2010-01-24 Secondo Messaggio del Signore Gesù agli alcolisti

“Ora, Mia diletta, scrivi, amen; sì, scrivi per i Miei servi – eletti, amen – e per tutti gli alcolisti. Amen.”

(pausa)

“Innanzitutto, stamani, Io, Gesù Cristo Vivo – e risorto per sempre, amen, e vivente in una dimensione ultraterrena, divina e celeste, amen – anzitutto, due parole, da Uomo a uomo, amen, amen, Io voglio ora rivolgere ai Miei servi unti, amen, amen, che però – questi servi eletti … amen – sono dediti al vino e agli alcolici di più alto grado. Amen.”

“E dico, dico loro, amen: ciò non si addice a voi, o Miei servi! A voi che dovreste essere i Miei santi, i Miei puri sacerdoti! ... Amen.”

(pausa)

“Il vino trasmuta, certo, nelle vostre mani consacrate, amen – nel calice santo e benedetto, amen, amen – in SANGUE MIO VERO: o altissima vostra dignità sacerdotale e mistica!”

“Ma, o Miei cari! non sia più il vino, e l’alcol in genere, una causa della vostra rovina! – e spirituale, e fisica - Amen.

No, non sia più così! da oggi, da ora, da quest’ora, eletta, e cara e santa in cui, amen, Io stesso vi parlo attraverso questa Mia serva vittima. Amen.”

(pausa)

“Vi dono, pietoso, la Mia sacra benedizione – celeste e divina, amen – affinché essa – anch’essa, sì, con la Mia Grazia potente, amen – vi sia di prezioso ausilio per risollevarvi presto da questo vostro stato di decadenza e miseria dovuto, - esso stato di cose, amen – dall’abuso, appunto, nel bere. Amen.”

(pausa significativa)


“Seconda parte di questo Mio eletto e misericordioso Messaggio.

Per inciso, amen: non pensi chi legge che i Miei preti – cattolici, in questo caso, amen – siano tutti un’accozzaglia di ubriaconi ed alcolizzati, poiché esso pensiero non Mi sarebbe gradito, in quanto falsità e inganno diabolico, amen.”

“Lo dico nel senso che il demonio è maestro d’iniquità e d’inganni – subdoli, amen – sempre, amen, e sempre cerca (rifrazione interiore: anche mediante i falsi profeti) il modo per fare apparire la Mia Chiesa Sposa peggiore di quella che Essa è in realtà dinanzi ai Miei occhi fulgidi, amen, ai quali nulla è nascosto, amen, nulla si può occultare, amen.


“Detto questo, eletta Mia cara anima …, terza – ed ultima, amen – parte di questo Mio eletto e sacro Messaggio, amen.

Questa terza parte riguarda – ed è rivolta, amen – e ai preti e agli alcolisti in genere, senza distinzione alcuna, amen; ed ora te ne spiegherò subito il perché: prete o non prete, amen, il cuore dell’uomo – e della donna, amen – è stato sempre e comunque plasmato da Me, Dio Eterno e Vero, amen; e nel cuore di ciascuno dei Miei figli – e figlie, amen – si agita inquietamente e pressoché in modo costante l’intenso, insaziato DESIDERIO DI FELICITA’. Amen.”

(pausa)

“O Miei cari, dunque, voi che, nelle ore di sconforto e prova – acuta o meno, amen – vi lasciate soverchiare dalla vostra umana fragilità, amen, e cercate soffocare e dimenticare le vostre pene nel vino … no! o Miei cari – scrivi, eletta cara, che l’ho detto con dolcezza, amen.

No! Non più oltre proseguite su questa errata strada, di rovina e di morte, amen!”

“No!

Volgetevi oggi A ME, CRISTO GESU’, DIO BUONO, che sto qui veramente e vi aspetto col Mio Amore indefettibile e sempre Fedele. Amen.”

(pausa)

Asciugate, o Miei figli – e figlie, amen – le Lacrime che Mi scorrono copiose sul Volto Divino e bellissimo … quelle Lacrime che verso addolorato nel mirarvi così abbruttiti dall’alcol … e poi, quando l’alcol compie la sua azione nefasta in voi, come è facile, allora – ancor più del solito, in certi casi, amen – com’è facile sprofondare di abisso in abisso: dall’abisso del bere a quello, ancor diabolico – e falso e degradante, amen – dell’impurità consentita; sì, pur sempre consentita, anche in quello stato di forte ebbrezza ed alterazione dei vostri sensi inquieti e sregolati. Amen.”

(pausa)

“Figli cari, ancora, più avanti, tornerò a parlarle per voi, ma ora, vi prego, ascoltateMi: non mettete più in Croce il vostro Gesù – che Io sono, amen – coi vostri peccati (nota: detto con particolare accoramento), gravi peccati, o figli e, o voi! sacerdoti, sacerdoti Miei, pupilla eletta del Mio occhio destro e divino! Amen.”

(pausa)

“Cercate, o Miei cari – e care figlie, amen – di capire con l’aiuto dello Spirito Santo Paraclito e Vero, amen, che la vera felicità non alberga né nell’alcol, né nel sesso sregolato – vedi, fra l’altro, le orge, amen, che sono uno dei modi più rapidi e diretti per incamminarsi sicuramente verso l’abisso eterno infernale, amen.

Né, la vera ed autentica e compiuta felicità, amen, si trova in una disordinata affermazione di se stessi – e questo, eletta cara … lo dico a tutti. Amen.”

(pausa)

“Ora concludi così: cari figli! e figlie Mie amate, vi prego: NON LASCIATE ANDARE A VUOTO, CADERE NEL VUOTO; NON VANIFICATE QUESTO MIO MISERICORDIOSISSIMO APPELLO DI BONTA’ DIVINA NEI VOSTRI CONFRONTI.”

“No! Pregate, invece, e riflettete in preghiera su questi Miei eccelsi – e semplici, e profondi – Messaggi. Amen.”

“Va’ in pace, colomba, con la Mia benedizione. Amen.”

“Sono Cristo, il tuo Santissimo Dio.

Amen, amen, amen”.


Locuzioni interiori ricevute domenica 24 gennaio 2010, durante l’adorazione eucaristica.