, così come dici Tu, che, sotto questo aspetto, queste anime non sono cristiani coerenti. -

“Ah! diletta! Ma dove sono i Miei preti!? In questo caso Io non Mi sto riferendo alla loro presenza alle Mie adorazioni, quelle di Me - Sacro Cuore Amore, amen – ma DICO: DOVE SONO I MIEI SACERDOTI PER QUANTO RIGUARDA L’ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE DELLE MIE ANIME CRISTIANE?”

(pausa significativa)

“Scrivi, stanotte, o eletta cara … che – sotto certi aspetti, amen – Io sono piuttosto stanco di sopportarli. Amen.”

(pausa)

“Infatti, essi - certi fra loro - non si interessano un granché e del MIO ONORE e del BENE VERO delle Mie anime immortali, amen.”

“Si curano di se stessi, invece: di avere il ventre satollo e la casa – ricca – ben riscaldata … ed anche di avere meno problemi – leggi: fastidi, amen – possibili … altro che cura del Mio onore!”

“Un esempio solo, per ora …: quanti anni ci sono voluti affinché quel parroco di quel noto santuario, qui in Lombardia, amen, amen – che Io non nomino ora solo per infinita Pietà Divina, amen, amen … -; ecco, o diletta, quanti anni sono passati prima che vi desse – in qualche modo almeno … amen – retta ed affiggesse, durante la stagione estiva, amen, amen – per Me sotto questo aspetto molto dolorosa, amen – perché affiggesse dunque un misero cartello che invitasse alla modestia in chiesa – LA MIA CASA, AMEN; anche se lui, recentemente, in un’omelia ha detto che essa non lo è … amen; e di simili cose, i Miei preti – certi di loro, amen – ne fanno molte, purtroppo … amen.”

“Un – povero – cartello che invitasse, dunque, specie le gentili signore, amen, ad un abbigliamento modesto in chiesa?”

“Povero Me – tuo Cristo – diletta cara ... Amen.”

“Sì, POVERO, perché, purtroppo, non sono molti quelli che MI AMANO VERAMENTE e che, quindi, hanno il conseguente coraggio di esporsi PER ME, per amor Mio e del Mio onore, troppo spesso conculcato. Sì, ingiustamente e colpevolmente conculcato. Amen.”

(pausa significativa)

“Bene, diletta cara … per ora puoi andare in pace, e pregare, pregare sempre …”

(pausa)

“Reca la Mia benedizione speciale a quelli dei qui presenti che Mi stanno adorando con fede particolarmente viva, come  Io vedo. Amen.”

“Va’ in pace, eletta cara; e segnati. Nel Nome del Padre e di Me, Figlio, e dello Spirito Nostro, il Paraclito, amen”.

 

Locuzioni interiori ricevute sabato 23 ottobre 2010, durante l’adorazione notturna nella chiesa di Santa Maria alla Fontana, in Appiano Gentile.