2008-10-05

“Mia diletta, scrivi. Amen.”

“E per finire, Mia diletta anima … ora voglio dirti una parola santa ed urgente per le famiglie: per tutte, ma segnatamente per quelle cristiane, che sono nate e che fioriscono nel Sacramento del Santo Matrimonio. Amen.

Stamani … anzitutto, Io, Cristo Dio tuo e tuo Supremo Amico, amen, Mi lamento. Sì, Mi lamento, poiché le famiglie – che dovrebbero essere le culle dell’amore e della sana e saggia educazione; e per quanto concerne quelle cristiane, le chiese domestiche, amen – quando pure esistono – o se esistono ancora … - sono in grande numero degradate a porcili e scuole della maleducazione, del vizio, dell’egoismo sfrenato. Sono molte le case senza amore!

Dico a Gesù che mi dispiace.

“O Mia diletta serva, è grande il dolore del Mio Cuore infranto e Divino. Amen. Tu almeno consolaMi con la molta preghiera, con la vita santa e silenziosa, nella virtù. Amen.

Vengo stamani, infine, a dire a queste famiglie cristiane mezze – e più – sfasciate, e diroccate case interiori; a questi ruderi pieni di serpenti ed animaletti schifosi e viscidi …; a queste “famiglie”, sentine di vizi immondi e depravazione – ah! maledetta televisione! Mille volte la maledico, diletta anima, questa maestra e matrigna ormai di ogni perversione, stupidità e bassezza sempre più degradante -. Ecco, vengo a dire a queste povere famiglie, a queste stalle immonde: vi do nelle mani – sporche pur di peccato molteplice – vi porgo, Io, Gesù Cristo – Dio – che sono sempre lo stesso: ieri, oggi e sempre – vi porgo, Miei cari e poveri figli e figlie – unitamente all’amore materno – per voi, cari – di Mia Madre Maria Santissima – la dolce catena del Cielo, l’aurea e piccola e potente corona del Rosario. O Miei cari, con somma umiltà – Io che sono l’Umiltà in Persona, l’Umiltà fatta Carne – oggi VI SUPPLICO: AFFERRATELA! Prima che sia tardi, troppo tardi per voi. Amen, amen …

Benedico in loro solo quel poco di bene che posso realmente benedire. Amen. Dì loro che Io, che sono l’Amore e la Comunione Perfetta ed Eterna, non potrò mai benedire l’egoismo, la cattiveria ed il modo quasi magico – superstizioso – con cui certi di questi vengono a Me per chiedere le grazie, onde poi continuare a peccare come e più di prima! Che DOLORE per il Mio dolce, infranto Cuore!

Diletta Mia serva … ho finito. Amen … Il tuo Gesù, Maestro Buono e Perfetto, felice stamani che hai scritto per Me e per le Mie anime … Amen”.


Locuzioni interiori ricevute Domenica 5 ottobre 2008, durante un’adorazione al Santissimo Sacramento.