2015-10-25 Il Sacro Cuore rimane con noi, al nostro fianco, nei tempi difficili

All'inizio dell'adorazione al Santissimo Sacramento, odo nel mio cuore:

"O Sabrina, Mia diletta, ascoltaMi. Io sono Cristo."

(pausa)

"Tu devi ascoltare l'omelia del Papa? Ora ascolta Me; poi, più tardi, l'omelia del Papa."

Nota: il Divino Maestro si è così espresso perché, prima che Egli mi parlasse al cuore, era mia intenzione, dopo la Santa Messa mattutina, rientrare subito a casa, così da poter seguire in diretta alla tv la Santa Messa per la conclusione del Sinodo sulla famiglia.

"Infatti, oggi Io ho da dirti cose importanti, o Mia diletta serva, e che desidero siano presto pubblicate sul Mio Sito, esso prezioso. Amen."

(pausa)

"Anzitutto, diletta - poiché Io vedo che, nella Mia Chiesa, qua e là, si parla e si sparla della tua lettera ai Miei Vescovi - ti chiedo espressamente: chi l'ha composta, chi l'ha scritta quella lettera? Tu e Angelo?"

- No, Signore; io, col Tuo santo aiuto. Angelo l'ha letta solamente dopo che io l'avevo già conclusa. -

"Bene; è così, infatti.

Ora aggiungo, amo aggiungere: ecco, quando eri molto giovane, Io Mi degnai di farti gustare il soave aroma della verginità consacrata, nella clausura (nota: questa affermazione del Sacro Cuore significa che in passato Egli mi fece sentire interiormente l'attrattiva per la vita claustrale; preciso però che io non ho mai fatto parte di alcun ordine monastico o congregazione religiosa femminile); e, per certi aspetti almeno, tu hai in dono da Me un animo più monastico che da donna sposata nel mondo; e, di fatto, tu avresti potuto ben essere al di là di questa grata; o anche monaca carmelitana, a Barzio: qui, in questo monastero - di Me, Santissimo Salvatore - per il tuo, speciale e segnalato, amore a Me nel Santissimo Sacramento dell'altare; e a Barzio per il tuo grande amore e la notevole e crescente - Io lo vedo, sempre più - inclinazione alla solitudine orante e al sacro silenzio; così come dev'essere un vero eremita.

Se non che, come si vede - come si comincia a vedere - tu, Sabrina, Mi sei grandemente e molto più utile - per ora di certo è così - nel mondo, sposata ad Angelo, che nel chiostro. Amen."

(pausa significativa)

"Un'altra cosa - Io, Cristo - voglio dirti stamani.

Mi rivolgo ai Miei cari figli e figlie della Chiesa e li rassicuro, dicendo loro che nel difficile, ed aspro, frangente storico, che vi sta davanti, o figli a Me cari al sommo, IO NON VI ABBANDONO. NO, NON VI ABBANDONERO', ed anzi CONTINUERO' A PARLARVI E AD INDICARVI LA VERA STRADA tramite questa Mia eletta serva, a cui dono - per voi, anzitutto; e poi per tutti gli uomini e le donne di buona volontà - i Messaggi di Me, Sacro Cuore Amore. Amen.

Questo, cari figli - questo Mio rimanervi personalmente e direttamente al fianco, mentre i tempi più difficili ormai incombono - sappiatelo: è una grazia segnalata a voi tutti ottenuta per intercessione di Maria, Mia Madre: dolce Madre di Misericordia e Vergine Santissima del Monte Carmelo - monte dei Santi, Miei amici - di cui Sabrina è particolarmente devota. Amen."

(pausa significativa)

"Infine, cari figli, una Mia parola - breve, per ora - a riguardo della Mia Santa Chiesa in terra: in queste settimane, e in questi mesi dell'autunno-inverno, pregate - sì, continuate a pregare, amen - per il Papa e per i Vescovi santi, a lui spiritualmente congiunti, perché perseverino nella Verità, che Io stesso sono; e ancor più pregate, cari figli e figlie amate, per quelli tra i Vescovi che rischiano di divenire, a breve, molto disobbedienti, trascinando a rovina con sé molte anime."

(pausa significativa)

"Per ora, Sabrina, diletta Mia, puoi andare in pace. Io ti benedico e proteggo, specie nella sofferenza ... che patisci, di questi tempi soprattutto, per le anime dei peccatori e per la Mia Sposa eletta, la Chiesa Cattolica. Sposa eletta, sì; ma, di fatto, col volto mistico maculato con le spirituali lordure che ivi vi gettano - ahimè, che dolore atroce! - molti Miei sacerdoti e consacrati che, per loro malizia e consapevolmente, a motivo dei loro reiterati vizi e peccati, hanno perso la vera Luce e la vera Via e Verità, che Io stesso sono."

"Va' in pace!

Sono Cristo, il Signore Dio tuo. Amen".


Locuzioni interiori ricevute domenica 25 ottobre 2015, durante l'adorazione eucaristica, in chiesa.