2013-06-07 Messaggio del Cuore Sacratissimo di Gesù nel giorno della Sua Festa solenne

Durante l’adorazione eucaristica comunitaria, dopo la Santa Messa, odo nel mio cuore:

“Diletta, scrivi.”

E, poco dopo, il Divino Maestro mi detta il seguente Messaggio:

“EccoMi, o diletta anima, per le molte anime dei Miei figli e figlie – i Miei amati – che attendono con sincero amore il Mio verbo ineffabile, ed anche, con sapienza, la Mia mirabile e giustissima Luce Divina su alcuni avvenimenti di recente occorsi, qui, in Italia. Amen.”

(pausa significativa)

“Ma prima di dir questo, in questa Mia dolce e solenne Festività, Io voglio rivolgerMi ai Miei presbiteri – tutti – e ai fedeli a Me, al Mio Cuore, devoti, per ricordare a tutti loro i cardini fondamentali della vera devozione al Mio Cuore Sacratissimo. Essi sono: AMORE – ADORAZIONE – RIPARAZIONE. Amen.”

(pausa)

“Desidero altresì che un sacerdote … prepari uno scritto … nel quale spiegare bene ai Miei fedeli questi tre punti basilari della vera devozione a Me, Cristo, l’Uomo Dio, e che tale scritto rimanga poi in modo permanente sul caro sito della Mia Associazione di Riparazione Eucaristica. Amen.”

(pausa significativa)

“Ed ora, Sabrina Mia, detto questo, voglio e desidero virilmente aggiungere: - primo: guarda e bada bene che Io voglio che si sappia espressamente che gli scritti – eccelsi scritti – della Mia sposa carissima, la madre Badessa Cecilia Baij (nota: Maria Cecilia Baij, monaca Benedettina: 1694-1766. Visse e si santificò nel monastero di Montefiascone, in provincia di Viterbo), sono degni di molta attenzione e di molto alta considerazione. Amen.

Ricordati, Sabrina Mia, e ricordatevelo tutti, o figli e figlie, o carissimi, per non errare mai nel sano e santo discernimento a riguardo delle varie rivelazioni private: per prima cosa, se esse sono assolutamente prive di errori relativamente alla fede e alla morale, questo è un segno molto buono, che ve le deve far considerare e meditare attentamente, e soprattutto con AMORE DEVOTO. Amen.

Inoltre, Sabrina Mia, e voi tutti: ricordate, non dimenticate che Dio è insondabile ed eterno, ed imperscrutabili e santissimi sono i Suoi giudizi e i Suoi altissimi Misteri – sto parlando del Padre Mio dolcissimo e della Nostra Adorabile e Santissima Trinità. Amen.

Pertanto, o figli, Miei amati, non vogliate pretendere – assurda e stolta pretesa – di racchiudere l’inesausta ed eterna Ricchezza della Mia Parola Santissima, della Mia Rivelazione santa e venerabile – sia che Essa sia pubblica o privata, amen –; non vogliate, adunque, o figli e figlie, racchiudere nel vostro angusto intelletto umano, questa Mia vera Ricchezza, che sgorga dall’Eterno e dal Mio Purissimo Cuore, Diletto supremo ed indicibile del Mio Eterno e Divino Padre. Amen.”

(pausa significativa)

“Ed ora: ascoltaMi bene, o Sabrina, vera figlia Mia, e scrivi ad autentica edificazione della Mia mistica Sposa, la Chiesa Cattolica Apostolica e Romana; nella quale anche tu, o figlia Mia amata, sei battezzata, per l’eternità. Amen.”

(pausa)

“Voglio dirti questo, amen: il Mio Cardinale Angelo (nota: Bagnasco) ha sbagliato, in modo particolare, a comunicare al Mio Corpo Sacrosanto quei due transessuali (nota: in occasione delle esequie di don Andrea Gallo), e, particolarmente, uno dei due, che, come si sa, è un peccatore, purtroppo, notorio, e molto scandaloso, che col suo, anche pubblico – in rete, ad esempio – operare empio aiuta il demonio nemico a trascinare nel fuoco tremendo dell’Inferno un numero grande di anime.”

(pausa di riflessione per noi che leggiamo)

“Ora però, Sabrina Mia, e voi, o figli a Me così cari, ascoltateMi bene: per quanto concerne quella orrenda Comunione sacrilega, ed anche quella ricevuta dall’altro transessuale, Io chiedo oggi, con il Cuore Mio in Mano fortemente trafitta da tutto ciò: RIPARAZIONE! RIPARAZIONE! RIPARAZIONE!

In modo particolare, saranno, o Sabrina e voi tutti, le ADORAZIONI RIPARATRICI e i SANTI ROSARI DI UMILE RIPARAZIONE quelli che, come mistico balsamo, verranno a medicare le gravi ferite che queste gravissime colpe hanno purtroppo inferto al Mio Petto infuocato di Eterno ed indicibile, ineffabile AMORE per tutti gli uomini. Amen.”

(pausa significativa)

Io sono il SACRO CUORE AMORE. E come tale Mi rivolgo quest’oggi, stamani, a questi due transessuali, e a tutti coloro che come loro sono, e che omosessuali sono, e dico loro, con il MIO VERO CUORE fiammeggiante in Mano Mia trafitta: se un malato, per prima cosa, non riconosce umilmente di essere malato, non potrà mai guarire.

Satana, con il vostro libero assenso, vi ha, purtroppo, condotti nel gorgo profondo di molti peccati ed indegne perversioni contro natura, le quali suscitano – come l’adulterio e le bestemmie, ad esempio – in modo particolare, le Sante Ire di Dio, e che sono meritevoli dei più aspri castighi.

Però, o figli – figli e figlie – voi, al presente, avete ancora da Me in dono la vita; e, con essa, se volete, il tempo per pentirvi e far degna penitenza; e così, in tal modo, entrare anche voi nel gregge benedetto degli eletti e dei salvati, dei veri figlioli di Dio, l’Altissimo; i quali figlioli sono del giorno e della luce, e non delle tenebre (riferimento a 1Tessalonicesi 5,5) e della maliziosa e vacua – che porta alla perdizione – empietà. Amen.”

(pausa significativa)

“Vi supplico perciò, oggi, grande giorno della Mia solenne Festa: TORNATE A ME! TORNATE A ME, O MIEI CARI!”

La Voce di Gesù è dolce e struggente.

(pausa molto significativa)

“Avvisa, Sabrina, avvisali e dì loro – ben chiaro – che TUTTI I PECCATORI CHE RIFIUTANO DI ACCOGLIERE LA MIA SOAVE E DOLCE, DIVINA MISERICORDIA, GUSTERANNO NEL GIORNO DEL GIUDIZIO – e, certi di essi, anche prima – LA MIA INESORABILE E PERFETTA GIUSTIZIA. AMEN.”

(pausa significativa)

“Inoltre, scrivi questo: che al Signore Gesù non è piaciuto (Gesù è molto serio nel dir questo) lo spettacolo altamente blasfemo (nota: a Roma, durante il concerto del 1° maggio, un cantante ha alzato un preservativo come se fosse l’Ostia nel momento della Consacrazione, durante la Santa Messa) – e molto sciocco e insulso, per giunta – che si è verificato di recente nella prossimità della basilica papale (nota: San Giovanni in Laterano), e che, dunque, anche per questo gravissimo oltraggio Io voglio RIPARAZIONE. Amen.”

(pausa significativa)

“Ancora una cosa, o Mia scrivana benedetta.

Vedo che i libri del defunto Cardinal Martini (nota: Carlo Maria) sono molto venduti, e così egli è diventato, per quelli del mondo, un buon affare anche da morto.

Per parte Mia - Io, che sono LA VERITA’ – affermo che di certo non è tutto sbagliato ciò che egli scriveva; però, più che la lettura di questi suoi libri, consiglio vivamente – ai Miei sacerdoti, e ai diaconi, e a tutti i Miei figli – l’attenta e devota lettura de “L’Imitazione di Cristo” e delle vite – ma quelle scritte bene, e non così intrise di modernismo e razionalismo, amen – dei Miei Santi e Sante. Amen.”

(pausa significativa)

“Per concludere: con amore, e pur conoscendo le sue reali e concrete difficoltà, di ordine fisico – considerata anche la sua età – desidero quest’oggi dire al Mio Vicario in terra, il Santo Padre Francesco, che - decisamente - e lui e gli altri alti prelati, durante l’ora di ADORAZIONE A ME in contemporanea mondiale (nota: nella solennità del Corpus Domini, domenica 2 giugno 2013, ore 17.00, ora di Roma), sarebbero potuti rimanere più tempo in ginocchio. Amen.”

(pausa significativa)

“Sabrina, Mia diletta amata …, Io ti benedico – solennemente ti benedico -; e con te benedico tuo marito Angelo … Amen.”

“Va’ in pace, o Mia colomba amata, che stai nelle fenditure della roccia (riferimento al Cantico dei Cantici 2,14) per Mio amore.”

“Va’, adunque, in pace: nel Nome del Padre e di Me, Figlio Verbo, e del Divino Nostro Amato, il Paraclito sempre benedetto. Amen.”

“Amen, Gesù; amen”.


Locuzioni interiori ricevute nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano ad Appiano Gentile, il primo venerdì del mese, giorno di grazia, 7 giugno 2013.