2008-11-16 Messaggio per la Diocesi Ambrosiana

“Io sono il Vero Uomo, diletta Mia. Amen.”

(pausa)

“Ecco, vengo stamani – posso forse non parlarti, diletta cara, e vittima Mia, in questo giorno di grande grazia per voi, Miei Ambrosiani, amen: Prima Domenica di Avvento, diletta cara – vengo, dicevo, con la Mia Voce virile, forte e Divina in te espressa,… per parlare, per rivolgerMi, appunto, a questa porzione eletta della Mia Chiesa che siete voi, Diocesi Ambrosiana. Amen.”

(pausa)

“Però, Mi raccomando, vi dico subito: non siate presuntuosi e superbi, amen; non credetevi, non stimatevi i primi della classe. Amen.”

(piccola pausa)

“Riconoscete di essere fra quegli operai che hanno ricevuto un maggior numero di talenti?... Ecco, può anche essere, nel vostro caso, che sia così, per certi di voi, cari figli del padre Ambrogio, Mio Vescovo e sommo pontefice – ma non nel senso di papa, Mia diletta anima eletta, amen; essi sapranno che cosa vado dicendo con ciò, amen.

Se, dunque, stimate di aver RICEVUTO DA ME MOLTO, sappiate e ricordatevi anche che MOLTO DI PIU’ – DOVIZIOSI FRUTTI E CESTE DI BENE E DI VERA E REALE VIRTU’ – MOLTO DI PIU’, AMEN, VI SARA’ RICHIESTO, tra breve, Miei cari, quando si scatenerà il giorno grande della Mia Ira tremenda e, molto di più, nel giorno del Giudizio, che per voi tutti presenti ora su questa misera terra di fango e letame – il peccato -, Io ve lo dico – coinciderà con la notte in cui Io, Ladro Divino, verrò a richiamarvi, amen, nel giorno vostro ultimo della vita – di tenebra – quaggiù: il giorno e l’ora della vostra morte corporale. Amen.

Miei Ambrosiani, vi invito Io, Gesù Cristo – Uomo Vero e vostro Dio – ad una grande unità di preghiera e di amore al Papa, il Santo Padre – sì, quello che Io e lo Spirito Santo vi abbiamo donato per questi tempi difficili: il Santo Padre Benedetto Decimo Sesto, amen – a cominciare dal Mio servo Dionigi, Vescovo Sommo, amen.”

(pausa)

“… Infatti, Miei servi e serve della Chiesa milanese, su questa barca di Pietro – che è chiamata ad attraversare le furiose, inevitabili tempeste del mondo – ci sono Io, Timoniere Divino, e la barca procede con la vela e l’albero santo della Mia Croce Salvatrice.

Chi in Essa si appoggia, non perirà. Amen.

Il vento dello Spirito la sospinge, attraverso le molte acque infide, verso la Patria eterna, dell’eterna Pace: il Mare pacifico e sommamente gioioso della Santissima Trinità. Amen, amen.”

“Diletta anima, avrei altro da dirti per loro, ma non ora.

Va’ in pace, bambina diletta Mia, con la Mia benedizione speciale per un santo Avvento.

Il tuo Gesù, Cristo, l’Uomo Dio. Amen.

Va’ in pace, colomba … Benedico. Amen”.


Locuzioni interiori ricevute il 16 novembre 2008, prima Domenica di Avvento secondo il Rito Ambrosiano, durante l’adorazione al Santissimo Sacramento.